La cancellazione delle qualifiche e la designazione della griglia sulla base della classifica del campionato aveva lasciato presagire che la gara di oggi sarebbe stata un affare privato tra i due contendenti al campionato, Helio Castroneves e Scott Dixon; in realtà così non è stato. Will Power ha confermato l’ottimo stato di forma mostrato ieri e ha conquistato a Houston la sua seconda vittoria stagionale, precedendo sul traguardo Scott Dixon e James Hinchcliffe. Gara ancora una volta molto sfortunata per Helio Castroneves che, dopo essere partito dalla pole ed aver condotto la gara nei primi 10 giri, si è dovuto arrendere ad un problema meccanico, probabilmente originato da una perdita d’olio, ed ha concluso la gara solamente in 23ª posizione, dopo aver perso quasi 40 giri ai box per le riparazioni. Con il risultato odierno Castroneves perde la leadership in classifica a vantaggio di Dixon, ad una sola gara alla fine del campionato.
La gara di Houston è stata segnata da un brutto incidente, avvenuto proprio all’ultimo giro, che ha visto coinvolti Franchitti, Sato e Viso. Sato, probabilmente in crisi di gomme, ha sbandato leggermente mentre Franchitti lo stava attaccando all’esterno della curva 5; le due macchine sono entrate in collisione e la Dallara n°10 è decollata verso l’esterno della pista, abbattendo le reti di protezione per alcuni metri e rimbalzando poi in mezzo alla pista; nella carambola è stato coinvolto anche EJ Viso che non ha potuto evitare di colpire la vettura di Sato, rimasta in mezzo alla pista.
Fin da subito il pilota che ha destato più preoccupazioni è stato proprio Franchitti, ma ad alleviare il clima ci ha pensato lo stesso Chip Ganassi, team principal dello scozzese, che ha dichiarato alla NBC che Dario potrebbe avere dei problemi alla schiena e a una caviglia, ma che nel complesso sta bene; Franchitti è stato portato all’ospedale di Houston per degli accertamenti. Sembrerebbe inoltre che, oltre allo scozzese, siano rimasti feriti anche alcuni spettatori, colpiti dai pezzi delle vetture coinvolte e delle reti divelte dalla macchina di Franchitti.
Sotto l’aspetto agonistico la gara ha visto un Will Power in grande spolvero che è riuscito a cancellare immediatamente la delusione subìta ieri: il pilota australiano, partito dalla nona posizione, è riuscito a guadagnare numerose posizioni nei primi 10 giri di gara, portandosi dietro a Castroneves e Dixon; dopo il ritiro del brasiliano, Dixon e Power hanno ripreso la loro personale battaglia che li vede protagonisti ormai dalla gara di Sonoma. Il momento clou della gara è stato il 40° giro, poco dopo il primo pit stop, quando Power è riuscito a scavalcare il rivale e a guadagnare la testa della corsa; l’australiano non è mai riuscito ad interporre un margine di sicurezza tra sè e il pilota di Ganassi, che in alcune occasioni si è fatto particolarmente minaccioso, ma è comunque riuscito a mantenere la posizione e a tagliare per primo il traguardo.
Dietro ai primi due si sono piazzati James Hinchcliffe, che ha conquistato il suo primo podio dopo la vittoria all’Iowa Corn di metà giugno, Justin Wilson, che prosegue la serie di risultati positivi inaugurata a Sonoma, Bourdais, Pagenaud, Servia, Kimball, Conway e De Silvestro. Se ieri era stato un grande protagonista di Gara-1, assieme a Dixon e Power, oggi Luca Filippi è stato autore di una prestazione in chiaroscuro: da un lato ha confermato le sue grandi doti velocistiche, visto che in pochi giri è riuscito a risalire fino a centro gruppo dopo essere partito dall’ultima fila; d’altra parte il pilota piemontese è andato a sbattere contro le barriere poco dopo il primo pit stop, rovinando la sua vettura. Filippi è comunque riuscito a ripartire, sia pur staccato di due giri, e ha concluso la gara in diciannovesima posizione. A lui, all’ultima esperienza stagionale in Indycar, va tuttavia la platonica soddisfazione di aver fatto registrare il giro più veloce in gara in 59.1215.Con il risultato di oggi Dixon ribalta completamente la situazione in campionato e si porta in testa alla classifica con 25 punti di vantaggio su Castroneves. Saranno proprio questi due a contendersi il titolo nel gran finale di stagione, che si disputerà tra due settimane sull’ovale di Fontana.
Questo l’ordine d’arrivo della gara
1 | Will Power | Team Penske | 90 giri in 01:52:28.9525 |
2 | Scott Dixon | Chip Ganassi Racing | + 0.8286 |
3 | James Hinchcliffe | Andretti Autosport | + 4.3629 |
4 | Justin Wilson | Dale Coyne Racing | + 5.0234 |
5 | Sebastien Bourdais | Dragon Racing | + 8.0120 |
6 | Simon Pagenaud | Schmidt Peterson Hamilton | + 11.0712 |
7 | Oriol Servia | Panther Racing | + 14.0815 |
8 | Charlie Kimball | Chip Ganassi Racing | + 15.1566 |
9 | Mike Conway | Dale Coyne Racing | + 15.5568 |
10 | Simona De Silvestro | KV Racing Technology | + 31.3618 |
11 | Tristan Vautier | Schmidt Peterson Hamilton | + 32.9460 |
12 | Sebastian Saavedra | Dragon Racing | + 38.3799 |
13 | Josef Newgarden | Sarah Fisher Hartman Racing | + 79.5633 |
14 (Rit.) | Takuma Sato | AJ Foyt Enterprises | a 1 giro |
15 (Rit.) | Dario Franchitti | Chip Ganassi Racing | a 1 giro |
16 (Rit.) | EJ Viso | Andretti Autosport | a 1 giro |
17 | James Jakes | Rahal Letterman Lanigan Racing | a 1 giro |
18 | Graham Rahal | Rahal Letterman Lanigan Racing | a 2 giri |
19 | Luca Filippi | Barracuda Racing | a 2 giri |
20 | Marco Andretti | Andretti Autosport | a 2 giri |
21 | Ryan Hunter-Reay | Andretti Autosport | a 3 giri |
22 (Rit.) | Ed Carpenter | Ed Carpenter Racing | a 29 giri |
23 | Helio Castroneves | Team Penske | a 37 giri |
24 (Rit.) | Tony Kanaan | KV Racing Technology | a 58 giri |
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