Nella giornata di ieri il sindaco di Toronto, John Tory, ha annunciato di aver sospeso tutti i festival e i grandi eventi in programma nella Capitale dell’Ontario nelle prossime settimane.
In particolare sono sospesi fino al 31 luglio tutti gli eventi per i quali è prevista la partecipazione di più di 250 persone, mentre quelli con un’affluenza superiore alle 25mila persone non potranno svolgersi prima del 31 agosto.
Sotto la scure del primo cittadino è ovviamente caduto anche il Gran Premio di Toronto della Indycar Series, programmato per il fine settimana del 10-12 luglio.
Attraverso un breve comunicato rilasciato nel sito ufficiale, gli organizzatori hanno già fatto sapere che sono già iniziate le discussioni con la municipalità, il quartiere dell’Exhibition Place (dove si snoda il circuito), Honda Canada (lo sponsor della competizione) e la Indycar per esplorare soluzioni alternative al fine di mantenere l’evento all’interno del calendario 2020.
Il sindaco Tory, d’altra parte, ha motivato la sua decisione con argomentazioni di carattere sia sanitario che economico: ulteriori ritardi in tal senso avrebbero infatti creato dei forti disagi agli organizzatori di questi eventi, i quali hanno bisogno di un certo preavviso per poter predisporre tutto il necessario.
Con la messa in stand-by del GP di Toronto, il numero di gare inserite nel calendario 2020 della Indycar scende a 14: tra questi sono inseriti due double header, in Iowa e a Laguna Seca, e due gare sullo stradale di Indianapolis da disputarsi in due weekend distinti, uno a luglio e l’altro ad ottobre.
Immagine di copertina da https://twitter.com/hondaindy
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