IndyCar | Mid-Ohio 200 2020: Herta vince, podio tutto Andretti Autosport

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Andrea Gardenal
13 Settembre 2020 - 22:00
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Alle spalle di Herta chiudono Rossi e Hunter-Reay. Dixon sbaglia, ma rimedia ed è decimo. Solo ottavo Newgarden

Raramente Michael Andretti è stato alle prese con un inizio di stagione difficile come quello del 2020 da quando ricopre il ruolo di team owner: prima dell’appuntamento di Mid-Ohio, i suoi cinque piloti avevano conquistato un solo podio, bissato proprio ieri al termine di Gara-1 della Honda 200 da Alexander Rossi. La seconda gara di Mid-Ohio è stata tuttavia l’occasione del riscatto: Colton Herta ha vinto la sua prima gara stagionale, la terza in carriera, precedendo sul traguardo Alexander Rossi e Ryan Hunter-Reay che completano così un podio interamente targato Andretti Autosport.

Come fatto ieri da Will Power, Herta ha sostanzialmente dominato il secondo appuntamento di Mid-Ohio guidando la gara dal primo all’ultimo giro, fatta eccezione per un ristretto numero di giri in occasione dei due round di pit stop. Al contrario di quanto accaduto ieri, Herta si è trovato alle prese con un paio di neutralizzazioni ed altrettante ripartenze, che sono state tuttavia gestite alla perfezione.

Per il team Andretti la gara si è messa bene fin da subito: alla prima curva dopo la bandiera verde Santino Ferrucci ha provato un attacco su Herta, ma è stato gentilmente accompagnato sull’erba, ha perso il controllo della sua monoposto e al momento di tornare in pista ha innescato una collisione a catena che ha messo fuori gioco Felix Rosenqvist e Alex Palou. Dopo una sola curva le macchine della Andretti Autosport occupavano quindi la prima posizione, la terza (con Hunter-Reay) e la quarta (con Rossi).

L’unico “intruso” era proprio il leader del campionato Scott Dixon, autore di uno dei suoi rarissimi errori all’inizio del 22° giro dopo essere scampato per pochissimo alla carambola in partenza. Il leader del campionato è finito in testacoda all’uscita di Curva 1 ed è stato costretto a rimontare dall’ultima posizione.

Dixon è riuscito comunque a mettere una gran pezza al suo errore: dopo aver cambiato strategia passando dalle 2 alle 3 soste, il neozelandese ha tirato come un forsennato girando circa un secondo al giro più veloce degli altri e mettendosi nella condizione di essere quasi sempre a pista libera. I suoi sforzi sono stati ripagati dal 10° posto finale, un risultato preziosissimo tenendo conto che a metà gara Dixon si trovava in fondo alla classifica.

Chi è clamorosamente mancato all’appello è invece Josef Newgarden, che non è riuscito ad approfittare della giornata no del suo rivale nella corsa al titolo: l’ottavo posto finale gli permette di recuperare solamente quattro punti nei confronti di Dixon, troppo pochi per ridare forza alle sue speranze di conquistare il terzo titolo in carriera nella NTT IndyCar Series.

Molto meglio è andata a Will Power, che nonostante sia partito dal 17° posto dopo il testacoda in qualifica ha immediatamente approfittato della confusione al via per recuperare posizioni e rimettersi in coda al proprio compagno di squadra. Il sorpasso che è valso a Power la settima posizione è stato effettuato in occasione dell’ultimo rifornimento, quando gli uomini della sua crew gli hanno permesso di scavalcare Newgarden alla ripartenza dalla sua piazzola.

Per quanto riguarda gli altri protagonisti, Rahal ha completato un buon weekend sul suo circuito di casa ripetendo il quarto posto ottenuto ieri; l’unico rammarico per il pilota dell’Ohio è essere arrivato ad un passo dal podio in entrambi gli appuntamenti senza però mai riuscire a salirci.

Ottimo quinto posto per Marcus Ericsson, che ha capitalizzato nel migliore dei modi una partenza straordinaria che gli ha permesso di risalire dalla quindicesima all’ottava posizione.

Sesto posto per Simon Pagenaud, che mantiene la posizione ottenuta in griglia senza però entusiasmare in modo particolare. Per il francese si tratta comunque del miglior risultato nelle ultime cinque gare.

Alle spalle di Power e Newgarden si è piazzato Pato O’Ward, nono e costretto a sua volta ad una lunga rimonta dopo aver commesso un errore nel corso del primo pit stop: il messicano si è fermato con la macchina troppo lontana dal muretto, impedendo all’addetto al rifornimento di riempire di etanolo il suo serbatoio. O’Ward ha quindi perso diverso tempo, ritrovandosi in fondo alla classifica dopo la sosta.

Come detto in precedenza, Scott Dixon ha chiuso la gara in decima posizione, strappando questo risultato a Rinus VeeKay nel corso dell’ultimo giro. Il pilota olandese è comunque stato il miglior rookie sul traguardo.

Due sono state le neutralizzazioni sopraggiunte nel corso della gara: oltre a quella iniziale causata dall’incidente in partenza, la bandiera gialla è stata esposta anche nel corso del 15° giro a seguito del testacoda di Dalton Kellett alla prima curva. L’errore del rookie canadese è arrivato proprio in corrispondenza dell’inizio della prima tornata di soste, quindi la direzione gara ha preferito non chiamare subito la neutralizzazione per dare a tutti il tempo di rientrare ai box.

In classifica generale Dixon si porta a 456 punti, 72 in più di Newgarden e 118 in più di O’Ward, che nonostante un weekend non esaltante ha conservato la terza posizione in campionato.

La NTT Indycar Series tornerà in pista fra tre settimane in occasione dell’Harvest GP che si disputerà sul Road Course dell’Indianapolis Motor Speedway.

Immagine di copertina da IndyCar Media/Matt Fraver

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