Gara infinita a Toronto, con una bandiera rossa di mezz’ora ad allungare le operazioni. Herta vince dopo la Pole, arrivano in 15 su 27
Colton Herta ha vinto il GP Toronto 2024 della IndyCar davanti al compagno di squadra in Andretti, Kyle Kirkwood, e al trio Ganassi formato da Scott Dixon, Alex Palou e Marcus Armstrong. Una gara confusionaria soprattutto nelle fasi finali, con tre caution che hanno spezzettato il ritmo e una bandiera rossa che ha fermato le ostilità per mezz’ora.
Dopo le due caution iniziali (saranno cinque in totale) dall’ottavo giro la gara viaggia tranquilla con Herta che comanda su Kirkwood, Rosenqvist e Newgarden, racchiusi in cinque secondi, per il primo terzo di gara. Con le prime soste Newgarden guadagna la terza posizione e, dopo metà gara, Herta è ancora scortato dal compagno di squadra con il pilota Penske a meno di tre secondi.
Proprio Newgarden è protagonista del primo degli eventi che mineranno la campagna Penske in questa gara, quando al secondo pit una gomma non viene fissata bene e l’americano perde secondi preziosi. Ne approfitta Scott Dixon che, con la solita strategia precisa, si porta in terza posizione ed inizia a minacciare il duo di testa.
La terza caution arriva al giro 68 con Simpson che va a muro. La ripartenza dura tre giri quando, all’inizio del 73° passaggio, un incidente clamoroso vede volare sottosopra Santino Ferrucci in una carambola che coinvolge anche O’Ward, Siegel, Fittipaldi, Ericsson e Sowery, con quest’ultimo l’unico ad uscirne senza ritirarsi. A innescarla è proprio O’Ward che si gira in curva 2 mentre arrivano tutti gli altri. Ericsson lo tocca, Fittipaldi lo centra, Ferrucci usa la McLaren come trampolino e vola nelle reti per ricadere capovolto. Anche Siegel centra O’Ward. Fortunatamente, nessuno si fa male.
La Direzione Gara è costretta a fermare tutto con la bandiera rossa e ci vuole mezz’ora prima di ripartire. Il nuovo via al giro 76 dura giusto un paio di passaggi, quando in Penske si capisce che non è proprio giornata. Will Power si infila con grande ottimismo all’interno di Scott McLaughlin, perde il posteriore, tocca il compagno e lo manda a muro. Tra le macchine dietro, che arrivano di gran volata, Newgarden viene tamponato da Grosjean e ci rimette una foratura. Il #2 torna ai box per cambiare gomme, McLaughlin si ritira ed applaude Power quando gli passa davanti, lo stesso Power si prende un DT per aver causato il ritiro del compagno e sprofonda in classifica.
Si riparte, per l’ultima volta, all’inizio dell’80° passaggio ma le posizioni di testa non cambiano. A conclusione di una giornata no, Newgarden va lungo nel tentativo di passare Lundgaard e finisce 11°, giusto davanti a Power, ultimo pilota a pieni giri.
La gara finisce quindi con Herta che vince scortato da Kirkwood per una doppietta Andretti. Alle loro spalle una tripletta Ganassi con Dixon, Palou che ringrazia gli errori degli avversari e Armstrong. Malukas è ottimo sesto per Meyer Shank. Al traguardo arrivano in 15 su 27 in una gara falcidiata dai ritiri.
In classifica generale sorride Palou. Il capoclassifica sale a 411 punti con 49 di vantaggio su Power, 53 su Dixon, 57 sul vincitore Herta e 74 su O’Ward.
Segue la classifica di gara.

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