La prima giornata di gara del campionato Indycar 2018 si è conclusa con il miglior tempo di Ryan Hunter-Reay, che nel turno pomeridiano ha completato le 1,8 miglia del circuito cittadino di St.Petersburg in 1:00.8295 alla media di oltre 106 miglia orarie. Secondo tempo di giornata per James Hinchcliffe, vincitore in Florida 5 anni fa, a 4 centesimi dalla Andretti #28, mentre Will Power ha piazzato la prima monoposto motorizzata Chevy in terza posizione con un decimo di ritardo sul miglior tempo di Hunter-Reay.
I protagonisti attesi alla vigilia sono tutti nelle prime posizioni: alle spalle di Power si sono piazzati Scott Dixon e Josef Newgarden, col primo che quest’anno va alla caccia del quinto titolo ed il secondo che si trova nella posizione di difendere la corona conquistata l’anno scorso. Sesto tempo per Alexander Rossi davanti al primo rookie, Robert Wickens; ottavo il campione uscente del Gran Premio di St.Petersburg, Sebastien Bourdais, che precede Tony Kanaan e Takuma Sato. Più indietro Simon Pagenaud, solamente 13° a sei decimi, mentre Rahal ha chiuso il turno in 20ª posizione con oltre un secondo di ritardo da Hunter-Reay.
Per quanto riguarda i rookie, detto del settimo tempo di Wickens, il miglior risultato è stato ottenuto da Matheus Leist, 12° a sei decimi dalla vetta; il brasiliano era anche stato, un po’ a sorpresa, il più veloce nel turno mattutino, quando aveva girato in 1:01.7231 alla media di quasi 105 miglia orarie. Leist, inoltre, è stato il pilota che, insieme ad Ed Jones, ha compiuto più giri, ben 40 equamente spartiti tra i due turni di prove.
Quindicesimo tempo per Jordan King, che si alternerà con Carpenter al volante della monoposto #20, diciottesimo per Veach; più ancora più indietro Claman DeMelo, 21°, Jack Harvey e Rene Binder, i quali occupano le ultime due posizioni della classifica al termine delle prove.
Per quanto riguarda i team esordienti, il miglior risultato è stato ottenuto dalla Harding #88 di Gabby Chaves, 17°, davanti alle due Carlin di Kimball e Chilton, classificatisi rispettivamente al 19° e 22° posto; la Shank di Harvey e la Juncos di Binder, come detto, chiudono la classifica.
Non ci sono stati incidenti significativi ad eccezione di un paio di testacoda di cui sono stati protagonisti Kanaan e Binder: il brasiliano ha perso il controllo della monoposto in curva 4 durante le FP1, mentre l’austriaco si è girato in corrispondenza della velocissima curva 3 nel corso delle FP2, riuscendo miracolosamente ad evitare il contatto con il muretto esterno. La terza e ultima bandiera rossa di giornata è stata esposta nei primissimi minuti del turno pomeridiano a causa di un lungo di Jordan King, che nel tentativo di ripartire ha poi fatto spegnere il motore.
Un’ultima considerazione in merito alla velocità delle nuove monoposto: nonostante il minor carico aerodinamico generato dalle macchine, i tempi delle libere sono assolutamente in linea con quelli del 2016; non ha senso fare confronti con lo scorso anno perché in quell’occasione la curva 3 era stata rallentata a seguito di alcuni incidenti verificatisi durante le prove delle categorie minori.
L’ultimo turno di libere si disputerà oggi a partire dalle 17:10, mentre le qualifiche inizieranno quando in Italia saranno le 20:20; entrambe gli appuntamenti saranno trasmessi in diretta dal canale Youtube della Indycar.
Questi i tempi completi di ieri
FP1
FP2
Immagine di copertina da https://twitter.com/RyanHunterReay
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