IndyCar | Rinviato al 2024 l’arrivo dei motori ibridi

IndyCar
Tempo di lettura: 2 minuti
di Marco Colletta @MarcoColletta
3 Marzo 2022 - 19:20
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Niente power unit anche per la prossima stagione, a causa delle difficoltà nella produzione delle componenti ibride. La IndyCar continuerà ancora i V6 2.2 litri.

Non è un passo indietro, quanto uno stop momentaneo, quello della IndyCar che si trova costretta a dover rimandare di un anno l’introduzione dei nuovi motori ibridi, che avrebbero segnato la nuova era del campionato a stelle e strisce. Come rendono noti gli organizzatori, la scelta è dovuta alle difficoltà riscontrate globalmente con il reperimento delle componenti utili alla realizzazione di queste unità motrici, nello specifico quelle legate al sistema ibrido. Dopo aver consultato Chevrolet e Honda, la IndyCar ha deciso di continuare a sfruttare gli attuali motori V6 da 2.2 litri.

“Siamo contenti dell’andamento dello sviluppo tecnico del motore ibrido 2.4 litri, twin-turbo che siamo preparando – ha detto il presidente della IndyCar Jay Frye -. Siamo incoraggiati dal progresso che la nostra squadra e i nostri partner hanno fatto, ma una decisione immediata doveva essere fatta per assicurarci di essere pronti per la stagione 2023, continuando quindi a usare il nostro pacco motore 2.2 litri. Vogliamo ringraziare Chevrolet e Honda per aver lavorato durante questa situazione difficile nella catena di approvvigionamento. Andiamo spediti verso l’esordio del motore ibrido 2.4 litri e non vediamo l’ora di osservarlo in pista nel 2024″.

“Siamo orgogliosi del duro lavoro e del livello di impegno profuso dal nostro gruppo di motoristi, insieme ai nostri team e partner, nello sviluppo del motore Chevrolet 2.4 litri per il programma IndyCar – ha commentato Mark Stielow, direttore di GM Motorsports Competition Engineering –. Saremmo stati certamente entusiasti di portarlo in pista il prossimo anno. Chevrolet rimane totalmente impegnata nel programma IndyCar e non vediamo l’ora di di far debuttare il nostro pacchetto nel 2024″.

“Siamo davvero entusiasti di entrare nell’era elettrificata della IndyCar Series – ha affermato David Salters, presidente e direttore tecnico di Honda Performance Development -. Abbiamo finito lo sviluppo e i test dinamici del nostro nuovo motore a combustione interna, e una volta che il problema alla catena di approvvigionamento delle componenti ibride sarà risolto, inizieremo a provare la nuova power unit ibrida in pista”.

Immagine di copertina: IndyCar Media Site

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