Indycar | Mid-Ohio 2022, Gara: McLaughlin torna al successo davanti a Palou. Disastro McLaren

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Marco Colletta @MarcoColletta
3 Luglio 2022 - 22:00
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Scott McLaughlin ritrova la vittoria dopo quella ottenuta a St. Petersburg a febbraio. Malissimo la McLaren che soffre due rotture tra motore e pompa della benzina, che mettono fuori O’Ward e Rosenqvist mentre erano primo e terzo.

Termina con la vittoria all’Honda Mid-Ohio 2022 la lunga astinenza dalla vittoria in IndyCar per Scott McLaughlin che ha colto il secondo successo di questa stagione, precedendo il campione in carica Alex Palou e l’altro pilota Penske Will Power, autore di una magistrale rimonta dal fondo del gruppo. Gara da eliminare immediatamente in casa McLaren che non è riuscita a sfruttare la pole di Pato O’Ward, costretto al ritiro per un problema alla pompa del carburante, dopo aver comandato il primo terzo di gara. Ritiro anche con Felix Rosenqvist per la rottura del motore nelle prime fasi di gara.

CRONACA DELLA GARA

La bandiera verde viene sventolata un giro più tardi rispetto al previsto per alcuni problemi durante la procedura di partenza, ma al via O’Ward è riuscito a mantenere la prima posizione davanti a McLaughlin. Dietro di loro, Rosenqvist si è preso la terza posizione su Herta, mentre dietro di loro Rossi è risalito fino in undicesima posizione e Power è stato autore di un testacoda dopo un contatto con Sato. L’australiano è quindi definitivamente finito in fondo alla classifica, ma senza causare alcuna caution.

La prima è arrivata solo al nono giro a causa del ritiro di Rosenqvist. Il pilota svedese ha avuto un calo di potenza in uscita da curva 2, ma il suo motore Chevy ha ripreso il pieno regime dopo pochi metri, salvo poi ammutolirsi del tutto prima della fine del rettilineo. La Pace Car è dunque entrata in pista per un paio di giri, mentre Power, Rahal e Harvey hanno cambiato strategia rientrando ai box all’undicesimo giro.

Alla ripartenza, Herta ha provato a passare McLaughlin per la seconda posizione, ma dopo aver perso lo spunto in curva 1 è stato sopravanzato da Dixon, che si è così portato in terza posizione, e da Pagenaud che è salito in quarta. L’americano, poche curve dopo, è però riuscito a riprendersi la quarta piazza ai danni del francese.

Al ventitreesimo giro è iniziato il valzer dei pit stop con Newgarden primo a fermarsi insieme a Lundgaard. I due sono stati seguiti da Grosjean al giro successivo, da Palou e Castroneves al 25 e da Rossi, Malukas e Ilott al 26. Sui piloti che aveva davanti, il pilota Penske è riuscito a guadagnare alcune posizioni grazie alla sosta anticipata di un paio di giri.

Tra i protagonisti, il primo a entrare è stato Pagenaud al ventottesimo giro, seguito da O’Ward e Dixon alla tornata successiva. Proprio in questo momento il messicano leader della gara ha iniziato ad accusare i primi problemi, riferendo al team di un possibile danno al cambio (salvo poi essere stato chiarito come problema alla pompa di benzina, ndr).

In seguito al primo turno di pit stop c’è stato il sorpasso di Palou ai danni di McLaughlin con lo spagnolo salito in prima posizione e O’Ward scivolato addirittura in terza. Dopo la sua sosta, invece, Kirkwood ha commesso un errore nell’ultimo settore, finendo prima largo e poi insabbiato. La direzione gara ha così dovuto chiamare in causa un’altra volta la Pace Car che è entrata in pista al giro 31.

Proprio durante il periodo di neutralizzazione, la commissione gara ha investigato il sorpasso di Palou per la prima posizione, perché avvenuto a ridosso della chiamata della vettura di sicurezza. Per questo motivo il pilota di Ganassi ha restituito la leadership a quello di Penske prima della bandiera verde, esposta al giro 35.

La gara libera è durata solo poche curve dato che Kellett è rimasto incastrata sull’erba all’interno di curva 2 dopo essere stato tamponato da Harvey. Questo ha costretto alla chiamata della terza caution che è durata dal giro 35 al 40. All’esposizione della bandiera verde, il più rapido è stato Veekay che si è sbarazzato di Dixon e Newgarden con un sorpasso all’esterno di curva 6, andandosi a prendere la quinta posizione.

