Il neozelandese svetta nell’ultima Practice, ma lo schianto in curva 2 potrebbe compromettere la sua qualifica più tardi.
Prima dello svolgimento del Bump Day e dell’ultima sessione di qualifica, valida per assegnare la pole position della 109a 500 Miglia di Indianapolis, si è disputata la Practice 7, l’ultima prova libera a disposizione dei piloti IndyCar per gli aggiustamenti finali. La sessione ha visto il primato di Scott McLaughlin, con una media di 233,553 miglia orarie.
Purtroppo per “Scotty Mac”, il risultato ottenuto e le ottime performance viste durante questa settimana di avvicinamento ad Indy potrebbero esser state compromesse irrimediabilmente. Nel pieno della sessione il #3 del Team Penske è stato protagonista di un brutto incidente in approccio a curva 2, con la vettura che ha perso il posteriore in ingresso ed è finita duramente contro le barriere, rischiando anche il cappottamento.
McLaughlin è uscito dalla Dallara incidentata sulle sue gambe, tuttavia il crash potrebbe costargli una possibile pole position, dato che la squadra dovrà lavorare quanto può per metterci una pezza nelle prossime ore. Di ciò potrebbe approfittarne il team Chip Ganassi, con Scott Dixon secondo per un uno-due neozelandese dei due piloti omonimi.
Patricio O’Ward è terzo sulla sua Arrow McLaren, davanti a Felix Rosenqvist (ancora leader nella combinata delle varie sessioni) e al leader del Day 1 delle qualifiche Álex Palou. Bene anche Christian Lundgaard, sesto davanti alle Penske restanti di Newgarden e Power.
Qui i risultati del turno e la classifica combinata di tutte le Practice svolte.
Fonte immagini: indycar.com
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