Indycar | Rahal centra il bis a Detroit

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Tempo di lettura: 9 minuti
di Andrea Gardenal
5 Giugno 2017 - 00:18
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Il grande ottimismo mostrato da Graham Rahal al termine delle prove libere del venerdì era assolutamente fondato: dopo essersi portato a casa ieri gara-1, il pilota statunitense ha centrato il bis nella giornata di oggi grazie ad una prestazione maiuscola. Rahal si è costruito il successo nel primo stint di gara, durante il quale ha prima scavalcato Hunter-Reay in pista e poi si è ricongiunto a Sato, che nel frattempo aveva preso il largo, scavalcandolo grazie ad una sosta posticipata di un giro rispetto a quella del rivale giapponese.

Da quel momento in poi la sua gara è diventata un replay del monologo di ieri, con due soli eventi che hanno rischiato di minare (senza successo) il risultato finale: il primo è stato il doppiaggio di Hunter-Reay, che ha richiesto parecchi giri e ha permesso a Newgarden di riavvicinarlo, il secondo è stata la caution e la successiva bandiera rossa provocate dal problema elettrico di Hinchcliffe e dall’esplosione del motore Chevy di Spencer Pigot. 

Rahal ha conquistato così il suo sesto successo in carriera e per la prima volta è riuscito a vincere due gare consecutive.

Seconda posizione per Josef Newgarden, partito dalla settima fila e risalito ottimamente grazie ad una strategia a tre pit stop che, grazie all’assenza di caution nei primi tre quarti di gara, ha indubbiamente dato i suoi frutti. Gran merito va dato al pilota americano del team Penske, capace di stampare un giro record dopo l’altro in ogni occasione nella quale si è trovato a pista libera.

Completa il podio Will Power che, dopo essere risalito alle spalle di Sato al termine del primo stint di gara, è riuscito a scavalcare il pilota giapponese grazie al lavoro perfetto dei suoi meccanici ai box in occasione dell’ultima sosta. Il nipponico si è dovuto accontentare della quarta posizione davanti a Simon Pagenaud, quinto ma mai in grado di impensierire né Power, né Sato.

Sesta posizione per Scott Dixon, che ha corso esattamente sulla strategia di Newgarden; purtroppo il pilota di Ganassi è stato rallentato da un primo pit stop molto lento a causa delle difficoltà di inserimento del bocchettone del carburante; i secondi persi durante la sosta non gli hanno solamente fatto perdere la posizione nei confronti di Newgarden, ma l’hanno anche portato alle spalle di Takuma Sato quando il giapponese ha effettuato la prima delle sue due soste, impedendogli così di girare sugli stessi tempi del pilota #2 del Team Penske.

Settima e ottava posizione per Alexander Rossi e Charlie Kimball, autori entrambi di due gare buone ma prive di particolari spunti. Nono Helio Castroneves, che nei primi giri si è procurato una foratura allo pneumatico posteriore sinistro nel tentativo di scavalcare Hunter-Reay vedendosi così pesantemente condizionata la propria gara; la sua rimonta fino alla nona posizione finale è comunque degna di nota, soprattutto perché ottenuta senza l’aiuto di neutralizzazioni, ma non cancella la delusione per la mancata opportunità di successo. Tony Kanaan chiude la top-10.

Gara tutto sommato positiva per Esteban Gutierrez, che conclude il suo primo weekend in Indycar con un quattordicesimo posto e soprattutto con il merito di non essere mai andato a muro, cosa tutt’altro che scontata per un rookie sul difficile circuito cittadino di Detroit. 19ª e ultima posizione per Oriol Servia in quella che, con ogni probabilità, sarà la sua gara conclusiva nel campionato Indycar 2017.

