Indycar | Long Beach 2016 | Anteprima

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Andrea Gardenal
14 Aprile 2016 - 12:30
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Il terzo appuntamento stagionale del campionato Indycar 2016 si disputa a Long Beach, in California. Dopo le prime due gare la classifica generale vede Simon Pagenaud al comando con 83 punti in virtù dei due secondi posti conquistati a St.Petersburg e a Phoenix davanti a Scott Dixon con 79 e a Juan Pablo Montoya con 74. Come si vede, la situazione di classifica è ancora estremamente fluida e non sembra al momento delinearsi la possibilità di una fuga al vertice da parte di uno o più concorrenti.

Dixon riveste i panni del “campione uscente” per quanto riguarda questo Gran Premio: l’anno scorso infatti il pilota neozelandese è riuscito a vincere per la prima volta la gara californiana, che negli anni precedenti non gli aveva mai portato troppa fortuna, precedendo Castroneves e Montoya al termine di una corsa complessivamente lineare, caratterizzata da una sola neutralizzazione.

Proprio i due piloti di Penske vanno in cerca di un riscatto dopo le delusioni subite a Phoenix, dove entrambi si sono visti privati di un buon piazzamento a seguito di due forature. Ambizioni di successo anche per Will Power, che manca l’appuntamento con la victory lane da quasi un anno, e per Simon Pagenaud, che come detto spera di fare il salto di qualità definitivo dopo due secondi posti nelle prime due gare.

C’è attesa per capire quello che saranno in grado di fare i team motorizzati Honda: dopo una prima gara discreta a St.Petersburg, a Phoenix il costruttore nipponico è incappato in un weekend difficile scivolando nuovamente nella parte bassa della classifica ed il bilancio è stato salvato solo dalle buone prestazioni di Graham Rahal e Ryan Hunter-Reay. Proprio quest’ultimo in California sarà protagonista di un curioso “double”: oltre a portare in pista la sua vettura numero 28 del team di Michael Andretti, Hunter-Reay prenderà parte alla gara del campionato IMSA, che si terrà il giorno precedente sullo stesso circuito, al volante della Corvette numero 90 in coppia col belga Marc Goossens.

Complessivamente saranno 21 i piloti a scendere in pista sulle strade della California: l’unica novità rispetto al precedente appuntamento di Phoenix è la defezione di Ed Carpenter che non porterà in pista la sua vettura numero 20. Al contrario di quanto accaduto negli ultimi anni, non è stato ancora trovato un accordo per far correre qualcun altro su quella monoposto in occasione degli appuntamenti stradali e cittadini. Tutti gli altri piloti, compreso Luca Filippi, sono stati confermati dalle rispettive squadre.

Il Gran Premio di Long Beach rappresenta uno degli appuntamenti classici nel panorama del motorsport non solo americano, ma mondiale: è da più di 40 anni infatti che le monoposto di varie categorie si sfidano tra le strade della città sita nei pressi di Los Angeles. Dopo l’edizione inaugurale che ha visto in scena le vetture della Formula 5000, dal 1976 al 1983 Long Beach ha ospitato i bolidi della Formula 1. Proprio nella sua ultima apparizione iridata, Long Beach ha regalato agli appassionati una gara ricchissima di colpi di scena che ha visto trionfare le due McLaren di John Watson e Niki Lauda, partiti rispettivamente dalla 22ª e 23ª posizione.

Dall’anno successivo, a seguito della rinuncia da parte del Circus iridato ad inserirla nel proprio calendario, la gara californiana è passata sotto le insegne del campionato CART, che ha sanzionato l’evento nei decenni successivi. Proprio a Long Beach, nel 2008, si sono esibite per l’ultima volta le vetture Champ Car dopo che la IRL aveva acquistato quel poco che rimaneva della ex-categoria rivale, ormai finita in liquidazione.

L’edizione del 2008 è stata molto particolare dal punto di vista politico, in quanto la fusione tra i due campionati aveva portato ad una sovrapposizione con la gara di Motegi: si è così giunti ad una situazione paradossale, con due gare disputate in due giorni consecutivi alle opposte sponde dell’Oceano Pacifico, entrambe valide per il campionato Indycar. Gli ex-team della Champ Car hanno rispolverato per l’ultima volta le loro Panoz, mentre quelli entrati in pianta stabile nella IRL si sono esibite in Giappone. Dal 2009 la gara è entrata stabilmente nel calendario Indycar.

2016 42nd Toyota Grand Prix of Long Beach
Round 03/16
15-16-17 Aprile 2016

INFO CIRCUITO

Tipologia del circuito: Cittadino
Lunghezza del circuito
: 1,968 mi (3,167 km)
Giri da percorrere: 80
Distanza totale: 157,440 mi (253,375 km)
Numero di curve: 13 (8 a destra, 5 a sinistra)
Senso di marcia: orario
Primo Gran Premio: 1975
Sanctioning body: F.5000: 1975; F1: 1976-1983; CART 1984-2003; CCWS 2004-2008; IRL 2009-2010; INDYCAR 2011-2016

RECORD

Miglior giro: 1:06.6294 – Helio Castroneves – Team Penske – 2015
Distanza: 1h37:35.2353 – Scott Dixon – Chip Ganassi Racing – 2015 (su 80 giri)
Vittorie pilota: 6 – Al Unser jr.
Vittorie team: 7 – Newman/Haas Racing
Pole pilota: 4 – Mario Andretti
Pole team: 11 – Newman/Haas Racing
Podi pilota: 9 – Al Unser jr.
Podi team: 18 – Team Penske

ALBO D’ORO

PROGRAMMA

Venerdì 15 Aprile
10:00-10:45 (19:00-19:45) Prove Libere 1
14:00-14:45 (23:00-23:45) Prove Libere 2

Sabato 16 Aprile
10:00-10:45 (19:00-19:45) Prove Libere 3
14:00-15:15 (23:00-24:15) Qualifiche

Domenica 17 Aprile
09:00-09:30 (18:00-18:30) Warm Up
13:45 (22:45) Gara – Diretta su Sky Sport 3 a partire dalle 22:35

Mappa del circuito dal sito ufficiale Indycar
Immagine di copertina da https://twitter.com/ToyotaGPLB

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