Per tutto l’anno il punto debole di Simon Pagenaud è stato sicuramente la qualifica: le sue modeste prestazioni nel corso delle prove ufficiali l’hanno spesso costretto a correre delle gare di rimonta dalle retrovie. A Toronto, finalmente, si è spezzato l’incantesimo: il pilota francese si è trovato particolarmente a suo agio con la sua monoposto #22 sulle strade della città canadese fin dalle prove libere del venerdì e oggi ha messo a segno una pole position perentoria con il tempo di 58,4293 secondi, quasi due decimi più rapido del suo più diretto rivale, Scott Dixon, che domani partirà in prima fila al suo fianco.
Il risultato di oggi ha permesso a Pagenaud la sua prima pole position su un circuito stradale/cittadino nell’arco degli ultimi due anni: la sua ultima partenza dalla prima posizione risale infatti al luglio del 2017, quando ottenne la prima posizione al termine delle qualifiche del GP di Toronto. Per lui si tratta della pole position numero 13 in carriera in Indycar.
Al fianco di Pagenaud ci sarà Scott Dixon, finito in testacoda proprio all’inizio del suo ultimo giro veloce durante la Fast Six: per sua fortuna dietro a lui non c’era nessun’altro in arrivo e così non sono uscite né le bandiere gialle né quelle rosse, fatto che avrebbe portato alla perdita da parte sua del miglior giro o dei due migliori giri ottenuti nel corso della sessione.
In seconda fila ci saranno Felix Rosenqvist, che torna così nelle posizioni di vertice dopo una qualifica difficile a Road America, e Alexander Rossi: il californiano ha pagato quasi mezzo secondo nei confronti di Pagenaud, ma ha comunque preceduto Josef Newgarden, suo diretto avversario nella lotta per il titolo, che si è classificato in quinta posizione. La Firestone Fast Six viene completata da un ottimo Ed Jones, alla sua seconda presenza nell’ultima fase delle qualifiche nel corso di questo campionato.
Come Dixon è andato in testacoda al termine delle qualifiche, anche Rossi è stato protagonista di un piccolo errore: nel corso del suo ultimo giro lanciato il pilota del team Andretti ha toccato il muro con la ruota posteriore sinistra all’uscita di curva 6 danneggiando la sospensione; Rossi ha riportato la macchina ai box, ma è stato costretto a rallentare nel corso delle ultime curve del suo giro. Al di là degli errori di Dixon e Rossi al termine delle qualifiche non ci sono stati altri episodi da segnalare, il che è piuttosto sorprendente in virtù di tutti gli sbagli commessi da diversi piloti nelle due sessioni di prove libere di ieri.
Alle spalle di Jones troviamo Marco Andretti, primo tra i piloti non ammessi alla Fast Six: il pilota del team Andretti-Herta ha mancato l’accesso all’ultimo turno di prove per poco più di un decimo, precedendo Bourdais, Pigot, Sato, Hunter-Reay e Rahal. Bourdais e Sato sono stati protagonisti di un curioso episodio al termine delle FP3 del mattino quando sono letteralmente venuti alle mani ai box dopo un’incomprensione in pista.
Settima fila per un ottimo Max Chilton, che ha eguagliato la sua miglior qualifica stagionale ottenuta ad Austin, e per James Hinchcliffe, unico pilota canadese in pista a Toronto; ottava fila per un deludente Will Power, che ha faticato per tutto il weekend, e per Colton Herta. La griglia di partenza viene completata da Ferrucci, Veach, Leist, Ericsson, Karam e Kanaan. Per quanto riguarda il pilota americano del team Carlin (che sostituisce Pato O’Ward), va detto che ha completato il suo round di qualifica a 2,4 secondi dalla miglior prestazione ottenuta da Felix Rosenqvist.
La giornata di domani inizierà con il warm up alle ore 18:15, mentre il GP di Toronto prenderà il via alle 21:35 con diretta su DAZN.
Questi i tempi delle qualifiche
Riepilogo
Q1 Gruppo 1
Q1 Gruppo 2
Q2
Firestone Fast Six
Immagine di copertina da https://twitter.com/IMS
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