Il messicano, nella Fast Six, è l’unico a scendere sotto l’1:40 e conquista la pole davanti al compagno Lundgaard. Palou terzo.
Il color papaya, simbolo di McLaren, non detta legge solo in F1 ma anche nella IndyCar. A distanza di poche ore dalla pole position conquistata in Cina da Oscar Piastri, anche nella serie a ruote scoperte americana si è assistito ad una pole position da parte del marchio inglese, in questo caso grazie all’apporto del team Arrow McLaren e di Patricio O’Ward.
Il messicano, al volante della Dallara-Chevrolet #5, si è aggiudicato la partenza al palo del GP Thermal Club 2025, prima edizione del Gran Premio dopo il debutto in calendario del tracciato avvenuto nel 2024, come evento extra-campionato. Durante la Fast Six, decisiva per l’assegnazione della pole position, O’Ward è stato l’unico a girare sotto l’1:40 col suo 1:39.956, tempo addirittura più rapido di quello che aveva realizzato nel Round 2 di qualifica (pur usando gomme usate).
A completare il magnifico sabato di Arrow McLaren ci ha pensato Christian Lundgaard, che completa così una prima fila tutta papaya a meno di due decimi dal tempo di O’Ward. I due piloti della squadra dell’Indiana hanno rovinato così la festa ad Álex Palou: il vincitore di St. Pete scatterà dalla terza posizione, pur avendo dominato due delle sessioni di qualifica a cui aveva preso parte. Sullo spagnolo, tra l’altro, pende la Spada di Damocle di una possibile penalizzazione, avendo ostacolato proprio O’Ward nel corso del Round 2.
Sin da subito non sono mancati i colpi di scena durante queste qualifiche: durante il Gruppo 1 del primo Round c’è stata la triplice eliminazione delle vetture di Penske, col trio Josef Newgarden-Will Power-Scott McLaughlin escluso seduta stante dal resto della qualifica; lo statunitense partirà 17° domani, l’australiano 21° ed il neozelandese (in pole tre settimane fa in Florida) 25°.
Tornando alle prime posizioni, la seconda fila sarà completata da Colton Herta, mentre ad occupare l’ultimo posto in top five sarà il suo compagno Marcus Ericsson. I due precedono il loro ex-compagno di squadra Alexander Rossi, tra le sorprese di questa qualifica avendo ottenuto il sesto tempo sulla vettura del team di Ed Carpenter.
Tra coloro che non sono riusciti a raggiungere la Fast Six c’è Marcus Armstrong, settimo sulla prima delle due vetture di Meyer Shank Racing. Ancora una volta, le macchine del team dell’Ohio si sono dimostrate incredibilmente competitive sul giro secco, come testimoniato anche dalla nona posizione di Felix Rosenqvist. In mezzo Kyle Kirkwood.
Lo svedese precede la sorpresa di questo sabato, ovvero Louis Foster: il debuttante, campione della Indy NXT, è stato incredibilmente convincente nelle prove ufficiali del Thermal Club, ottenendo la top ten e permettendosi persino di mettersi alle spalle uno del calibro di Scott Dixon. La leggenda della IndyCar partirà 11a, affiancata da David Malukas.
14° in griglia l’altro pilota di A.J. Foyt, Santino Ferrucci, mentre per Prema Powerteam è stata un’altra qualifica in salita, specie per Robert Schwartzman: il russo con nazionalità israeliana ha patito un problema tecnico durante la FP1 del venerdì e in questa qualifica ha dovuto scontare un drive through durante l’ultimo run, che gli ha impedito di migliorare il proprio crono. “Schwartzy” partirà in ultima fila ed affiancherà McLaughlin, mentre Callum Ilott, sulla seconda vettura della squadra veneta, scatterà 22° al fianco di Power.
Questi i risultati del Gruppo 1 del Round 1, del Gruppo 2, del Round 2, della Fast Six ed infine la griglia completa. La gara di domani scatterà alle 20:00 e sarà visibile su Sky Sport F1.
Fonte immagine: indycar.com
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