In questo fine settimana la IndyCar svolgerà la propria unica tappa al di fuori degli Stati Uniti. Chi può fermare Palou?
La tredicesima prova della NTT IndyCar Series si svolgerà sul tracciato cittadino di Exhibition Place, per il GP Toronto 2025. Le stradine della cittadina dell’Ontario ospiteranno l’unica tappa del calendario al di fuori degli Stati Uniti, in attesa che venga annunciato, come promesso da diversi anni, il rientro del Messico.
Quella di Toronto, tuttavia, è una tappa storicamente rilevante per la IndyCar e per tutte le varie sfaccettature che ha avuto nel corso della propria esistenza. Eccezion fatta per le edizioni 2008, 2020 e 2021, il GP canadese si svolge ininterrottamente dal 1986. Per quanto sia breve la pista (meno di tre chilometri di lunghezza), essa presenta un layout iconico e che, per la sua natura cittadina, rende l’intervento della vettura di sicurezza, in caso di Caution, molto probabile.
Il GP Toronto sarà la penultima tappa di un luglio intensissimo per la IndyCar. Si arriva dal double-header svolto settimana scorsa ad Iowa che, in sostanza, ha ribadito quali sono i valori in campo del 2025: pur non essendo stato il più veloce o il più in palla nell’arco del weekend, Álex Palou si è aggiudicato la sua settima affermazione su dodici appuntamenti finora svolti, ottenendo il proprio secondo trionfo su un ovale (il primo su uno short oval come quello di Newton).
Il vantaggio del catalano nella classifica piloti ha oramai superato i cento punti e, con cinque tappe ancora da svolgere, appare altamente improbabile che qualcuno possa recuperare quest’ammontare prima dell’ultimo round a Nashville. Tuttavia, il #10 di casa Ganassi non ha mai vinto a Toronto: dovesse vincere anche qui sarebbe la sua prima vittoria in IndyCar al di fuori dei confini statunitensi.
L’attenzione maggiore è rivolta, paradossalmente, alla lotta per il secondo posto nel campionato piloti, che ora vede Patricio O’Ward nelle vesti di favorito. Pato ha finalmente sbloccato il conteggio delle vittorie per Chevrolet in quanto motorista aggiudicandosi la Gara 1 ad Iowa, ma per quanto encomiabili gli sforzi del messicano di riprendere Álex in campionato non sono stati sufficienti.
Ora il “Ninja” gode di un margine di 44 punti nei confronti di Scott Dixon. Dopo il successo un po’ fortunoso in Ohio, il neozelandese è tornato a faticare come passo nell’ovale di Newton, anche se domenica è comunque arrivato un ottimo secondo posto col quale Chip Ganassi ha potuto completare i festeggiamenti. La gara di Toronto, spesso imprevedibile, potrebbe permettere a Scott di pescare il jolly decisivo per riprendere O’Ward in campionato.
Coloro che hanno (ri)perso slancio in maniera nettissima sono Kyle Kirkwood e Christian Lundgaard. Specie il pilota di Andretti è incappato in una doppia tappa dell’Iowa davvero complicata e in cui le performance di Gateway sono state un lontano ricordo, mentre il secondo alfiere di Arrow McLaren, pur chiudendo sesto domenica scorsa, ha ancora molto da lavorare lato ovali. Il danese, però, ha vinto in Canada nel 2023 (finora la sua unica vittoria in IndyCar) e potrebbe trovare subito una rivalsa.
In generale, l’intera squadra di Michael Andretti ha pagato un dazio carissimo ad Iowa, non performando con nessuno dei propri tre piloti. In particolare, chi sta soffrendo oltremodo di questa situazione è Colton Herta, uno dei protagonisti mancati di questa stagione: a parte il terzo posto di Detroit ed il quarto a Mid-Ohio, il figlio di Bryan sta racimolando solo grosse delusioni.
