A seguire un breve resoconto di quanto accaduto nei due giorni di test collettivi che la Indycar ha condotto all’ISM Raceway di Phoenix.
Venerdi pomeriggio
La prima sessione di prove non ha fornito particolari spunti di interesse: buona parte del tempo è stata spesa per effettuare giri di shake-down a bassa andatura col solo scopo di verificare che tutti gli impianti presenti nelle monoposto fossero in ordine. C’è inoltre da considerare che il Gran Premio di Phoenix del prossimo aprile si disputerà sotto le luci artificiali, pertanto le squadre non hanno avuto troppo interesse a studiare il comportamento delle macchine con il sole ed il caldo. Per quanto riguarda i tempi si segnalano la prima posizione di Takuma Sato e la quarta del debuttante Matheus Leist, il quale a sua volta aveva potuto provare il giorno precedente nel corso dei rookie test. In assenza di incidenti o testacoda, le uniche interruzioni sono state causate da ispezioni alla pista.
Venerdì sera
Nel turno serale l’azione è entrata nel vivo con oltre 1700 giri percorsi complessivamente dai ventitre piloti presenti: al termine delle prove i due piloti più veloci sono stati Rahal e Sato, compagni di squadra nel team di proprietà del vincitore della Indy 500 del 1986; alle loro spalle si sono piazzati Pagenaud e Newgarden per il team Penske. In questo turno si è anche registrata la prima bandiera gialla causata da un errore: Matheus Leist è finito in testacoda all’uscita della curva 2, ma fortunatamente è riuscito ad arrestare la sua monoposto senza farla entrare in contatto con le barriere. Oltre a questa neutralizzazione ce ne sono state alcune altre provocate a tavolino per le consuete “track inspections”. Da segnalare infine che alcuni problemi elettrici hanno tenuto James Hinchcliffe fermo ai box per gran parte del turno.
Sabato pomeriggio
Prosegue il dominio della squadra di Bobby Rahal, che ancora una volta fa registrare il miglior tempo del turno grazie a Takuma Sato. Come accaduto il giorno precedente i team hanno risparmiato le gomme, preferendo conservarle per il turno serale. L’unica novità è rappresentata dall’assenza del team Juncos, tornato alla base di Indianapolis avendo giudicato sufficiente il programma svolto con Kyle Kaiser durante i rookie test del giovedì e le prove collettive del venerdì. Ancora una volta non si segnalano incidenti di rilievo.
Sabato sera
L’ultimo turno di prove è stato quello che ha visto la maggiore attività in pista con ben 2257 giri completati: il più veloce è stato ancora una volta Takuma Sato che ha preceduto Will Power e Tony Kanaan. Nel corso di questa sessione si è anche verificato l’unico vero e proprio incidente di questi due giorni, con Scott Dixon che è finito in testacoda all’uscita della curva 2 ed ha impattato contro le barriere esterne e piegando la sospensione posteriore sinistra: nessuna conseguenza fisica per il pilota neozelandese. Anche Leist ha compiuto alcuni errori toccando il muretto per ben tre volte, ma senza danneggiare in modo significativo la sua monoposto. Il turno si è concluso con qualche minuto di anticipo rispetto al previsto a causa di un leggero contatto di Graham Rahal contro il muretto esterno della curva 4.
Immagine di copertina da https://twitter.com/ISMRaceway
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