Indycar | Newgarden vince a Gateway

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Tempo di lettura: 9 minuti
di Andrea Gardenal
27 Agosto 2017 - 07:15
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La Indycar Series ha ripagato la calorosa accoglienza ricevuta al Gateway Motorsports Park con una gara intensa dal primo all’ultimo giro, nella quale la qualità dei sorpassi e dei duelli ha prevalso sulla quantità. Per la quarta volta in questa stagione Josef Newgarden è andato a prendersi la bandiera a scacchi, precedendo sul traguardo Scott Dixon e Simon Pagenaud e rafforzando la propria leadership in campionato.

Newgarden si è preso la testa fin dal momento dell’esposizione della bandiera verde, giunta con sei giri di ritardo a causa del testacoda di Kanaan che ha provocato la prima caution di giornata già nel corso del giro di ricognizione. Lo statunitense ha scavalcato all’esterno di curva 1 Will Power, che pochi secondi dopo ha perso il controllo della vettura finendo in testacoda e sbattendo contro le barriere. Alle sue spalle Carpenter e Sato, entrati in collisione, sono a loro volta andati contro il muro, con la vettura #20 che è decollata pericolosamente sopra la #12 dell’australiano. Fortunatamente nessuno dei piloti coinvolti ha riportato conseguenze fisiche, ma per tutti e tre la gara è finita in quel momento.

Alla ripartenza Newgarden mantiene la prima posizione davanti a Castroneves e Pagenaud e la conserva per i primi due stint. In occasione della seconda sosta, effettuata sotto caution, Newgarden è stato trattenuto per qualche decimo di secondo di troppo dalla sua crew permettendo a Castroneves di prendere la testa della gara.

Il terzo stint è stato un assolo del brasiliano, che negli ultimi giri prima della sosta era arrivato ad accumulare quattro secondi di vantaggio sulla #2; Castroneves ha poi mandato in fumo tutto il suo buon lavoro facendo spegnere il motore nel corso del terzo pit stop e scivolando in quarta posizione.

Newgarden è così tornato in testa alla gara, ma la quarta e ultima sosta (giunta anch’essa sotto caution) ha regalato un nuovo capovolgimento di fronte con Pagenaud che si è preso la testa della gara grazie ad una sosta rapidissima da parte dei suoi meccanici.

Nel momento della ripartenza il campione Indycar in carica ha mantenuto la prima posizione, ma le emozioni non sono finite qui: a 30 giri dalla fine Newgarden è uscito molto bene dall’ultima curva avvicinandosi al francese, che per difendersi si è portato verso il muretto dei box, ma non abbastanza per chiudere completamente la porta al rivale; la #2 ha affiancato la #1 nella parte finale del rettilineo, dopodiché le ha rifilato un colpetto sulla fiancata che ha portato Pagenaud ad allargare la traiettoria di curva 1 lasciando campo libero a Newgarden.

Una manovra decisa e forse non pulita al 100%, ma che certamente è stata la più bella ed emozionante della gara; un sorpasso che ha quasi il sapore del passaggio di consegne tra il campione 2016 e il favorito alla vittoria finale in questo campionato.

Dopo aver subito il sorpasso, Pagenaud ha perso quelle poche miglia orarie di velocità che hanno permesso a Dixon di affiancarlo e scavalcarlo in curva 3, guadagnando così la seconda posizione.

Gli ultimi giri non hanno riservato particolari emozioni, con Pagenaud che è sempre rimasto in scia al neozelandese senza però aver mai la possibilità di portare un vero attacco. Newgarden ha così tagliato per primo il traguardo davanti a Dixon e a Pagenaud. Quarto Castroneves, che dopo aver scavalcato Dixon al giro 176 ha perso la posizione nel corso dell’ultimo pit stop; quinto posto per un ottimo Conor Daly, autore di quella che finora è stata di gran lunga la sua miglior gara stagionale.