In questo, la tappa di Toronto capita a fagiolo: è qui che lo scorso anno Herta è tornato a vincere dopo un lungo digiuno e chissà che le stradine canadesi non possano ridare lo stesso effetto benefico sulle performance e al morale del #26. In cerca di risposte anche Marcus Ericsson, anche lui ben lontano dai suoi fasti (in realtà risalenti al periodo con Ganassi).
Parlando di delusioni, continua a far scalpore la stagione del team Penske, in questo senso. La squadra di Roger ha goduto di una piccola boccata d’ossigeno sabato scorsa, ma alla domenica ha di nuovo sofferto oltremodo tra guasti tecnici, incidenti e sfortune. La prima vittoria dell’anno per la compagine dell’Illinois continua a tardare ed è improbabile che essa arrivi a Toronto, tracciato in cui i motori Honda, grazie alla loro maggior spinta in accelerazione, potrebbero fare la differenza rispetto agli Chevy-Ilmor usati da Penske e da molte altre squadre.
Chi sta soffrendo di più questa situazione, specie a livello psicologico, è Josef Newgarden. Dopo la sequenza di sventure patita in Gara 2 tra Caution e fermate ai box poco proficue, il due volte vincitore della Indy500 si è rifiutato di rilasciare dichiarazioni nell’immediato ed è difficile immaginarsi in una rivalsa su un tracciato come quello di Toronto, mai troppo amico del pilota del Tennessee.
Molto sconsolato pure Scott McLaughlin, finito a muro in qualifica e subito out nella seconda manche per colpa di Devlin DeFrancesco, mentre ha qualche rimpianto in meno Will Power, il quale non ha colpe per la rottura del motore patita (la seconda in tre gare). Su un tracciato in cui la qualifica è essenziale, il #12 ha serie opportunità di puntare in alto a Toronto, dovesse imbroccare un buon sabato.
Tra i piloti più attesi c’è anche Felix Rosenqvist, altro pilota capace di esaltarsi sul giro secco e che sta cercando di avere la meglio nel confronto diretto col compagno di squadra Marcus Armstrong, sulla seconda vettura di Meyer Shank Racing.
Parlando di piloti svedesi, da segnalare la presenza di Linus Lundqvist a Toronto per questo weekend, nelle vesti di pilota di riserva per Arrow McLaren. Nolan Siegel, infatti, non ha ricevuto l’ok dai medici per correre la Farm To Finish 275 di domenica scorsa in seguito allo schianto patito il giorno prima e, se non dovesse riceverlo nemmeno in Ontario, sarà il miglior rookie della passata a stagione a salire a bordo della Dallara-Chevrolet color papaya al suo posto.
Guardando ai team di fascia più bassa, per DeFrancesco questa sarà la gara di casa e, storicamente parlando, il team Rahal Letterman Lanigan Racing si è sempre comportato piuttosto bene qui, trovando subito dei buoni bilanciamenti da usare. Avrà comunque più chance, sulla carta, Louis Foster, il quale quest’anno ha già portato a casa una pole position a Road America.
Seppur non con temperature altissime, il weekend di Toronto dovrebbe essere soleggiato per tutta la sua durata; l’unico rischio di pioggia potrebbe arrivare proprio sul finire della gara della domenica, con possibilità di scrosci pari al 15% dalle 13:00 in poi.
Sky Sport darà in diretta la gara della domenica sul canale dedicato alla F1, mentre per vedere libere e qualifiche bisognerà affidarsi ad IndyCarLive.com.
INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 2.874 m
Curve: 11 (4 a sinistra, 7 a destra)
Senso: orario
ORARI TELEVISIVI
Venerdì 18 luglio 2025
21:00 – Practice 1 (IndyCarLive.com)
Sabato 19 luglio 2025
16:30 – Practice 2 (IndyCarLive.com)
20:30 – Qualifiche (IndyCarLive.com)
Domenica 20 luglio 2025
14:30 – Warm-up (IndyCarLive.com)
18:22 – Gara (Sky Sport F1)
Fonte immagine: indycar.com
---
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.