O’Ward si difende dall’assalto finale di Power e vince la sua prima gara in un ovale del 2024. Terzo Daly a sorpresa, Palou quinto.
L’ultimo double-header della stagione 2024 della NTT IndyCar Series è cominciato col botto, con una Gara 1 a West Allis incredibilmente accesa, ricca di emozioni e colpi di scena. Ad avere la meglio nella prima 250 Miglia al Milwaukee Mile è stato Patricio O’Ward, autore di una prestazione sublime con cui ha raggiunto la sua terza vittoria dell’anno.
Un successo costruito dopo il primo girone di soste, nel quale il messicano ha anticipato la sostituzione degli pneumatici compiendo un vero e proprio undercut stile Formula 1: O’Ward ha così scalzato il poleman Scott McLaughlin e Linus Lundqvist, per poi rimanere costantemente in lotta per la leadership.
Una vittoria, quella del “Ninja”, che giunge dopo una settimana in cui si è anche discusso animatamente della possibilità, per la IndyCar, di correre in Messico, la cui idea è stata prontamente bocciata dal CEO Mark Miles proprio per, a suo dire, la scarsa popolarità del #5. Chissà se la prestazione odierna farà cambiare idea a qualche alta sfera del campionato.
A far sudare freddo il team Arrow McLaren, nelle ultime tornate, è stato Will Power: l’australiano aveva l’assoluta necessità di recuperare quanti più punti possibili nei confronti di Álex Palou e la seconda posizione conquistata tiene in vita le sue speranze iridate, in vista della Gara 2 di domani e dell’appuntamento conclusivo di Nashville.
Dal canto suo, Palou ha limitato al meglio che poteva i danni dal pilota Penske, chiudendo con un sudatissimo quinto posto davanti al compagno Lundqvist. Anche al muretto del #10 si è però sudato freddo, dato che il campione in carica ha, per due volte, scampato il pericolo della penalizzazione sfiorando al millimetro il meccanico addetto al montaggio della gomma posteriore destra di Power, la cui piazzola in pit lane era proprio davanti a quella dello spagnolo.
Nonostante il margine in classifica sia ancora solido, la supremazia negli ovali di Penske nei confronti di Chip Ganassi Racing potrebbe mettere in seria difficoltà la squadra dell’Indiana.
A precedere il catalano a fine Gara 1 sono stati due outsider assoluti. Sul podio è giunto Conor Daly sulla vettura #78 del team Juncos Hollinger Racing, che dopo le numerose vicissitudini riguardanti l’addio di Agustín Canapino può tornare a gioire per i risultati in pista. Per il figlio di Derek si tratta del primo podio in IndyCar da oltre otto anni, ovvero dal secondo posto conquistato a Detroit 2016.
Quarto Santino Ferrucci, che dopo il già ottimo weekend di Portland si è assicurato un altro risultato degno di nota in seguito ad una gara ricca di sorpassi emozionanti e al limite, nonostante il pacchetto tecnico non eccellente fornito da AJ Foyt Racing. Ancora una volta è mancato il podio, ma l’italo-americano potrà ripuntare al bersaglio grosso già domani.
Hanno chiuso la top ten Alexander Rossi sulla seconda Dallara-Chevrolet del team McLaren in settima posizione, seguito da McLaughlin (un po’ deludente la sua prestazione, soprattutto nella seconda parte di gara), Christian Lundgaard e Scott Dixon (alla sua 400a partecipazione ad una gara dei massimi campionati Indy, tra le varie nomee). 12° Kyle Kirkwood, nonostante una penalizzazione rimediata per aver colpito un membro della propria pit crew durante il primo stop in regime di caution.
Gara davvero negativa per Colton Herta, la cui sfortuna è tornata a non avere limiti: il pilota di punta di Andretti Global era in lotta per la vittoria fino ad una sessantina di giri dalla fine, quando il mancato fissaggio di una gomma durante il pit stop gli è costato la perdita di una ruota e ben due penalità (una per la sosta d’emergenza ed un’altra per esser ripartito in condizioni non di sicurezza); solo un 22° posto per il figlio d’arte.
Anche un altro pilota Andretti Global termina il sabato di Milwaukee con le pive nel sacco, ovvero Marcus Ericsson. Lo svedese, in lotta con Josef Newgarden, è finito in testacoda durante un tentativo di attacco in curva 1, con tanto di leggera toccatina tra i due fino al contatto con le barriere. Per entrambi la gara è finita in quel momento.
Nella classifica piloti Palou vanta ancora un margine di 43 punti su Power (che quest’oggi ha festeggiato la propria 300a gara nelle categorie Indy, in tutte le loro declinazioni), mentre Herta, ancora terzo con 426 punti contro i 514 dello spagnolo, è ormai fuori dai giochi, anche se non matematicamente. Potrebbe, in compenso, accendersi la sfida per il terzo posto nel campionato piloti, con Colton, McLaughlin, O’Ward e Dixon racchiusi in 23 punti.
Qui i risultati della Gara 1 al Milwaukee Mile e la classifica piloti.
Fonte immagine: indycar.com
---
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.