Il venerdì di Long Beach si chiude nel segno del Team Penske: se al mattino il miglior tempo è stato registrato da Juan Pablo Montoya, al pomeriggio il più veloce di tutti è stato Will Power che ha girato in 1:07.5992, abbassando di oltre mezzo secondo il riferimento segnato nelle FP1. Il tempo dell’australiano rimane comunque quasi un secondo più lento del record della pista, ma è prevedibile che durante le qualifiche, quando verranno utilizzate le gomme più morbide, questo gap verrà colmato.
Dietro a Power si sono piazzati due piloti Honda, con James Hinchcliffe secondo a 2 decimi e Graham Rahal terzo a quasi 3; dal quarto al sesto posto si sono collocate le altre vetture di Penske con Pagenaud davanti a Montoya e Castroneves. Ottavo tempo per il campione in carica, Scott Dixon, alle spalle di Josef Newgarden e davanti a Jack Hawksworth.
Turno di prove complicato per Luca Filippi, che chiude la classifica col 21° tempo staccato di oltre un secondo e mezzo da Power e di oltre 7 decimi da Alexander Rossi, il pilota che lo precede in graduatoria. In difficoltà anche Ryan Hunter-Reay, 17° a quasi 9 decimi, dietro a Tony Kanaan e davanti a Marco Andretti.
Al contrario di quanto accaduto nel turno del mattino, non ci sono state interruzioni dovute a errori dei piloti o guasti meccanici: ci sono stati alcuni “lunghi” in frenata, ma tutte le situazioni di emergenza si sono risolte in pochi secondi.
L’appuntamento con le FP3 è per le 19 di oggi; seguiranno poi le qualifiche a partire dalle 23. Questi i tempi delle FP2
Immagine di copertina da indycar.com
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