IndyCar | Open Test pre-Indy 500 2025: Dixon fa sua la prima giornata, McLaughlin ha la meglio nella seconda

Autore: Alyoska Costantino
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Pubblicato il 25 Aprile 2025 - 11:30
Tempo di lettura: 2 minuti
IndyCar | Open Test pre-Indy 500 2025: Dixon fa sua la prima giornata, McLaughlin ha la meglio nella seconda
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Il pilota del team Penske abbatte abbondantemente il muro delle 230 miglia all’ora, grazie anche al boost del motore Chevrolet.


Tra mercoledì e giovedì si sono svolti gli Open Test all’Indianapolis Motor Speedway, in vista della 500 Miglia d’Indianapolis in programma il 25 maggio, tra un mese esatto. Nella due giorni di prove collettive sono state le squadre di maggior richiamo, Chip Ganassi Racing e Team Penske, ad alternarsi al comando.

Nella prima giornata è stato Scott Dixon, sulla Dallara-Honda della squadra di casa, a far registrare le velocità maggiori. Il neozelandese ha fatto registrare, nell’ultima ora a disposizione, una media di 225,182 miglia all’ora, pari ad oltre 362 km/h. Ciò gli ha permesso di scalzare Josef Newgarden, vincitore delle ultime due edizioni del “Greatest Spectacle in Racing”.

Durante la prima giornata i piloti motorizzati Honda hanno dimostrato di avere un margine non indifferente, anche nella classifica dei giri compiuti senza scia (denominata, appunto, “No-tow Results”). In essa sono stati Felix Rosenqvist (Meyer Shank Racing) ed Álex Palou (Chip Ganassi Racing) ad avere la meglio, facendo registrare velocità di poco sopra alle 220 mph. Takuma Sato ha concluso terzo sia in questa speciale classifica che in quella generale del primo giorno.

Per il giapponese, però, la seconda giornata ha riservato una brutta sorpresa. Il due volte vincitore della Indy 500 è finito a muro in curva 1 (la stessa in cui si è schiantato nel 2012, perdendo una possibile vittoria) in seguito ad una perdita di posteriore. Nessun danno fisico, fortunatamente, per l’asiatico, il quale ha ringraziato sui social la Dallara per l’ennesima grande prova di resistenza fornita dai suoi telai; l’impatto, infatti, pare abbia avuto una forza pari a 94G all’interno dell’abitacolo.

Ad avere la meglio al secondo giorno è stato, quindi, Scott McLaughlin. Rispetto al giorno 1, il Team Penske ha potuto giovare di un boost di potenza fornito da Chevrolet sul proprio propulsore, che ha permesso al neozelandese col #3 di schizzare in testa alla classifica con una media di 232,686 mph.

Sato, prima dell’incidente, ha chiuso al secondo posto, mentre al terzo troviamo Will Power, dettosi piuttosto soddisfatto dopo questi test. Per quanto riguarda le velocità compiute in assetto da gara, Palou si è dimostrato nuovamente il migliore (cosa che sembra accadere sia sulle piste comuni che sugli ovali), sfiorando le 224 mph.

Qui i risultati del giorno 1, del giorno 2 e la classifica combinata tra mercoledì e giovedì.

Fonti immagini: indycar.com

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