La 200 Miglia di Mid-Ohio si è conclusa con la perentoria vittoria di Josef Newgarden, che sotto la bandiera a scacchi ha preceduto Will Power e Graham Rahal.
Il pilota americano, giunto al suo terzo successo stagionale e al secondo consecutivo dopo le affermazioni in Alabama e a Toronto, ha mostrato fin dal via una superiorità schiacciante nei confronti di tutti gli altri: sin dal primo giro si è messo a tallonare il poleman Power, per poi scavalcarlo con una grande staccata all’interno della curva 4 nel corso del 13° giro.
Da questo momento in poi Newgarden ha costruito nei confronti di tutti gli altri un margine di assoluta sicurezza, annullato solamente da una caution giunta al giro 67. La ripartenza dopo questa neutralizzazione è stata la fase di gran lunga più delicata della sua gara: nei primi giri con gomme dure si è trovato a resistere al doppiato Gutierrez, che montava le gomme morbide più performanti. Superata la fase più critica, Newgarden ha guadagnato su Power quei due-tre secondi che gli hanno permesso di arrivare alla bandiera a scacchi senza troppi patemi d’animo.
Terza posizione per Graham Rahal, che è rimasto in scia a Power per gran parte della gara ma è stato in grado di impensierirlo, nemmeno troppo seriamente, solo un paio di volte; l’unico acuto della sua gara è stato il sorpasso su Sato in curva 2 nella fase finale del primo stint. Quarta posizione per Simon Pagenaud, autore dell’ennesima gara incolore, davanti a Sato e Rossi.
Gara complessivamente negativa per Scott Dixon, che dopo la vittoria di Road America sembra essere entrato in una fase negativa della sua stagione. Il neozelandese ha sofferto di grossi problemi di assetto nel corso del secondo stint che l’hanno portato a perdere una ventina di secondi nei confronti di Newgarden e a fare da tappo ad un gran numero di piloti. L’aver anticipato la sosta per effettuare delle regolazioni alla monoposto non ha portato benefici significativi, mentre durante l’ultimo pit stop ha perso altri 10 secondi a causa di un problema nel fissaggio della ruota posteriore destra. Il nono posto finale riassume bene una giornata difficile, che l’ha portato anche a perdere la prima posizione in classifica generale.
Chi non è riuscito ad approfittare delle difficoltà di Dixon per salire in testa alla classifica è stato Helio Castroneves, bloccato da Dixon nel secondo stint e poi scavalcato da Sato nel corso dell’ultimo giro di soste. Il pilota del Team Penske mantiene comunque la seconda posizione con sette punti di ritardo su Newgarden e uno di vantaggio su Dixon.
La gara nel suo complesso è stata estremamente lineare, con una sola caution giunta peraltro proprio al termine dell’ultimo round di pit stop: a provocarla è stato Ed Jones, finito in testacoda nella zona centrale della pista al giro 67.
La lotta per il titolo è più aperta che mai, con Newgarden in testa a quota 453 punti, Castroneves secondo a 446 e Dixon terzo a 445.
Il prossimo appuntamento con la Indycar Series è con la 500 Miglia di Pocono tra tre settimane.
La cronaca
Partenza: Tutto regolare al via con i primi 5 che mantengono le rispettive posizioni: Pagenaud guadagna la sesta posizione alle spese di Dixon
2° giro: Newgarden attacca subito Power all’esterno della curva 4 ma non riesce a passare.
3° giro: Rahal prova a superare Sato, i due si sfiorano ma fortunatamente nessuno dei due riporta conseguenze
6° giro: Primo pit stop di giornata per Carlos Muñoz che riparte dopo il cambio e il rifornimento.
13° giro: Newgarden scavalca Power all’interno della curva 4 e si porta in testa alla gara
14° giro: Pit stop per Hunter-Reay, Hinchcliffe, Aleshin e Kimball; nei giri precedenti si erano fermati anche Chilton, Gutierrez, Jones e Rossi.
15° giro: Rahal attacca Sato all’interno di curva 2 e si porta alla caccia di Power, che sembra essere in difficoltà col suo set di gomme.
16° giro: A soli tre giri dal sorpasso, il vantaggio di Newgarden su Power è maggiore di quattro secondi.
17° giro: Sato, Castroneves e Pagenaud rientrano contemporaneamente ai box; il francese beffa entrambi e recupera due posizioni. Al rientro in pista Hunter-Reay e Rossi superano a loro volta Castroneves e Sato, col brasiliano che ha scavalcato il giapponese in curva 2
18° giro: Pit stop per i due leader della gara e per Dixon, resta in pista Graham Rahal. Il neozelandese perde due posizioni su Hunter-Reay e Rossi, ma ne guadagna altrettante su Castroneves e Sato. Rossi prova ad attaccare Hunter-Reay alla curva 4, quest’ultimo ha la peggio e finisce in testacoda scivolando al 12° posto.
19° giro: Rahal ai box: riesce a ripartire davanti a Power, ma alla staccata della curva 4 l’australiano si riprende la posizione approfittando delle gomme fredde del rivale.
22° giro: Al termine della prima tornata di soste Newgarden è al comando con 4 secondi di vantaggio su un gruppetto compatto composto da Power, Rahal, Pagenaud e Rossi; più staccato Dixon a quasi 11 secondi.
33° giro: Dixon anticipa la seconda sosta a causa di problemi di assetto che nel corso dell’ultimo stint l’hanno portato ad oltre 20 secondi da Newgarden.
39° giro: Pit stop per Rossi e Kimball
41° giro: Newgarden ai box per la sua seconda sosta.
42° giro: Rientrano anche Power e Pagenaud, Rahal allunga ancora una volta il suo stint. Rossi scavalca Pagenaud all’esterno della curva 4 e sale in quarta posizione.
43° giro: Sosta per Rahal, che mantiene la terza posizione.
56° giro: Pagenaud restituisce a Rossi il sorpasso di qualche giro prima e si riprende la quarta posizione. Davanti a sé ha Graham Rahal, che da qualche giro si sta lamentando della presenza del doppiato Gutierrez davanti a sé
62° giro: Dixon rientra ai box per la sua ultima sosta. Un problema con la posteriore sinistra gli fa perdere una decina di secondi.
63° giro: Sosta per Rossi
66° giro: Newgarden effettua il suo ultimo pit stop con oltre 8 secondi di vantaggio su Power; dietro a lui rientrano anche Castroneves e Hunter-Reay.
67° giro: Rientrano Power, Rahal e Pagenaud. Pochi secondi dopo viene esposta la prima caution di giornata per il testacoda di Ed Jones nella parte più guidata della pista.
71° giro: Si riparte con Newgarden al comando davanti a Power e Rahal; a separare i primi due c’è il doppiato Gutierrez.
72° giro: Sato guadagna la sesta posizione su Rossi, mentre in testa alla gara Gutierrez prova a sdoppiarsi da Newgarden, in difficoltà con le gomme dure.
79° giro: Dixon passa Hinchcliffe nel rettilineo che porta alla curva 4, salendo in ottava posizione.
90° giro: Josef Newgarden taglia il traguardo e vince la 200 Miglia di Mid-Ohio davanti a Power e Rahal.
Le classifiche
Immagine di copertina da https://twitter.com/IndyCaronNBCSN
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