Indycar | Indy 500 2023, Fast Six: Álex Palou si aggiudica la pole della 107a edizione per un soffio su VeeKay

IndyCar
Tempo di lettura: 3 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
22 Maggio 2023 - 00:25
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Palou è il primo spagnolo ad ottenere la pole alla Indy 500, prima fila tutta europea con VeeKay secondo e Rosenqvist terzo. Ferrucci apre la seconda fila per A.J. Foyt.


Subito dopo le emozioni della Last Chance Qualifying, i sei piloti più veloci della Top 12 si sono sfidati per il premio in palio più grosso di questo fine settimana, ovvero la pole position della gara più importante dell’anno della Indycar e delle quattro ruote in generale. Ad ottenerla, dopo i run di tutti gli iscritti della Fast Six, è stato Álex Palou, il quale ha messo in piedi un capolavoro durante la sua sequenza di quattro giri registrando una media di 234,217 miglia orarie. E’ il primo spagnolo a riuscirci nella storia di questa corsa leggendaria.

Si tratta del record assoluto per una pole position all’Indianapolis Motor Speedway, essendo di 0,2 mph di media più rapido rispetto alla velocità fatta registrare da Scott Dixon lo scorso anno; il record di Arie Luyendik del 1996 di 236,986 mph, fatto durante una sessione non valida per l’ottenimento della pole, resta ancora in piedi invece.

La prova di Palou, tuttavia, ha rischiato di non essere sufficiente di fronte ad un altro olandese, nello specifico un Rinus van Kalmthout incredibilmente coriaceo. VeeKay si è fermato a soli 0,006 dalla velocità su quattro giri fatta registrare dal #10 ed il suo tempo totale è stato di soli 0″004 più lento. Nonostante l’amaro in bocca per la pole mancata, rimane una prestazione eccezionale da parte del pilota di Ed Carpenter Racing.

Per la prima volta nella storia della Indy 500 avremo una prima fila tutta europea con Felix Rosenqvist a completarla sulla prima delle quattro Arrow McLaren SP sullo schieramento; l’ultima volta che tre piloti del Vecchio Continente sono partita davanti a tutti uno a fianco all’altro era nel 1919 con René Thomas, Albert Guyot e Ralph DePalma, ma i partenti in prima fila erano quattro ai tempi ed insieme a loro si unì anche l’americano Howdy Wilcox.

Tornando al presente, Rosenqvist non è riuscito ad esprimere, nell’ultimo run di giornata, l’altissimo potenziale della sua Dallara visto durante gli ultimi due giorni, ma il terzo posto ottenuto rappresenta comunque un ottimo premio di consolazione in vista di una Indy 500 che lo vede comunque tra i favoriti d’obbligo.

L’ultimo giro del #6 ha escluso dalla prima fila Santino Ferrucci ed il team A.J. Foyt, che non parte nel terzetto di testa dal 2000. Come Rosenqvist anche l’italo-americano, per colpa di un primo giro lanciato ben al di sotto delle 235 mph, non è riuscito a spremere il massimo potenziale dal proprio mezzo e si è dovuto accontentare di aprire la seconda fila, davanti a Patricio O’Ward (Arrow McLaren) e Scott Dixon (Chip Ganassi Racing).

Ecco i risultati della Fast Six decisiva e la griglia di partenza completa della 107a 500 Miglia di Indianapolis.

Fonte immagine: indycar.com

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