Indycar | Pagenaud vince a Phoenix e si porta in testa al campionato

IndyCar
Tempo di lettura: 6 minuti
di Andrea Gardenal
30 Aprile 2017 - 06:00
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Il Gran Premio di Phoenix 2017 si è concluso col successo di Simon Pagenaud che ha preceduto il compagno di squadra Will Power e JR Hildebrand, autore di un’ottima gara nonostante le non perfette condizioni fisiche. Per il francese si tratta del 10° successo in carriera in Indycar, il primo in questa stagione nonché il primo su un circuito ovale.

La gara si è decisa in corrispondenza della penultima tornata di soste a seguito di un incidente che ha coinvolto Takuma Sato: il giapponese è finito a muro all’uscita dell’ultima curva e ha costretto la direzione gara a chiamare in pista la pace car. In questo frangente, Pagenaud si è trovato improvvisamente con un giro di vantaggio su tutti gli altri, visto che era l’unico pilota a non essere ancora rientrato ai box. Il francese ha così potuto effettuare in tutta tranquillità il suo pit stop mantenendo la leadership della gara.

Da questo momento in poi la gara per lui si è messa in discesa: tra Pagenaud e Will Power, il suo più diretto rivale, si era inserito un buon numero di piloti doppiati che, in base alle regole vigenti in Indycar, non erano obbligati a lasciar spazio agli inseguitori. Il francese si è così trovato a gestire un margine di assoluta tranquillità nell’ultima parte di gara ed è andato a vincere senza particolari problemi.

Il Gran Premio di Phoenix ha visto il predominio assoluto delle vetture Chevrolet nei confronti della Honda: al di là del risultato finale, che ha visto quattro motori americani ai primi quattro posti, Honda è sembrata essere in forte difficoltà in ogni frangente della gara. Dixon e Kanaan, i primi due piloti spinti dal motore nipponico giunti sul traguardo, hanno chiuso in quinta e sesta posizione staccati di un giro.

La gara è stata pesantemente condizionata da un incidente al primo giro che ha tolto immediatamente di scena cinque piloti: Aleshin, che ha innescato la carambola andando in testacoda in curva 1, Bourdais, Chilton, Andretti e Rahal. Altri incidenti hanno visto coinvolti Rossi e, come detto, Sato, mentre Conor Daly è stato vittima di un problema al cambio che gli ha fatto perdere svariate decine di giri ai box.

Problemi anche per Newgarden e Hunter-Reay, entrati in collisione durante una fase di doppiaggio ad una trentina di giri dal termine. Il vincitore dell’ultimo Gran Premio ha tamponato il connazionale danneggiando sia la propria monoposto che quella del suo avversario; un pezzo della carrozzeria di Hunter-Reay si è infilato sotto all’ala di Newgarden, costringendolo ad una sosta imprevista ai box per la sostituzione del musetto; questa riparazione d’emergenza è costata al pilota del team Penske un posto tra i primi 5. Nulla da fare invece per Hunter-Reay, che dopo aver rischiato di finire contro il muro con la vettura danneggiata ha preferito rientrare ai box e porre termine alla sua gara.

Con questa vittoria Pagenaud si porta in testa alla classifica del campionato con 159 punti contro i 141 di Dixon e i 133 di Newgarden. Bourdais paga l’incidente al primo giro di cui è stato vittima scivolando al quarto posto in classifica generale davanti a Hinchcliffe. Will Power risale invece fino al settimo posto alle spalle di Castroneves.

Il Gran Premio di Phoenix chiude la prima parte di questo campionato: da domani il mondo della Indycar sarà focalizzato interamente su Indianapolis, dove a distanza di due settimane si svolgeranno il Gran Premio sul circuito stradale e la 500 Miglia sul tracciato ovale.

Seguono la cronaca della gara e le classifiche

La cronaca

Partenza: Si comincia col botto: Aleshin si intraversa in curva 1 e innesca una carambola che coinvolge anche Bourdais, Andretti, Chilton e Rahal. Dopo meno di un giro rimangono in pista solamente 16 monoposto sulle 21 partite. Nel frattempo Newgarden era riuscito a portarsi in seconda posizione scavalcando sia Hildebrand che Power.

