Grazie ad un overcut all’ultima sequenza di pit stop, O’Ward conquista il successo davanti a Newgarden, Power e McLaughlin.
Ieri notte sembrava che Penske potesse tornare finalmente a celebrare una vittoria per uscire dal tunnel di delusioni patite nell’ultimo periodo, ma a metterci lo zampino, ad una quarantina di giri dalla fine, è stato Patricio O’Ward. Il messicano di Arrow McLaren ha vinto la prima gara della IndyCar ad Iowa, la Synk 275 2025, ottenendo il suo ottavo centro nella serie a ruote scoperte americana.
Un successo arrivato soprattutto lato strategia, grazie al gran lavoro dei suoi meccanici durante l’ultima tornata di pit stop. Fino al 235° giro, infatti, a guidare la corsa con autorevolezza è stato Josef Newgarden, il quale si è fermato per l’ultima sosta un giro prima rispetto al messicano: quel singolo passaggio a gomme calde ha permesso a Pato di scalzare il pilota del Tennessee, resistendo poi al contrattacco in curva 1.
Negli ultimi dieci giri, dopo un’interruzione per bandiera rossa per l’incidente in curva 4 di Nolan Siegel (per cui sono state necessarie delle lunghe riparazioni alla SAFER Barrier) e un’ulteriore Caution provocata dal testacoda di Callum Ilott tra la 1 e la 2, la sfida tra O’Ward e Newgarden si è riaccesa, ma a spuntarla alla fine è stato il #5. Si tratta della sua prima vittoria del 2025, nonché la prima di Chevrolet come motorista in un’annata dominata, fino a ieri, da Honda.
Nonostante il successo perso, la Gara 1 di Iowa ha ridato il sorriso alla squadra Penske e a Newgarden in particolare, dimostratosi molto veloce sia in termini di ritmo che sul giro secco (come suo solito d’altronde negli ovali corti), come testimoniato dalla pole position conquistata.
Solido terzo posto per Will Power, che a sua volta ritrova il podio dopo un lungo digiuno, risalente addirittura all’Indy GP. La seconda parte di gara di William è stata molto buona e gli ha permesso di mettersi nel terzetto di testa nel momento in cui Conor Daly, partito dalla prima fila, ha cominciato a patire un netto calo di prestazioni.
A completare il trio Penske c’è Scott McLaughlin, quarto al traguardo. Un risultato che mette una pezza al disastro compiuto in qualifica con l’incidente in curva 1 durante il proprio run, ottenuto al termine di una corsa tutta all’attacco e contraddistinta da numerosi sorpassi. Una menzione speciale va fatta per la manovra dall’esterno su Louis Foster, in uscita da curva 4.
Il primo pilota non motorizzato Chevrolet è Álex Palou. Le gare negli ovali continuano ad essere un po’ il tallone d’Achille dello spagnolo, il quale però ce l’ha messa tutta pur di ottenere un risultato comunque dignitoso per non rovinare il bilancio di una stagione pressoché perfetta finora. Nell’ultimo terzo di gara, però, il #10 ha dovuto cedere il passo alla coppia Power-McLaughlin, recuperando giusto la posizione su Christian Rasmussen.
Il giovane pilota di Ed Carpenter Racing è sesto e precede Daly, autore comunque di un buon settimo posto per gli standard di Juncos Hollinger, poi Santino Ferrucci, Marcus Armstrong e Scott Dixon. Un duro ritorno alla realtà per il neozelandese, rimasto brevemente in partita per la top five prima di perdere posizioni.
Tuttavia, le delusioni più grandi sono altre, su tutte Kyle Kirkwood. Il pilota di Andretti Global, in grande difficoltà per tutto il sabato, ha suggellato questa giornata tremenda con uno schianto in curva 1 al 154° giro, causato da una foratura alla gomma anteriore destra; senza direzionalità, la vettura si è schiantata contro la barriera esterna. Un duro colpo per il floridiano, che vede quindi sfumare qualsiasi reale chance di riprendere Palou in campionato (se mai ce ne sono state).
Giornata no anche per Felix Rosenqvist e Christian Lundgaard: i due nordici non sono mai stati della partita per piazzamenti importanti e hanno sfigurato nel confronto diretto coi rispettivi compagni di squadra. Lo svedese ha chiuso 17°, il danese 21°.
La classifica generale vede Palou sempre in netto vantaggio con 461 punti ed un vantaggio di oltre cento lunghezze su O’Ward (105 per l’esattezza, col messicano a quota 356). Pato, dal canto proprio, prende un po’ di vantaggio nei confronti di Kirkwood (322) e di Dixon (302), mentre Lundgaard e Rosenqvist sono a pari punti, appaiati a 272.
Questi i risultati della Synk 275 e la situazione del campionato piloti. L’appuntamento per questa sera è alle 19:10 con Gara 2, la Farm to Finish 275.
Fonte immagine: indycar.com
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