IndyCar | Portland 2023: trionfo Palou che vince gara e titolo!

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Gabriele Dri @NascarLiveITA
3 Settembre 2023 - 23:45
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Alex Palou vince il Portland GP 2023 davanti a Rosenqvist e Dixon, ipotecando il titolo con una gara di anticipo in una gara controllata


Fin dalla comunicazione sulla scelta delle gomme montate al via era pronosticabile quanto poi successo a Portland nella penultima gara stagionale della IndyCar: scattare con le gomme dure metteva Alex Palou, quinto in griglia di partenza, nella ristretta rosa dei favoriti per la gara in cui gli sarebbe bastato un podio per bissare il titolo già conquistato nel 2021.

E la gara, almeno per Palou, si è decisa già alla prima temuta curva, quando un leggero contatto fra Herta ed il compagno di squadra Dixon gli ha permesso di passare entrambe le vetture e balzare al terzo posto dietro ai soli Rahal e McLaughlin e – soprattutto – davanti al compagno di squadra e unico pilota ancora in lizza per il titolo. Una volta che la strategia di Graham e Scott, partiti sulle gomme morbide, si è risolta con una loro sosta anticipata, Palou ha poi controllato la corsa in ogni sua fase, anche quando Dixon si era avvicinato a lui alla fine del secondo stint su una tattica sfalsata rispetto ad Alex.

Nemmeno una caution nel finale ha impensierito lo spagnolo che, dopo la bandiera verde a 22 giri dalla fine, ha controllato un arrembante Felix Rosenqvist, favorito dal timing della caution per il testacoda di Canapino, sulle gomme morbide e poi alla distanza lo ha staccato di 5.4″, vincendo così come i veri campioni gara e titolo in una stagione letteralmente dominata come questa corsa. Palou, inoltre, è il primo pilota da Bourdais (l’ultimo europeo con più di un titolo) nel 2007 nella allora Champ Car a conquistare il massimo campionato americano per monoposto prima dell’ultima corsa.

Dietro allo svedese ha concluso Scott Dixon, terzo e stizzito appunto dal momento in cui è arrivata la caution, con la direzione gara che ha aspettato parecchio per esporre la bandiera gialla. È un podio amaro per Scott, ma contro il compagno di squadra oggi pure lui ha potuto poco.

A seguire, ma staccati di quasi 20″, l’altra McLaren di Pato O’Ward, protagonista di un’altra gara positiva ma in cui è mancata la perfezione fra soste (la prima lenta), rientri in pista (decisivo proprio quello della prima sosta ruota a ruota con Felix) e doppiaggi. Il messicano ha preceduto un Newgarden che senza fare faville ha rimontato dall’incidente in qualifica e da un dritto alla prima curva al primo giro fino al quinto posto. Gara simile come picchi, ma molto convincente senza farsi vedere troppo, per Rinus VeeKay che dopo un periodo non esaltante si consola con un buon sesto posto.

A seguire una lista di piloti che nel bene e nel male è stata protagonista in pista di parecchia dell’azione vista. Un concreto Marcus Ericsson termina settimo, ma a 30″, dopo tante battaglie, le ultime con Rossi ed Herta da cui però è uscito vincitore. Ottavo un bravissimo Malukas che ha sfruttato al meglio la stessa rischiosa strategia di Rosenqvist, ovvero quella di montare le gomme morbide nell’ultimo stint. A chiudere la top10 McLaughlin, partito in prima fila ma non con la strategia migliore, e Kyle Kirkwood, il quale fin dal primo giro ha fatto a ruotate non mancando di mettere le gomme nell’erba.

Fuori dai primi 10 un Lundgaard che, come VeeKay, si è fatto vedere poco ma ha portato a casa i punti precedendo Rahal, che ovviamente via radio ha espresso il suo disappunto per il piazzamento finale dopo la pole position, 13° Colton Herta che, come troppo spesso gli capita ha collezionato errori su errori, buttando prima la top5 con uno speeding alla prima sosta e poi una ottava posizione con un testacoda per cercare di superare Ericsson nei giri finali. A pieni giri anche Castroneves, Ilott (15° dopo una escursione nell’erba al primo giro), Ferrucci e DeFrancesco.

Primo dei doppiati il debuttante Juri Vips, meglio in qualifica che in gara dove si è visto solo nelle prime fasi quando è stato vanamente usato da doppiato per bloccare gli avversari cercando di favorire il compagno di squadra Rahal. L’estone ha chiuso davanti a Marcus Armstrong che torna a casa con tanti rimpianti perché era sesto al momento dell’ultima sosta quando i meccanici lo hanno fatto ripartire con la posteriore destra non fissata. 20° Alexander Rossi che ha dovuto andare ai box a pochi giri dalla fine per sostituire l’alettone rotto in un improvvido – e pericoloso – attacco ad Ericsson dopo la ripartenza.

A chiudere la classifica Hunter-Reay, che nella gara del suo sponsor si è visto più ad ostacolare i leader che altro, Pedersen, Robb e Blomqvist (penalità anche per lui alla prima sosta). Staccato di due giri Will Power, finito in testacoda nei primissimi giri di gara per sorpassare Rossi e poi bloccato nell’erba, provocando la prima delle due caution di serata e finendo doppiato. Due i ritirati, Canapino nell’incidente a circa 25 giri dalla fine alla penultima curva e Romain Grosjean, finito con la anteriore sinistra distrutta nel polverone del primo giro.

Ora la IndyCar Series, dopo i debiti festeggiamenti per Alex Palou, rimane sulla costa Ovest dove la prossima settimana a Laguna Seca si chiuderà la stagione 2023.


Immagine: Media IndyCar

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