IndyCar | Milwaukee Mile 250 2024, Gara 2: Scott McLaughlin si aggiudica la seconda corsa a West Allis e rimane della partita per il campionato

Autore: Alyoska Costantino
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Pubblicato il 1 Settembre 2024 - 23:55
Tempo di lettura: 4 minuti
IndyCar | Milwaukee Mile 250 2024, Gara 2: Scott McLaughlin si aggiudica la seconda corsa a West Allis e rimane della partita per il campionato
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McLaughlin tiene a bada Dixon e vince la terza del 2024, Herta terzo. Palou 19° per problemi tecnici, Power spreca ed è decimo.


La seconda 250 Miglia del Milwaukee Mile di quest’anno, dopo la vittoria di Gara 1 da parte di Patricio O’Ward, ha visto il ritorno in vetta del Team Penske, grazie a Scott McLaughlin. Partito dalla prima fila, il neozelandese si è aggiudicato la sua terza vittoria dell’anno e la seconda in un ovale, dopo il trionfo nel sabato dell’Iowa.

Una prestazione di forza ma che ha necessitato anche intelligenza da parte dell’alfiere #3 di Roger Penske, dato che nei giri finali McLaughlin ha dovuto rintuzzare gli attacchi del connazionale Scott Dixon. Alla fine è stato un uno-due per la Nuova Zelanda, mentre al terzo posto è giunto Colton Herta.

Il figlio d’arte ha lottato per la vittoria fino ad una decina di giri dalla fine e si è consolato dalla gara sfortunata di ieri con l’arrivo in top tre, anche se c’è il rammarico per una strategia forse non proprio lungimirante da parte del box Andretti Global, che ha allungato il penultimo stint del #26 nella speranza che avesse un vantaggio in vista degli ultimi 60 giri. Vantaggio che, a conti fatti, non si è concretizzato.

Altro quarto posto per Santino Ferrucci, anche oggi protagonista di sorpassi millimetrici (specie alle curve 1 e 3) ma fuori dal podio per poco più di 5″, mentre al quinto posto è giunto Marcus Ericsson, bravo a rimontare nel finale a spese di Alexander Rossi, quest’ultimo protagonista in lotta per la vittoria fino all’ultima bandiera verde dopo una Caution, durante la quale ha completamente cannato la ripartenza a vantaggio di Dixon.

Mentre McLaughlin festeggiava in Victory Lane con un krapfen alla crema, i suoi compagni del Team Penske non hanno potuto fare altro che leccarsi le ferite dopo una gara finita allo scatafascio. A cominciare da Josef Newgarden, la cui pole position del sabato è stata resa completamente inutile da un contatto all’avvio, provocato dal tamponamento di Linus Lundqvist (poi penalizzato con un drive through) ai danni di Marcus Armstrong, il quale poi ha speronato involontariamente il #2.

Weekend da incubo per Newgarden, mentre quello di Will Power, in fin dei conti, poteva risultare decisamente più proficuo. Per l’australiano c’era oggi un’occasione d’oro di accorciare sensibilmente le distanze in ottica iridata dal leader Álex Palou o addirittura scavalcarlo nella generale, ma un grossolano testacoda ad una delle ripartenze della seconda metà di gara l’ha messo fuori gioco per la vittoria, costringendolo a recuperare un giro di ritardo accumulato dopo la sosta per cambiare il musetto.

Solo un decimo posto per il pilota sponsorizzato Verizon, col quale ha potuto comunque recuperare una decina di punti sullo spagnolo, tartassato dalla sfortuna sin dal giro di ricognizione: la Dallara-Honda #10 si è ammutolita poco prima della prima bandiera verde (poi posticipata al quarto giro) per via della poca carica alla batteria e, dopo un primo tentativo di riaccensione, si è nuovamente fermata.

Una volta ripartito, il campione in carica è stoicamente rimasto in pista nonostante il ritardo di 30 giri e, in questo modo, ha guadagnato 11 punti grazie al 19° posto racimolato. Il resto della top ten, invece, è stato completato da Rinus VeeKay, Kyle Kirkwood e Romain Grosjean.

Ritiratisi anche Nolan Siegel e Patricio O’Ward sulle altre due Arrow McLaren (entrambi per problemi al cambio), così come David Malukas, Pietro Fittipaldi e Graham Rahal, quest’ultimo per un tamponamento causato da Rasmussen alla 3.

Nella classifica piloti Palou, in vista di Nashville, ha ora 33 punti di vantaggio su Power (525 contro 492), mentre McLaughlin, a 50 punti netti dalla vetta, rimane matematicamente in gioco; le chance di Scott, però, sono infinitesimali, dato che a Palou basterà prendere parte al via della gara per poter mettere fuori dai giochi il #3. Già spentesi, invece, le speranze iridate di Herta (a -63) e di Dixon (a -82).

Parlando dell’ultimo appuntamento, esso si svolgerà tra due settimane a Nashville, non più su un cittadino ma sul Superspeedway di Lebanon, nel Tennessee. Un altro ovale dove Penske potrebbe di nuovo fare la parte del leone, anche se la gara odierna ha dimostrato che le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

Seguono i risultati di Gara 2 a Milwaukee e la classifica piloti aggiornata.

Fonte immagine: indycar.com

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