Lo svedese supera nettamente la media delle 232 miglia all’ora, con lui passano O’Ward, Shwartzman, Dixon, Palou e Sato.
La prima tranche di qualifiche della domenica, in quel d’Indianapolis, ha visto il primato da parte di Felix Rosenqvist nella Fast Twelve, per decidere l’ordine di partenza delle posizioni dalla settima alla 12a in vista della Indy500 di settimana prossima.
Lo svedese, ex-pilota della Formula E, ha fatto segnare una media di 232,523 miglia all’ora, superando nettamente la barriera delle 232 e compiendo tutt’e quattro i giri in questo range, l’unico a riuscirsi in questa sessione. Ancora una volta il #60 dimostra di avere una marcia in più, quando si tratta di spremere la macchina sul piano della performance pura.
A qualificarsi insieme a Rosenqvist sono stati, nell’ordine, Patricio O’Ward, Robert Shwartzman, Scott Dixon, Álex Palou e Takuma Sato. Tra questi è probabilmente lo spagnolo a risultare il favorito per la conquista della pole position, anche se il suo run nella Fast Twelve non è stato esaltante, complice forse una gestione rivedibile dell’uso dell’ibrido.
A non proseguire in Fast Six saranno i piloti a partire in terza fila, ovvero David Malukas, Christian Lundgaard e Marcus Ericsson. Il lituanoamericano ha mancato la qualificazione di pochissimo nei confronti del giapponese ed è stato beffato dalla sequenza di giri compiuti da Palou all’ultimo, mentre lo svedese sarà il migliore della squadra Andretti al via della 109a 500 Miglia di Indianapolis.
Il Team Penske, invece, ha affrontato una vera e propria Caporetto: Scott McLaughlin, velocissimo nella Practice 7, non ha potuto disputare la sessione per via dell’incidente patito in curva 2 che ha distrutto la sua monoposto, ma nemmeno i suoi due compagni di squadra, Will Power e Josef Newgarden, sono potuti scendere in pista.
Il perché è da ricercare su quel che è accaduto al controllo tecnico: proprio per evitare un guaio simile a quello patito da McLaughlin, sulle vetture #2 e #12 sono state compiute delle modifiche in corso d’opera allo spoiler al posteriore sulle strutture per attenuare gli impatti, modifiche non consentite dai commissari. Solo la macchina di Will aveva superato il controllo tecnico, ma per evitare qualsiasi rischio si è deciso di non far scendere in pista neanche l’australiano. Dunque, le tre vetture di Penske partiranno in quarta fila.
Qui i risultati della sessione. Ora inizierà la Last Chance Qualifying, in cui scopriremo chi sarà il singolo escluso dalla Indy 500.
Fonte immagine: indycar.com
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