L’olandese ha sfruttato la lentezza di O’Ward per riavvicinarsi ai due piloti, e l’indecisione di Dixon che ha bloccato Newgarden, per superare questi due. Nel mentre, Power è risalito dalla dodicesima alla decima posizione. L?australiano ha poi passato Rossi per la nona posizione dopo circa tre giri dalla ripartenza.

Dal quarantaquattresimo giro è iniziato il definitivo crollo di O’Ward che piano piano è stato superato da tutti i piloti, fino a quando – alla tornata 55, in cui ha effettuato la seconda sosta – la sua vettura si è definitivamente inchiodata alla fine della pit lane, mettendo fine alle chance di portare a casa punti importanti.

La sua fermata in pit lane, insieme allo stop della Calderone del giro precedente, ha causato l’uscita della Pace Car per la quarta volta. Se quasi tutti avevano effettuato la seconda sosta, chi non l’ha potuta fare è stato Herta, costretto poi a dover aspettare la bandiera verde per poter entrare in pit lane.

La neutralizzazione è durata tre giri, e alla ripartenza, nell’unico giro in bandiera verde, Power si è preso la quarta piazza su Veekay, mentre Ilott è stato costretto al ritiro per la rottura del motore Chevy. Al giro 59 la quinta caution è stata causata dal contatto tra Rossi e Grosjean in curva 2. L’americano – dopo essersi toccato in più occasioni col francese – ha accompagnato fuori pista e contro il muro il proprio compagno di squadra.

Bandiera verde esposta nuovamente al giro 63, con Palou che nel tentativo di inseguire da vicino McLaughlin ha toccato l’erba, riuscendo però a mantenere la posizione. Diversi sorpassi si sono susseguiti a centro gruppo, come quello tra i piloti del Meyer Shank a ridosso della decima posizione.

Un altro contatto tra gli Andretti, questa volta tra Grosjean ed Herta, si è visto al giro 64, anche se senza che venisse chiamata nuovamente in causa la bandiera gialla. Poco dopo altri screzi in pista sempre tra il francese e Rossi. Lo stesso americano è stato poi costretto a un Drive Through al giro 72 per l’incidente che ha causato una decina di giri prima contro il compagno di squadra.

Negli ultimi giri è entrata nel vivo la battaglia per la vittoria tra McLaughlin e Palou, con lo spagnolo che ha provato a studiare i comportamenti del neozelandese, stando costantemente a circa un secondo di distacco dal battistrada. Il pilota Ganassi ha provato più volte a farsi sotto senza però riuscire a sferrare un attacco concreto.

RISULATI

Al termine degli 80 giri, McLaughlin ha conquistato il secondo successo di stagione precedendo Palou e Power che ha completato la sua rimonta dal fondo chiudendo in terza posizione. Quarta piazza per Veekay che si è messo alle spalle Dixon ed Ericsson. Solo una settima posizione per la terza vettura di Penske con Newgarden, quindi Castroneves, Malukas e Pagenaud a chiudere la top ten. La disastrosa gara dell’Andretti Autosport ha visto Herta come miglior pilota al traguardo in 15esima piazza, quindi DeFrancesco in 17esima, Rossi in 19esima e Grosjean in 21esima.

Buona gara di Jimmie Johnson che non si è mai reso protagonista di grandi azioni, ma che è comunque riuscito a ottenere il sedicesimo posto che coincide anche con il suo miglior risultato in un circuito stradale, da quando corre in IndyCar.

CLASSIFICA

Ericsson mantiene la leadership della classifica con 321 punti, venti in più di Power che precede Newgarden di quattordici lunghezze. Quarto posto per Palou a un solo punto dallo statunitense, mentre O’Ward scivola in quinta piazza con 256 punti.

La IndyCar tornerà in pista tra due settimane per il GP di Toronto che si disputerà per la prima volta dal 2019, dato che le ultime due gare sono state cancellate a causa del Covid.

IndyCar 2022 - Mid-Ohio
Classifica provvisoria della Honda Mid-Ohio 200 di IndyCar.

Immagine di copertina: Indycar Media Area / Penske Entertainment: Chris Owens

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