Dopo un anno di assenza a causa della pandemia, il Gran Premio di Portland torna in calendario per ospitare la terz’ultima tappa della stagione 2021 della NTT INDYCAR SERIES: sul circuito stradale dell’Oregon inizierà un terzetto di gare che si disputeranno tutte in prossimità della Costa Ovest degli Stati Uniti, al termine delle quali finalmente conosceremo il nome del vincitore di questo campionato.
Se prima della pausa estiva questa stagione sembrava sorridere ad Alex Palou, i tre appuntamenti di Nashville, Indy Road e St. Louis hanno cambiato completamente la situazione. Nelle ultime due gare il pilota spagnolo del team Ganassi è andato incontro ad altrettanti ritiri che l’hanno portato prima a veder decurtato il suo margine di vantaggio nei confronti dei suoi avversari e poi a subire il sorpasso da parte di Patricio O’Ward, tornato in testa al campionato con appena 10 punti di margine sul rivale.
Oltre all’avvicendamento in cima alla classifica generale, gli eventi delle ultime tre gare hanno riaperto il campionato in senso: oltre a Palou, infatti, anche Josef Newgarden (vincitore dell’ultima gara nell’Illinois) e Scott Dixon hanno un ritardo da O’Ward inferiore a 54 punti (ovvero il massimo che è possibile guadagnare in una singola gara della NTT INDYCAR SERIES), mentre il quinto, Marcus Ericsson, si trova poco oltre tale soglia; lo svedese, forte dei successi a Detroit (gara-1) e a Nashville, ha infatti 60 punti di ritardo dalla leadership e pertanto deve considerarsi a tutti gli effetti come un pretendente al titolo.
Molto più distante il resto del gruppo degli inseguitori, capitanato da Colton Herta, i quali avrebbero bisogno di ben più di qualche circostanza favorevole per rientrare in corsa per il titolo. Per questi piloti, le ultime tre gare possono quindi essere un buon terreno per conquistare almeno un successo di tappa, nella speranza di guadagnare il giusto slancio in ottica 2022.
Il circuito di Portland presenta due sezioni tutto sommato ben distinte: da una parte due rettilinei da circa 750 miglia ciascuno separati da una “Esse” veloce e da un lungo tornante verso destra che, per certi versi, ricordano le ultime tre curve del circuito del Nürburgring; dall’altro c’è invece un tratto misto composto da sette curve da media velocità in cui è importante avere una macchina carica aerodinamicamente e molto reattiva nei cambi di direzione.
Molto particolare è anche la prima staccata, che da sempre rappresenta un punto di grande criticità in occasione della partenza: in entrambe le gare corse dalla NTT INDYCAR SERIES dal suo ritorno a Portland, la prima curva ha visto delle carambole che hanno messo fuori gara numerosi piloti già pochi istanti dopo la partenza. Una buona qualifica al sabato non servirà quindi solamente ad occupare fin da subito le prime posizioni, ma anche (e forse soprattutto) per ridurre le possibilità di essere coinvolti in un possibile incidente al via.
Nelle ultime due stagioni, le DW12 sono riuscite a coprire con una certa tranquillità la distanza di gara effettuando due sole soste, con la necessità però di “spezzare” la corsa in tre parti molto simili in termini di chilometraggio. Rispetto al 2018 e al 2019, il GP di Portland 2021 vedrà però un incremento nel numero di giri da percorrere, che passeranno da 105 a 110: i 26-27 secondi che si perdono in occasione di ogni pit stop, tuttavia, sono difficilmente recuperabili in fase di gara e, al netto della girandola delle neutralizzazioni, la strategia a tre soste dovrebbe vedere consensi principalmente tra gli outsider.
Dopo un “fisiologico” momento di calo sullo short oval di St.Louis, a Portland la lista degli iscritti tornerà ai picchi delle due precedenti gare: alle 24 macchine full time si aggiungeranno infatti la seconda vettura del Meyer-Shank Racing e la terza del Rahal-Letterman-Lanigan Racing, che saranno pilotate da Helio Castroneves e da Oliver Askew. Il brasiliano e il californiano manterranno i loro sedili sulle rispettive monoposto anche nelle due gare conclusive di questa stagione a Laguna Seca e a Long Beach.
Va infine registrata la presenza dello Juncos Racing, che grazie alla partnership con Brad Hollinger tornerà in pista nelle ultime tre gare di questo campionato: a Portland la vettura #77 sarà guidata da Callum Ilott, al suo esordio assoluto nella NTT INDYCAR SERIES. Come avvenuto un mese fa con Christian Lundgaard, anche l’arrivo del pilota inglese può rappresentare un ulteriore motivo di interesse per questa gara.
2021 Grand Prix of Portland
Round 14/16
11-12 Settembre 2021
INFO CIRCUITO
Tipologia del circuito: Stradale
Lunghezza del circuito: 1,964 mi (3,161 km),
Giri da percorrere: 110
Distanza totale: 216,040 mi (347,683 km)
Numero di curve: 12 (9 a destra, 3 a sinistra)
Senso di marcia: orario
Prima Gara: 1984
Sanctioning body: CART 1984-2007; INDYCAR 2018-2021
RECORD
Miglior giro: – 57.2143 – Will Power – Team Penske – 2018
Distanza: – 1h58:43.0036 – Will Power – Team Penske – 2019 (su 105 giri)
Vittorie pilota: 3 – Al Unser jr, Michael Andretti
Vittorie team: 8 – Newman/Haas Racing
Pole pilota: 3 – Danny Sullivan, Emerson Fittipaldi
Pole team: 8 – Team Penske
Podi pilota: 7 – Al Unser jr, Emerson Fittipaldi
Podi team: 16 – Newman/Haas Racing
ALBO D’ORO
PROGRAMMA
Sabato 11 Settembre
09:00-10:15 (18:00-19:15) Prove Libere 1
12:15-13:30 (21:15-22:30) Qualifiche – Diretta su DAZN a partire dalle 21:00
15:15-15:45 (00:15-00:45) Warm Up
Domenica 12 Settembre
12:42 (21:42) Gara – Diretta su DAZN a partire dalle 21:00
Mappa del circuito dal sito ufficiale Indycar
Immagine di copertina da IndyCar Media/Joe Skibinski
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