Come detto la gara ha visto ben 65 giri consecutivi di bandiera verde sui 70 previsti, il che significa che le varie strategie sviluppate si sono potute esprimere appieno, senza condizionamenti legati alle neutralizzazioni. L’equilibrio si è rotto a cinque giri dalla fine quando, nell’arco di un paio di minuti, si sono fermati prima Hinchcliffe e poi Pigot; l’esplosione del motore del pilota americano e la conseguente perdita di olio hanno portato alla decisione di esporre la bandiera rossa, in modo da poter terminare la gara in regime di bandiera verde.

Al termine del double header di Detroit Scott Dixon consolida la propria leadership in classifica con 303 punti contro i 295 di Castroneves e i 292 di Sato; notevole il balzo in avanti di Graham Rahal, che in questi due giorni ha recuperato dalla quindicesima alla sesta posizione in classifica generale; il suo distacco da Dixon è pari a 52 punti, due in meno di quelli messi in palio in ogni weekend “standard” della Indycar.

Il campionato 2017 proseguirà già la prossima settimana con la 600 km del Texas sull’ovale da 1,5 miglia di Fort Worth.

La cronaca

Partenza: Via un po’ confuso ma regolare con i primi piloti che mantengono le rispettive posizioni; Dixon guadagna la settima posizione scavalcando Power

3° giro: Primo pit stop della gara per JR Hildebrand, che si trovava nelle ultime posizioni. Rossi guadagna l’11ª posizione scavalcando Andretti.

4° giro: Newgarden attacca Andretti alla curva 3 ma finisce largo e in uscita di curva viene riscavalcato.

5° giro: Rossi restituisce la posizione ad Andretti dopo essere stato penalizzato dalla direzione di gara per blocking, ma alla curva 3 si riprende definitivamente la posizione.

7° giro: Pit stop per Hinchcliffe, che ne approfitta per regolare l’incidenza dell’ala anteriore; sosta simile per Andretti, che nel giro precedente era stato scavalcato prima da Newgarden e poi da Kanaan. Al rientro in pista Hinchcliffe viene penalizzato con un drive through per eccesso di velocità in corsia box

9° giro: Meraviglioso sorpasso di Graham Rahal che si libera di Hunter-Reay con una staccata all’esterno della curva 8. Il vincitore di ieri sale in seconda posizione

10° giro: Castroneves scavalca Hunter-Reay, ma pochi secondi dopo buca lo pneumatico posteriore sinistro ed è costretto a rientrare ai box. Poco dopo Power si libera di Aleshin e sale in quarta posizione. Nel frattempo Dixon era rientrato ai box, ma la sua sosta è stata particolarmente lunga a causa di difficoltà nell’inserimento del bocchettone. Pit stop anche per Newgarden

11° giro: Sosta per Castroneves mentre Power si libera anche di Hunter-Reay e si porta in terza posizione

12° giro: Prosguono le difficoltà di Hunter-Reay, scavalcato da Aleshin, Pagenaud e Rossi.

13° giro: Pit stop per Hunter-Reay che riparte 19° dopo la sostituzione del musetto; nel frattempo Rahal si è avvicinato a Sato

18° giro: Newgarden scavalca Hildebrand e si porta in 10ª posizione, continuando nel frattempo a mangiare decimi e secondi ai primi due, in evidente difficoltà con le gomme morbide.

20° giro: Newgarden supera anche Gutierrez e continua nella sua rincorsa “virtuale” ai primi due

21° giro: Pit stop di Muñoz, primo a rientrare tra quelli che possono pensare di arrivare in fondo con una sola altra sosta. Nel frattempo Power si è ricongiunto alla coppia di testa.

23° giro: Sosta per Pagenaud

24° giro: Rientrano Sato e Power, che rientrano in pista in mezzo al gruppo di piloti sulla strategia delle tre soste. Rahal prosegue

25° giro: Rahal ai box e riparte alle spalle di Newgarden, ma abbondantemente davanti a Sato e a Power. Al termine della prima tornata di pit stop al comando c’è Newgarden davanti a Rahal, Sato, Dixon e Power.

