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IndyCar | I motori ibridi debutteranno in gara da Mid-Ohio

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 14 Maggio 2024 - 22:10
Tempo di lettura: 4 minuti
IndyCar | I motori ibridi debutteranno in gara da Mid-Ohio
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Dopo una lunga e sofferta attesa, l’era ibrida della IndyCar sta per concretizzarsi. Si comincerà dal nono round della stagione.


La grande variabile della stagione 2024 della IndyCar consiste nell’introduzione dell’ibrido, il cui debutto in pista, dopo gli svariati test compiuti, non era ancora stato annunciato. Almeno fino ad oggi.

I motori da 2,2 litri biturbo di Chevrolet ed Honda con le nuove componenti MGU (Motor Generator Unit) ed ESS (Energy Storage System) scenderanno in pista, per la prima volta durante un weekend di gara, nel fine settimana del 5-7 luglio, in occasione della Indy 200 di Mid-Ohio.

Dopo quasi 38.000 chilometri di test, tutte le squadre sembrano finalmente pronte a questo storico ma sofferto debutto della nuova tecnologia della IndyCar, con l’intento che essa possa traghettare la serie verso un futuro più roseo sia in termini d’immagine che di attenzioni da parte del grande pubblico.

Per i piloti all’interno della Dallara motorizzate Chevrolet o Honda, questa sarà un’ulteriore componente da tenere in considerazione durante la gara. L’uso dell’MGU tramite una specie di frizione (il “regen”, stile Formula E e settabile tra automatico e manuale) e l’accumulo dell’energia tramite il sistema apposito permetterà poi l’uso di potenza extra sui rettilinei, andando così a replicare il sistema Push To Pass attualmente esistente nel campionato.

Al contrario di quanto ci si potesse aspettare, però, l’ESS non andrà a sostituirà il Push To Pass, ma andrà ad affiancarlo seguendo un regolamento differente, in cui l’uso del sistema non sarà determinato da un tot numero di secondi a gara, quanto dallo sfruttamento massimo nel corso del determinato giro (simile al KERS che, per alcuni anni, è stato utilizzato in Formula 1). Se usati simultaneamente, questi due sistemi porteranno i motori Chevy ed Honda a sfruttare una potenza di oltre 800 cavalli.

In aggiunta, la componente ibrida permetterà il riavvio del motore da parte del pilota in caso di vettura ferma in pista, in modo da evitare ogniqualvolta l’intervento dei commissari a bordo pista per rimuovere il mezzo bloccato e riaccenderlo manualmente con l’avviatore.

L’intera griglia compirà ancora un’ultima prova collettiva per a Milwaukee l’11 giugno, in modo da definire al meglio gli ultimi dettagli prima del debutto agonistico di Mid-Ohio.

“La forza di questa partnership inesplorata tra Chevrolet e Honda ha spinto questo progetto innovativo sulla griglia nel 2024”, ha affermato il presidente della IndyCar Jay Frye, “il propulsore ibrido specifico per la IndyCar porterà un nuovo ed entusiasmante elemento alla NTT IndyCar Series, con energia aggiuntiva e possibilità di sorpasso. Non vediamo l’ora di vedere l’inizio di questa nuova era a Mid-Ohio”.

Eric Warren, direttore della sezione Motorsport della General Motors, ha aggiunto: “L’introduzione della tecnologia ibrida offre l’opportunità di integrare le tecnologie elettriche nella NTT IndyCar Series. Durante lo sviluppo di qualsiasi nuova tecnologia, vengono effettuate analisi e test approfonditi per identificare il maggior numero possibile di problemi. Supportiamo le decisioni del campionato durante tutto questo processo per studiare attentamente i dati dei test e assicurarci che quando la tecnologia ibrida sarà integrata, il funzionamento e le prestazioni saranno esattamente ciò che ci si aspetta”.

“Questo approccio ha dato alla IndyCar e ai produttori di motori l’opportunità di garantire che l’alto livello di competizione continui ininterrotto”.

Infine, le parole di David Salters, presidente della divisione americana di Honda Racing Corporation: “La tecnologia ibrida sta giocando un ruolo sempre più importante sia nei nostri programmi di corse che nei veicoli di produzione creati da Honda ed Acura. Più di un quarto delle vendite totali di Honda nel 2023 – quasi 300.000 veicoli – erano ibridi Honda CR-V ed Accord. L’introduzione dell’elettrico nella IndyCar a Mid-Ohio allinea ulteriormente i nostri sforzi nelle corse con la produzione di autovetture Honda poiché gestiamo diversi impianti di produzione e ricerca e sviluppo nell’Ohio centrale, dove impiegano più di 13.000 associati”.

“Si tratta di una nuova tecnologia entusiasmante e, come tutte le cose nuove, ha rappresentato una sfida per noi di HRC poiché siamo intervenuti con i nostri concorrenti per aiutare la IndyCar a rendere il sistema ibrido abbastanza compatto, abbastanza potente, abbastanza leggero e abbastanza affidabile da funzionare all’interno del confini altamente ristretti di un telaio da corsa. Siamo orgogliosi del lavoro svolto dai nostri associati per sviluppare il pacchetto supercondensatore e il software di controllo per il sistema. Non vediamo l’ora che la tecnologia ibrida aggiunga un’altra dimensione al grande spettacolo delle corse e intrattenga i nostri grandi fan delle corse, di Honda e della IndyCar”.

Fonte immagine: indycar.com


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