L’americano è stato molto veloce lungo tutta la gara e può perfino recriminare per via della terza sosta molto lenta, che dall’ottavo posto l’ha fatto scivolare in fondo al gruppo. Ciononostante, grazie ad una macchina molto buona e a due ripartenze eccezionali (tre posizioni recuperate al giro 175, due al giro 212), Daly è riuscito a rimontare fino alla quinta posizione, rappresentando peraltro una seria minaccia per Castroneves nel corso degli ultimi giri.

Sesto posto per Alexander Rossi, il migliore tra i piloti di Andretti, davanti a Kimball, Hinchcliffe, Muñoz e Bourdais, che completa la gara del suo ritorno in Indycar con una solida decima posizione: il francese non ha dato molto spettacolo, ma ha avuto il merito di non commettere errori e di terminare la gara davanti al compagno di squadra in un contesto, quello degli short ovals, dove quest’anno il team Coyne non è andato molto bene. Per Bourdais si tratta di una buona base da cui ripartire in vista delle ultime due gare della stagione.

Dodicesimo posto per Graham Rahal, che al termine dell’ultimo pit stop si è portato dietro un pezzo del bocchettone per il rifornimento e che per questo motivo è stato penalizzato con la ripartenza da fondo gruppo. Con questo risultato Rahal esce di fatto dalla lotta per il titolo, dato che il suo ritardo da Newgarden è ormai superiore ai 100 punti.

Tra gli altri ritirati ci sono Hunter-Reay, Chilton e Hildebrand, che sono finiti contro il muro in tre incidenti distinti. Fuori gara anche Tony Kanaan, che dopo essere partito con tre giri di ritardo per via del testacoda nel giro di ricognizione si è ritirato a 80 giri dalla fine per via di un problema meccanico.

La classifica generale vede Newgarden rafforzare la propria leadership con 547 punti, 31 in più di Dixon; Castroneves e Pagenaud seguono un po’ più staccati con 42 e 43 lunghezze da recuperare. È di 83 punti il ritardo di Will Power, che nel prossimo appuntamento dovrà necessariamente arrivare davanti a Newgarden per non essere matematicamente escluso dalla lotta per il titolo.

La Indycar Series tornerà nuovamente in pista domenica prossima, per la terza e ultima gara in altrettanti weekend consecutivi. Si va a Watkins Glen, forse il terreno di caccia preferito di Scott Dixon che sarà chiamato ad una grande prova per massimizzare le sue chance di vincere il campionato a Sonoma, durante l’ultimo appuntamento stagionale.

La cronaca

Partenza: La gara inizia sotto caution a causa di un testacoda di Tony Kanaan nell’ultimo giro di ricognizione prima del via. Il brasiliano riparte, ma per via delle riparazioni perde tre giri

Giro 6: Si parte col botto: Newgarden prende immediatamente la testa della gara scavalcando all’esterno Power, che a sua volta va in testacoda in curva 1 provocando lo scompiglio generale: Carpenter tocca Sato ed entrambi vanno a loro volta contro il muro, con l’americano che vola sopra alla Dallara-Chevy #12. Fortunatamente nessuno dei piloti coinvolti nell’incidente riporta conseguenze fisiche, ma tutti e tre sono fuori gara

Giro 19: Si riparte, tutto regolare questa volta con Newgarden che tiene la prima posizione davanti a Castroneves e Pagenaud.

Giro 26: Hunter-Reay sale in quinta posizione scavalcando Muñoz, che ora è nel mirino di Rossi

Giro 47: Rossi supera Muñoz. Nel frattempo, tutto regolare in testa alla gara, con le posizioni che si sono leggermente sgranate tra i primi 3 e con Dixon che si è rifatto sotto a Pagenaud.

Giro 53: Iniziano i doppiaggi con Newgarden che si libera di Saavedra

Giro 55: Carlos Muñoz è il primo pilota a rientrare ai box per un pit stop “regolare”

Giro 58: Rientra anche Hunter-Reay

Giro 60: Sosta per Castroneves e Dixon

Giro 62: Rientrano Newgarden e Pagenaud. Al rientro in pista i primi quattro mantengono le rispettive posizioni.

