Il team Arrow McLaren SP affronterà il campionato Indycar 2020 con una coppia di piloti interamente nuova composta dagli ultimi due vincitori della Indy Lights: le due monoposto della squadra nata dalla fusione tra Schmidt-Peterson Motorsports e McLaren Racing saranno infatti portate in pista da Patricio O’Ward e Oliver Askew. Nonostante debbano ancora essere assegnati diversi sedili si può già dire che la line up della Arrow McLaren SP (43 anni in due e 8 gare Indycar, tutte disputate da O’Ward) sarà la più giovane e la meno esperta di tutta la Indycar Series.
O’Ward, messicano di Monterrey, ottiene finalmente un po’ di stabilità al termine di 12 mesi estremamente travagliati ma anche molto formativi, che l’hanno visto passare dall’ingaggio col team Harding-Steinbrenner Racing al licenziamento ancor prima di inizio stagione per mancanza di fondi, dall’accordo con Carlin all’inserimento nel programma giovani Red Bull da parte di Helmut Marko, dalla mancata qualifica alla Indy 500 alla partecipazione a tre gare della Super Formula giapponese.
Infine, dopo aver ricevuto conferma che per far approdare il messicano in Formula 1 sarebbero stati necessari almeno altri due anni nelle categorie minori, Marko e O’Ward sono giunti ad una separazione consensuale che ha permesso a quest’ultimo di firmare per il team McLaren SP, che da parecchi mesi l’aveva messo sotto i propri radar.
“Non potrei essere più felice di stare con Arrow McLaren SP per la mia prima stagione completa in Indycar. L’anno scorso ho avuto alcune grandi opportunità, ma questa è di gran lunga la cosa migliore che potesse capitarmi per la mia carriera. Ho avuto un assaggio della Indycar Series nei mesi scorsi e non vedo l’ora di rappresentare nel migliore dei modi la Arrow McLaren SP nel 2020” ha detto O’Ward.
Il cammino di Askew è stato molto meno burrascoso, perlomeno negli ultimi anni: il pilota di Jupiter, Florida, ha fatto il suo esordio nel programma Road to Indy solamente nel 2017 partendo dalla Formula 2000 americana, lo step più basso di tutti, aggiudicandosela già nel primo anno. Nel ’18 è passato nel campionato Pro Mazda terminato al terzo posto e quest’anno è stato promosso nella serie Indy Lights, da lui vinta con una gara d’anticipo sulla conclusione della stagione. Riassumendo, negli ultimi tre anni Askew ha corso in tre categorie diverse aggiudicandosi due campionati, entrambi ovviamente da rookie.
A luglio Askew ha inoltre partecipato al rookie test di Portland con il team Ganassi prima di firmare il contratto col team Arrow McLaren SP, forte anche della borsa da un milione di Dollari riservata al vincitore della Indy Lights.
“Far parte della Arrow McLaren SP nel mio primo anno in Indycar è un sogno che si realizza“, ha commentato Askew, “La nuova squadra unisce tre grandi partner e per me è un onore rappresentarla in questo nuovo capitolo del team e della mia carriera. Per me si tratta di una nuova sfida e della naturale prosecuzione del mio percorso dopo aver vinto il titolo Indy Lights quest’anno. Non vedo l’ora di iniziare“.
“Grazie ai nostri trascorsi nella Indy Lights ho potuto seguire da vicino Oliver e Pato negli ultimi anni” ha detto Sam Schmidt, co-proprietario della squadra, “Non potrei pensare ad una coppia migliore per il primo capitolo nella storia di Arrow McLaren SP. Durante il loro percorso nella Road to Indy entrambi hanno dato prova del loro talento e, con un campionato Indy Lights a testa, entrambi hanno mostrato di meritare un posto a tempo pieno in Indycar. Non ho dubbi sul fatto che Oliver e Pato siano i piloti giusti per portare al vertice la squadra“.
“In vista dell’esordio di Arrow McLaren SP e del ritorno della McLaren nel mondo della Indycar, sono lieto di dare il benvenuto nella squadra a questi due giovani talenti” ha dichiarato Gil De Ferran, Direttore Sportivo di McLaren Racing, “Oliver e Pato rappresentano la nuova generazione di piloti della Indycar. Non ho dubbi sul fatto che formeranno una coppia eccellente“.
Con l’arrivo di O’Ward e Askew nel team McLaren-SP, James Hinchcliffe viene messo alla porta dal team nel quale ha militato negli ultimi 5 anni conquistando tre successi e la pole position alla Indy 500 del 2016. McLaren-SP ha comunque deciso di onorare il contratto che la lega ad Hinchcliffe fino al termine della stagione 2020, a meno che il pilota canadese non riesca a trovare un’altra sistemazione nei prossimi mesi.
“James è stato un rappresentante eccezionale per la nostra squadra e per lo sport negli ultimi cinque anni” ha aggiunto Schmidt. “Il nostro rapporto con lui risale ai tempi della Indy Lights e insieme abbiamo percorso un viaggio incedibile. La cosa più incredibile è stata la determinazione di James nel tornare dopo il suo incidente del 2015 [durante le prove libere per la Indy 500]. Ho un profondo rispetto per James e vorrei ringraziarlo per il suo duro lavoro e per i risultati che ha raggiunto durante questo periodo e gli auguro il meglio per il suo futuro. Sappiamo che James è molto motivato e determinato e non gli impediremo di cercare un altro posto, che sia in Indycar o in un’altra categoria“.
“La passione di James è stata fondamentale per la crescita del team sin da quando si è unito a noi nel 2015” ha aggiunto Ric Peterson, l’altro co-owner della parte “SP” del team. “La sua tenacia e il suo lavoro di squadra ci ha portato a tre vittoria e ad una pole position alla 500 Miglia di Indianapolis. Vorrei ringraziarlo di tutto e, a nome dell’intera squadra, gli auguro il meglio per il suo futuro“.
Immagine di copertina da https://arrowmclarensp.com/
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