Un problema alla cintura di Power consegna il titolo nelle mani di Palou. Sorpasso capolavoro di Herta su O’Ward (secondo).
L’atto finale della NTT IndyCar Series 2024 è ufficialmente terminato e a vincere il Music City GP di quest’anno, disputato stavolta al Nashville Superspeedway, è stato Colton Herta per il team Andretti Global.
Nonostante la pole fosse andata al suo compagno Kyle Kirkwood nelle prove di ieri sera, il figlio di Bryan Herta ha mantenuto un passo gara da dieci e lode durante tutta la durata della gara, sfoderando anche sorpassi e manovre altrettanto strepitose.
Da menzionare assolutamente quella a cinque giri dalla fine ai danni di Patricio O’Ward, valevole per la vittoria finale: il #26, rimasto interno in curva 2, ha evitato per un soffio il contatto col doppiato Sting Ray Robb e, grazie al maggior slancio dato dalla scia dalla vettura di AJ Foyt, ha concretizzato anche il sorpasso sul messicano.
Quella di quest’oggi è la prima vittoria di Colton su un ovale ed anche un modo per rimettere le cose a posto con Nashville, città dove si era ritirato tre anni fa dopo una pole ed un weekend dominato (anche se in quel caso si trattava della gara nel cittadino, presente in calendario fino all’anno scorso).
Grazie a questo risultato Herta si è anche issato al secondo posto della classifica iridata finale, ma a conquistare il titolo della IndyCar è stato Álex Palou. Allo spagnolo è bastato un 11° posto per aggiudicarsi il suo terzo alloro in quattro anni e il secondo consecutivo (primo a riuscirci dai tempi di Dario Franchitti, tra il 2010 ed il 2011), nonostante le premesse del GP fossero tutt’altro che ottimistiche per lo spagnolo, tra la qualifica deficitaria e la penalizzazione in griglia per il cambio irregolare del motore.
A risolvere in tempo zero la partita iridata, tuttavia, è stato l’assurdo imprevisto capitato a Will Power. Partito dalla quarta posizione, l’australiano ha iniziato in pompa magna i primissimi giri, ma intorno al quinto passaggio il #12 si è dovuto fermare ai box in fretta e furia. Il motivo? La cintura di sicurezza all’interno dell’abitacolo si era slacciata.
Dopo una sosta dalla lentezza frustrante che l’ha messo in ritardo di ben quattro giri, Power è sceso di nuovo in pista ma senza più nessuna speranza di aggiudicarsi l’alloro, chiudendo 24° questa gara. Non è andata molto meglio al suo compagno Scott McLaughlin, quinto sull’ovale del Tennessee ma finito matematicamente fuori dai giochi già al via, visto che Palou ha preso parte alla partenza ed ha dunque guadagnato i cinque punti necessari per escludere matematicamente il #3 dalla partita per il titolo.
Ad addolcire questa giornata amarissima per il Team Penske è stato il terzo alfiere della squadra americana, Josef Newgarden: terzo posto per il vincitore della Indy 500 di quest’anno, un risultato che va così a risollevare parzialmente una stagione pessima in diverse fasi e fatta generalmente di pochi acuti, come appunto la vittoria alla 500 Miglia.
Quarta posizione per Kirkwood, mentre a concludere la top ten sono stati Santino Ferrucci, Marcus Armstrong, Linus Lundqvist, David Malukas e Conor Daly. Gare incolori anche per Alexander Rossi (15° e al suo ultimo Gran Premio con Arrow McLaren), Romain Grosjean (16°, forse alla sua ultima gara in IndyCar in assoluto) e Scott Dixon (17°, ultimo vincitore in una gara IndyCar al Superspeedway fino ad oggi).
Ritirati Marcus Ericsson, Katherine Legge e Felix Rosenqvist, quest’ultimo vittima dell’esplosione di uno pneumatico mentre affrontava curva 2.
La classifica piloti finale vede Palou raggiungere i 544 punti, con Herta secondo a -31. McLaughlin, grazie ai 30 punti della quinta posizione, completa il podio di campionato, mentre la vera beffa è per Power che conclude questa stagione solo al quarto posto, nonostante l’altissimo potenziale visto in più occasioni.
La IndyCar affronterà ora una lunga pausa prima di riprendere le ostilità il 2 marzo del 2025, per il primo appuntamento a St. Petersburg. Una stagione, quella futura, che promette di essere altrettanto tirata e combattuta come quella terminata questa sera, a cui fanno da contorno ulteriori novità degne di nota, come il debutto di Prema o l’ingresso di The Thermal Club quale gara effettiva del calendario.
Qui i risultati dell’evento e la classifica piloti finale.
Fonte immagine: indycar.com
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