22° giro: Primo tentativo, abortito, di ripartenza

23° giro: Si riparte con Pagenaud che guadagna immediatamente la quarta posizione e con Newgarden che prova ad insidiare la leadership di Castroneves

69° giro: Iniziano i pit stop in regime di bandiera verde. Il primo a rientrare è Hinchcliffe

70° giro: Pagenaud scavalca Power all’ingresso di curva 3.

72° giro: Sosta per Dixon; nel giro successivo rientrano anche Kanaan e Hunter-Reay

74° giro: Pit stop anche per il leader della gara, Helio Castroneves. Nelle tornate successive, un giro dopo l’altro, rientrano anche Hildebrand, Power, Newgarden e Pagenaud

80° giro: Al termine della prima tornata di soste Power si è portato al comando davanti a Castroneves, Pagenaud e Newgarden. Durante la tornata di soste, Conor Daly rimane fermo ai box a causa di un problema al cambio: rimangono in pista solamente 15 monoposto.

90° giro: Bel sorpasso di Hildebrand che scavalca Dixon alla curva 1.

92° giro: Altra gran manovra di Hildebrand che guadagna la quinta posizione scavalcando Hinchcliffe.

121° giro: Hildebrand scavalca anche Newgarden e si porta in quarta posizione. Il pilota della #2, dal canto suo, lamenta problemi all’ala anteriore

123° giro: James Hinchcliffe è il primo a rientrare per la seconda sosta.

129° giro: Pit stop per Dixon e Hunter-Reay.

131° giro: Rientra ai box Newgarden, cui viene regolata l’ala anteriore. Sosta anche per Kanaan.

134° giro: Rossi tocca il muro all’uscita della curva quattro, ma nonostante la violenza dell’impatto riesce comunque a tornare ai box

137° giro: Pit stop per Power, Castroneves e Hildebrand. Resta in pista solamente Pagenaud.

138° giro: Caution: Esattamente come Rossi, anche Sato colpisce il muro della curva 4, ma in questo caso i danni sono più ingenti e il giapponese è costretto a parcheggiare la vettura sul rettilineo principale.

140° giro: Pagenaud rifornisce e, forte del giro di vantaggio accumulato nei confronti di tutti quelli che avevano già rifornito, riparte in prima posizione.

142° giro: Rossi riesce a ripartire dai box, ma il distacco da lui accumulato nei confronti di Pagenaud è di 8 giri.

147° giro: Newgarden entra ai box per sostituire l’ala anteriore approfittando della caution. La caution uscita in contemporanea al secondo giro di soste ha fatto sì che solamente i primi cinque piloti siano ancora a pieni giri.

150° giro: Si riparte con Pagenaud saldamente al comando, dato che tra lui e Power ci sono alcuni piloti doppiati. Rossi nel frattempo torna definitivamente ai box.

197° giro: Newgarden è il primo tra i piloti a pieni giri a rientrare ai box per l’ultima sosta.

204° giro: Pit stop per Power, che negli ultimi giri è riuscito a guadagnare qualche secondo su Pagenaud dopo essere stato penalizzato dalla presenza di Dixon e Kanaan davanti a lui.

205° giro: Sosta per Castroneves.

207° giro: Rientra anche il leader della gara, Simon Pagenaud, che riparte saldamente al comando. Al termine dell’ultimo giro di soste è importante segnalare che Newgarden è riuscito a salire al terzo posto scavalcando Castroneves e Hildebrand.

221° giro: Incontro ravvicinato tra Newgarden e Hunter-Reay: il pilota del team Penske danneggia ancora una volta l’ala anteriore ed è costretto a rientrare ai box. Più seri i problemi di Hunter-Reay, che non riesce a ripartire. Un’altra giornata da dimenticare per il team Andretti. Newgarden torna in pista in decima posizione.

250° giro: Bandiera a scacchi: Simon Pagenaud taglia per primo il traguardo con mezzo giro di vantaggio su Power, Hildebrand e Castroneves. Tutti gli altri, a partire da Dixon e Kanaan, chiudono doppiati.

Le classifiche

Immagine di copertina da https://twitter.com/simonpagenaud

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