Giro 71: Il doppiaggio di Chilton permette a Castroneves di riportarsi negli scarichi di Newgarden

Giro 80: Newgarden è in testa con pochi decimi di vantaggio su Castroneves; Pagenaud segue a due secondi mentre Dixon e Rossi sono più attardati, a circa sette secondi dalla vetta, tallonati da Hunter-Reay e Hinchcliffe.

Giro 101: Caution: Foratura lenta sulla anteriore destra della #21 di JR Hildebrand che finisce contro il muro

Giro 104: Tutti ai box per la seconda sosta. Newgarden viene trattenuto nella sua piazzola per qualche decimo di troppo e all’uscita dalla pit lane si vede sfilare da Castroneves, che diventa quindi il nuovo leader della gara.

Giro 113: Si riparte: Castroneves è al comando davanti a Newgarden, Pagenaud, Dixon e Hinchcliffe, che ha guadagnato un paio di posizioni su Rossi e Hunter-Reay.

Giro 124: A metà gara la situazione è relativamente aperta: le tre Penske davanti a tutti non sono riuscite ad allungare come in precedenza e i primi sei sono racchiusi nell’arco di tre secondi.

Giro 140: I primi due mantengono saldamente le rispettive posizioni, mentre Pagenaud perde qualcosina e scivola ad oltre due secondi dalla prima posizione; dietro a lui, il gruppo si è compattato fino all’ottava posizione occupata da un ottimo Conor Daly

Giro 150: Si amplia la forbice tra i primi due, con Castroneves che porta a secondi il proprio vantaggio su Newgarden.

Giro 156: Salgono a tre i secondi di vantaggio di Castroneves, che in questa fase di gara sta facendo la differenza nei confronti di tutti gli altri

Giro 157: Hunter-Reay dà il via al terzo giro di pit stop

Giro 158: Castroneves ai box, che però fa spegnere il motore e perde qualche secondo di troppo.

Giro 160: Rientrano Newgarden, Pagenaud e Dixon che ripartono davanti a Castroneves.

Giro 165: Caution: Chilton perde il controllo della vettura a metà delle curve 3-4 e va a sbattere contro le barriere. Il gruppo si ricompatta.

Giro 170: Tony Kanaan si ritira dalla gara per un problema meccanico

Giro 175: Si riparte, Pagenaud prova un attacco su Newgarden, ma viene a sua volta attaccato da Dixon, i primi tre restano nelle rispettive posizioni

Giro 176: Nuovo attacco di Dixon su Pagenaud in curva 1, il neozelandese perde un po’ di velocità e Castroneves riesce a scavalcarlo in curva 3. Le tre Penske tornano nelle prime tre posizioni.

Giro 183: Pagenaud va all’attacco di Newgarden, ma alle sue spalle si fa minaccioso Castroneves

GIro 184: Rahal scavalca Hinchcliffe dopo che il canadese aveva provato, senza successo, a superare Dixon.

Giro 203: Caution: Hunter-Reay tocca il muro all’uscita di curva 2 danneggiando la sospensione posteriore destra.

Giro 206: Tutti ai box per l’ultima sosta della giornata. Pagenaud esce per primo dalla pit lane davanti a Newgarden, mentre Dixon riesce a superare Castroneves.

Giro 213: Si riparte. Gran manovra di Conor Daly che scavalca Rossi all’esterno di curva 3

Giro 218: Grandissima manovra di Newgarden! Pagenaud si porta verso l’interno del rettilineo dei box per difendersi dal compagno di squadra, che trova comunque un buco per infilarsi: le due vetture si toccano, il francese deve allargare e l’americano passa al comando della gara. Pagenaud perde velocità e si fa passare anche da Scott Dixon, che sale in seconda posizione.

Giro 248: Gli ultimi giri non portano variazioni in classifica: Newgarden vince la Gateway 500 precedendo Dixon e Pagenaud

Le classifiche

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