26° giro: Seconda sosta per Castroneves, che prova a sparigliare le carte dopo la foratura iniziale che l’ha costretto a cambiare strategia.

27° giro: Sosta anche per Andretti, mentre Newgarden continua a macinare un giro veloce dopo l’altro: il suo vantaggio è di 8 secondi su Rahal, 13 su Sato.

29° giro: Pit stop per Hinchcliffe e Jones, entrambi su una strategia a tre soste.

30° giro: Rientrano ai box Newgarden e Dixon; il primo riparte a centro gruppo, dopo essere stato rallentato da Sato nell’ultima parte del suo stint, ma Newgarden riesce a tornare in pista in quinta posizione, alle spalle di Rahal, Sato, Power e Pagenaud.

35° giro: Collisione tra Jones e Hildebrand: il primo danneggia una bandella dell’ala anteriore, il secondo si procura una foratura ed entrambi devono rientrare ai box per le riparazioni del caso. A metà gara Rahal si trova con un vantaggio di quasi 13 secondi nei confronti del gruppetto composto da Sato, Power, Pagenaud e Newgarden.

40° giro: Castroneves attacca Andretti all’interno della curva 3, ma in uscita il pilota americano prova a riprendersi la posizione grazie ad una migliore accelerazione; Helio non molla e i due entrano in collisione, fortunatamente senza conseguenze per nessuno.

45° giro: Dixon sale in sesta posizione scavalcando Alexander Rossi: ora deve recuperare i 15 secondi che lo separano dal gruppo Sato-Power-Pagenaud-Newgarden che lo precede.

47° giro: Pagenaud e Rossi aprono la danza degli ultimi pit stop.

48° giro: Sosta per Rahal che, forte di un vantaggio di 13 secondi su Sato, decide di mettersi al sicuro dalla possibile uscita di una caution. Rientrano ai box anche Sato e Power. L’australiano riesce a scavalcare il giapponese ed entrambi ripartono davanti a Pagenaud. Restano in pista Newgarden e Dixon.

49° giro: Sosta per Dixon

50° giro: Pit stop per Newgarden che riparte in terza posizione, dietro a Hinchcliffe (che deve ancora effettuare l’ultima sosta) ma davanti a Will Power.

51° giro: Rientrano Hinchcliffe e Kanaan, gli ultimi tra i piloti di testa a non aver ancora effettuato l’ultima sosta.

52° giro: Stabilizzata la situazione al termine dell’ultima tornata di soste, Rahal è al comando con 18 secondi di vantaggio su Newgarden, 20 su Power, 22 su Sato e 23 su Pagenaud; sesto Dixon a cinque secondi dal campione Indycar in carica.

60° giro: A 10 tornate dalla fine il vantaggio di Rahal su Newgarden inizia ad assottigliarsi: il vincitore di gara-1 è bloccato da alcuni giri dietro a Ryan Hunter-Reay, che non riesce a doppiare, e quindi il pilota di Penske ne approfitta per recuperare qualche secondo

62° giro: Lungo di Jones in curva 7, ma il direttore di gara decide di non esporre la caution in favore di una neutralizzazione locale.

65° giro: Sospiro di sollievo per Graham Rahal, che riceve finalmente via libera da Hunter-Reay

66° giro: Caution. Hinchcliffe fermo sul rettilineo che porta in curva 2 a causa di un problema elettrico. Per la prima volta in questa gara il gruppo si ricompatta grazie all’azione della pace car.

67° giro: Problemi anche per Spencer Pigot, cui esplode il motore più o meno nello stesso punto in cui si è fermata la macchina di Hinchcliffe. La gara viene interrotta per una ventina di minuti per permettere ai commissari di ripulire per bene la pista dall’olio sparso dalla vettura di Pigot.

69° giro: Si riparte

70° giro: Le posizioni non cambiano negli ultimi due giri, Rahal concede il bis a Detroit davanti a Newgarden e Power.

Le classifiche

 

Immagine di copertina da https://twitter.com/HondaRacing_HPD

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