Dopo oltre 15.000 miglia di test, la serie americana porterà in pista le unità ibride a stagione 2024 in corso
La INDYCAR ha preso finalmente una decisione riguardo il debutto delle nuove unità ibride nella IndyCar Series, già posticipato rispetto alla data prescelta del 2022 a seguito della pandemia. La stagione 2024 del campionato americano sarà alquanto particolare, poiché i motori elettrici accoppiati ai 2.2 V6 biturbo di Chevrolet e Honda verranno portati in gara addirittura a campionato in corso, in una data ancora da definire dopo la 500 miglia di Indianapolis.
Come già definito esattamente un anno fa, la nuova era della IndyCar Series inizierà con i motori già in uso dal 2012. Il campionato statunitense, al di là dell’innovazione ibrida ora definita, resterà in una specie di stallo tecnico: gli ibridi saranno ufficialmente introdotti cinque anni dopo il loro annuncio ma le unità termiche da 2,4 litri presentate nel 2018 e continuamente rinviate rispetto alla data iniziale del 2021 restano tuttora in standby, il tutto su una vettura portata al debutto più di un decennio fa pur con tutti gli accorgimenti aerodinamici apportati in seguito.
I test sulle unità ibride della IndyCar hanno preso il via lo scorso 16 agosto a Sebring e si sono susseguiti su varie tipologie di circuito, da ovali come Indianapolis, Milwaukee e Gateway a stradali come Road America e il Barber Motorsports Park. Al momento è riportata una copertura di 15.256 miglia (24.552 chilometri) con 13 differenti piloti. In vista di questo passaggio di consegne dal punto di vista tecnico, già dall’inizio del campionato 2024 le vetture utilizzeranno componenti più leggere per quanto riguarda aeroscreen, bellhousing e scatola del cambio.
Ulteriori test in vista del debutto andranno in scena nei primi mesi del 2024.
Immagine copertina: indycar.com
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