IndyCar | Iowa 2022, Gara 1: Josef Newgarden cala il poker a Newton

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Matteo Pittaccio
24 Luglio 2022 - 10:25
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Un fenomenale Josef Newgarden resiste, non molla e ottiene la quarta vittoria in Iowa davanti a O’Ward e Power. Dixon e Palou rimontano mentre Ericsson sbaglia e chiude Gara 1 in 8^ posizione. Gara spettacolare di Jimmie Johnson.

Nel corso dei 250 giri della prima gara IndyCar in Iowa in molti hanno provato a rubargli la prima posizione ma Josef Newgarden è rimasto saldamente in testa per ben 208 giri e ha così vinto per la quarta volta nello short-track più veloce del pianeta. Dall’80° passaggio in poi il due volte campione IndyCar ha dettato il ritmo rispedendo al mittente gli attacchi degli avversari e, grazie al quarto successo stagionale, ha artigliato quei 53 punti che lo posizionano al secondo posto nella classifica piloti con sole 15 lunghezze di ritardo da Marcus Ericsson, ottavo in Gara 1. Per Newgarden si tratta della 24esima vittoria in carriera, dato che lo porta ad eguagliare Ted Horn e Bobby Rahal.

Alle spalle di Josef Newgarden troviamo la McLaren SP numero 5 di Patricio O’Ward, scattato al 4° posto e condizionato da problemi alle marce basse, utili esclusivamente nelle ripartenze post-caution. Gestiti i momenti più complessi, O’Ward ha impressionato nel finale di gara superando sia Alex Palou sia Will Power per poi puntare il mirino sulla Dallara-Chevrolet di Josef Newgarden. Attraverso i doppiaggi il distacco è sceso fino a mezzo secondo ma tra qualche sbavatura di O’Ward e l’incredibile solidità di Newgarden nel passare i piloti doppiati il portacolori Penske ha mantenuto la leadership della corsa fino alla bandiera a scacchi. Poco male per O’Ward, che torna sul podio dopo tre gare da dimenticare.

Perdendo il secondo posto nell’ultimo stint, Will Power si è dovuto accontentare della terza posizione dopo aver firmato la Pole Position. L’australiano del Team Penske si è alternato con Newgarden in vetta alla classifica nel primo quarto di gara lasciando però campo libero al compagno di squadra. Power ha sofferto particolarmente il degrado gomme nel finale degli stint, tanto da subire il sorpasso che ha consegnato ad O’Ward il secondo posto.

Appena giù dal podio l’ottimo Rinus VeeKay, arrivato sul traguardo in coda a Will Power. Partito 8°, l’olandese di Carpenter Racing ha affermato che il potenziale fosse davvero alto e che nell’ultimo giro abbia adottato uno stile molto conservativo per evitare di chiudere la gara contro le barriere. Questo 4° posto fa il paio con il piazzamento ottenuto in Ohio. Chissà se in Gara 2 il portacolori Carpenter tornerà sul podio.

Gara in rimonta sia per Scott Dixon, 5°, sia per Alex Palou, 6°, partiti rispettivamente al 13° e 14° posto. Dixon ha corso con molta calma dimostrandosi efficace nei giri antecedenti la bandiera a scacchi mentre Palou, più aggressivo, a fine gara ha dovuto gestire un retrotreno molto instabile.  La coppia Chip Ganassi Racing ha preceduto un eccellente Romain Grosjean, unico orgoglio di Andretti Autosport. Il francese, alla quarta gara in un ovale, ha faticato all’inizio ma grazie alle tre caution verificatesi nella parte centrale di gara è riuscito a trovare un bilanciamento che gli ha permesso di finire la corsa di fronte al leader del campionato Marcus Ericsson.

E proprio lo svedese è diventato protagonista di una prima manche tutta all’attacco. Partito 12°, Ericsson ha sin da subito recuperato molte posizioni e dopo la caution provocata da un detrito (giro 127) il vincitore della Indy500 ha superato Power per poi sferrare l’attacco a Newgarden. Il duello è durato per parecchi giri fino a quando Ericsson ha esaurito la spinta, è stato passato da Power e si è dovuto guardare dall’attacco di Scott McLaughlin, quarto in quel momento. All’inizio del giro 163 Ericsson si appresta a doppiare Pagenaud andando all’esterno di curva 1-2 mentre McLaughlin scegli l’interno. Le tre vetture si affiancano, McLaughlin passa e Ericsson, andando sullo sporco, è costretto a decelerare e perdere posizioni. Da quel momento in poi lo svedese non riesce a guadagnare terreno e chiude la gara all’8° posto davanti a Graham Rahal e Christian Lundgaard (esordiente), entrambi protagonisti di ottime rimonte.

In undicesima piazza troviamo invece il pilota che più di tutti ha offerto spettacolo nello short-track dell’Iowa: Jimmie Johnson. Partito 15°, il sette volte campione NASCAR è finito in testacoda al 17° giro costringendo la direzione gara a chiamare la caution. Fermatosi ai box per montare gomme nuove Johnson si è poi messo in luce attraverso una rimonta forsennata che lo ha portato fino al quinto posto. L’incidente di Rosenqvist e la successiva Full Course Caution hanno costretto Johnson a fermarsi ai box insieme agli altri per equiparare le strategie e nella parte centrale della corsa il californiano di Ganassi ha perso sì il vantaggio di gomme ma è comunque riuscito ad occupare un solido sesto posto. Peccato per il crollo degli pneumatici nel finale di gara, fenomeno che ha portato Johnson al di fuori della Top10. 

Ottima prestazione anche per Callum Ilott, così come Lundgaard alla prima esperienza in Iowa. L’inglese ha chiusa la prima gara al 12° posto di fronte ad Alexander Rossi, David Malukas e Kyle Kirkwood. Da dimenticare in fretta il sabato di Castroneves e Pagenaud, in affanno nel gestire il degrado degli pneumatici. Lo stesso problema ha spostato Harvey, Daly e Sato (piloti partiti in Top10) nella parte più bassa della classifica mentre la fortuna non è stata dalla parte di Scott McLaughlin e Colton Herta. Il pilota Penske ha corso molto bene fino a quando ha perso il dado della ruota posteriore destra dopo il terzo pit stop. Herta, invece, ha terminato la gara in 23^ posizione a causa di un’avaria alla frizione, problema che lo ha bloccato ai box per quasi sette giri.

INDYCAR | IOWA 2022 | RISULTATI GARA 1

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Immagine di copertina: Penske Entertainment – Joe Skibinski

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