Trent’anni dopo il padre Bobby, Graham Rahal rivive lo stesso incubo e non si qualifica per la 107a Indy 500. L’ultima fila sarà formata da Lundgaard, Robb ed Harvey.
Mai dare nulla per scontato nelle corse, men che meno ad Indianapolis. E’ questo il mantra che è obbligatorio tenere sempre a mente, specie quando si assiste ad una Last Chance Qualifying carica di pathos come quella odierna. Dopo più di un’ora di prove, Christian Lundgaard, Sting Ray Robb e Jack Harvey si sono qualificati per la 107a 500 Miglia di Indianapolis della Indycar, mentre Graham Rahal sarà costretto a guardare dal muretto la gara di domenica prossima.
Proprio come accaduto al padre Bobby Rahal nel 1993, l’allora campione in carica della CART, Graham è rimasto escluso durante il Bump Day e l’unica chance realistica per poterlo vedere in pista durante il prossimo weekend sarebbe la sostituzione a bordo di una delle tre vetture restanti del team RLL. Magari proprio la #30 guidata quest’oggi da colui che è riuscito a eliminarlo nelle battute finali, Jack Harvey.
All’inglese va il merito di averci creduto fino all’ultimo, dato che nei minuti finali è stato il solo a tentare più di un run nella speranza, ad un certo punto effimera, di puntare almeno al 33° posto. Nonostante un motore che aveva già alle spalle una decina di giri lanciati, il pilota di Bassingham non si è dato per vinto ed ha terminato la sessione con una media di 229,166 miglia orarie, contro i 229,159 fatti registrare dal compagno di squadra.
L’ultima fila sarà quindi composta da Christian Lundgaard al 31° posto, Sting Ray Robb al 32° (i due si erano messi al sicuro sin dalle prime battute) e da Harvey al 33° posto. Qui i risultati della Last Chance Qualifying.
Fonte immagine: rahal.com
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