E’ ancora una volta il campione in carica il più veloce al sabato, davanti a Lundgaard. Tanti giovani in Fast Six, Simpson terzo.
Dopo una delle qualifiche più sorprendenti degli ultimi anni e colma di protagonisti inaspettati, la pole position della Honda Indy 200 è andata al favorito di turno. Álex Palou si è dimostrato, ancora una volta, superiore a tutti nel panorama della IndyCar, ottenendo il primato in 1:05.0215 nel sabato di Mid-Ohio.
Lo spagnolo, che tra i big di classifica è stato l’unico a raggiungere la Fast Six, si aggiudica così la propria decima partenza al palo ed anche il punto bonus spettante all’autore della pole, in una sessione finale in cui, come detto, gli avversari da affrontare sono stati piuttosto inusuali. Rientra fra le eccezioni Christian Lundgaard, il quale condividerà la prima fila con Palou nella rolling start di domani.
Il danese si è fermato a 0″2 dal tempo di Palou, in un turno nel quale i due team di cui fanno parte, rispettivamente Arrow McLaren e Chip Ganassi Racing, hanno piazzato un’altra vettura nei primi sei. Tuttavia, in entrambi i casi non si è trattato della vettura attesa: la seconda macchina papaya a qualificarsi così bene è stata la #6 di Nolan Siegel al quarto posto, la quale affiancherà la #8 multicolore di Kyffin Simpson in seconda fila. I due giovani talenti hanno entrambi realizzato le proprie migliori qualifiche in carriera per quanto riguarda la IndyCar.
In terza fila troveremo Colton Herta (unico altro nome più “consueto” in Fast Six) e Louis Foster, che pare ci abbia preso gusto a stare tra i primi in qualifica dopo la pole a Road America. Chi non è riuscito a superare il Round 2 di qualifica è Kyle Kirkwood, che dopo il primato nella Practice 1 è rimasto escluso dai primi sei per appena 0″03: il #27 di casa Andretti scatterà settimo, con Marcus Armstrong al proprio fianco.
Scott Dixon completa, con un nono posto, un sabato molto positivo per Ganassi, mentre l’ultimo posticino in top ten lo occupa Christian Rasmussen, sulla Dallara-Chevrolet preparata dal team di Ed Carpenter.
Passando alle delusioni di questa giornata, esse sono parecchie e tra queste (oramai pare diventata una prassi) c’è il team Penske. Anche a Lexington la squadra di Roger ha fallito alla grande nel rispettare le alte aspettative che aveva su di sé, con le tre vetture eliminate tutte durante il Round 1.
Dei tre, il pilota meglio piazzato in griglia sarà Josef Newgarden, il quale però non partirà oltre la 18a posizione: lo statunitense sta visivamente patendo la situazione in cui si trova e questa qualifica non fa altro che peggiorare l’atmosfera del proprio box. Scott McLaughlin e Will Power, invece, condivideranno l’11a fila, con l’australiano che si è reso protagonista, a favore di telecamere, di un battibecco con Palou dopo la Practice 2, avendo incolpato lo spagnolo di averlo rallentato per ben due run.
Altro grande deluso di queste qualifiche è Patricio O’Ward: il messicano non è andato oltre ad un 15° posto e, vedendo la situazione di classifica, corre il serio rischio di perdere il treno della lotta per la seconda posizione in campionato.
Questi i risultati del Round 1 Gruppo 1 di qualifica, del Gruppo 2, del Round 2 e della Fast Six, nonché la griglia completa di domenica.
Fonte immagine: indycar.com
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