Indycar | GP St.Petersburg: Power beffa tutti e si prende la pole

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Andrea Gardenal
9 Marzo 2019 - 22:14
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Con 7 pole negli ultimi 9 anni era l’osservato speciale alla vigilia delle qualifiche e, ancora una volta, Will Power non ha deluso le aspettative: sulle strade di St.Petersburg il pilota australiano ha conquistato la prima pole position stagionale, la sua 55esima in carriera, precedendo di un decimo il suo compagno di squadra presso il Team Penske, Josef Newgarden.

Alle spalle delle due Penske troviamo le due Ganassi, con Felix Rosenqvist che ha chiuso la sua prima qualifica in carriera in Indycar al terzo posto prendendosi il lusso di precedere il suo compagno di squadra Scott Dixon; terza fila per due Andretti, con Hunter-Reay quinto e Rossi sesto. Il campione Indycar 2012 non è riuscito a concretizzare la superiorità messa in mostra fino alla Q1 e domani partirà solamente dalla terza fila.

Dalla quarta fila scatteranno Jack Harvey e Charlie Kimball, due piloti part-time nella Indycar 2019, Hinchcliffe e Rahal chiudono la top-10. Undicesimo posto per Colton Herta, cui è stato tolto il miglior tempo in Q2 (col quale si sarebbe tranquillamente qualificato per la Fast-6) per aver ostacolato Kimball; al suo fianco partirà Ben Hanley, ultimo pilota ammesso alla Q2.

Da centro gruppo partiranno Pagenaud (14°) e Bourdais (18°), entrambi penalizzati dall’anomalo svolgimento della prima fase delle qualifiche che ha visto ben due bandiere rosse provocate da Andretti (per un problema tecnico) e da Ferrucci (per un incidente); ad entrambi sono stati tolti i due migliori tempi (Andretti, in realtà, non ne aveva registrato neanche uno) e partiranno quindi dalle ultime file dello schieramento.

Il programma della giornata di domani inizierà con la mezz’ora di warm-up che scatterà a partire dalle 14:20; la bandiera verde per il GP di St.Petersburg è invece prevista per le 18:30; la trasmissione della gara per l’Italia sarà curata da DAZN.

La cronaca

Come di consueto, il primo round di prove inizia in modo piuttosto blando in attesa di scaricare i colpi migliori nel finale, ma dopo 4 dei 10 minuti Andretti rimane fermo in pista all’ingresso dei box a causa di un problema di pressione del carburante e provoca l’interruzione delle prove. La bandiera verde viene data ad appena tre minuti dalla fine delle prove con Ferrucci, Kanaan e Bourdais che non hanno ancora segnato un tempo significativo; in testa alla classifica c’è Kimball col tempo di 1:02.9944

Gli ultimi colpi, tuttavia, non verranno mai sparati: a 2 minuti Santino Ferrucci blocca la anteriore destra all’entrata di curva 13, arriva lungo e sbatte contro le barriere di protezione. Viene esposta la bandiera rossa, ma ormai non c’è più il tempo per riprendere le qualifiche: Kimball, Hinchcliffe, Rossi, Rosenqvist, Hanley (!) e Newgarden passano in Q2, mentre vengono eliminati Pagenaud, Jones, Kanaan, Bourdais, Andretti e Ferrucci.

Memori di quanto accaduto nel primo gruppo, i piloti del secondo gruppo iniziano a spingere fin da subito, abbassando di alcuni decimi il tempo di Kimball già al primo giro lanciato. A metà del turno, al termine della prima serie di giri veloci, Herta è al comando col tempo di 1:00.7355, mezzo decimo più veloce di Power e 3 decimi più veloce di Hunter-Reay; ad eccezione di Leist, tutti hanno svolto i primi giri con le gomme più dure.

A 4 minuti dalla fine inizia il rush finale con Dixon che è il primo a tornare in pista; a un minuto e mezzo dal termine Hunter-Reay si porta in testa col tempo di 1:00.1548. La classifica cambia molto rapidamente e, al termine della sessione, Hunter-Reay è saldamente al comando con 3 decimi di vantaggio su Herta e 4 su Rahal; Power è quarto davanti a Sato e Harvey, ultimo degli ammessi alla Q2. Il primo degli eliminati è, a sorpresa, Scott Dixon, con appena 4 centesimi di ritardo dall’inglese del team Meyer-Shank; ottavo Veach davanti a Pigot, Ericsson, Leist e Chilton.

Cinque minuti dopo la fine del turno ecco un nuovo colpo di scena: i commissari di gara tolgono il miglior tempo a Takuma Sato per aver provocato una bandiera gialla in curva 4 ostacolando così i piloti alle sue spalle. Il giapponese scivola al decimo posto, mentre Dixon risale all’interno della top-6 e si guadagna così la possibilità di proseguire col secondo turno di prove.

Nella Q2 Hunter-Reay esce subito in pista con le gomme morbide, deciso a mettere in cassaforte l’accesso alla Q3 il prima possibile; il pilota del team Andretti si porta al comando con il tempo di 1:00.9844, ma dopo 4 minuti Herta lo scavalca per 7 centesimi. Ancora una volta Dixon è il primo a scendere in pista per gli ultimi giri e a 2 minuti e mezzo dalla fine si porta al comando col tempo di 1:00.6945; un minuto dopo Power passa in testa con 4 decimi di vantaggio (1:00.3011), ma nel giro di pochi secondi viene scavalcato da Newgarden che toglie un altro decimo al tempo del compagno di squadra (1:00.2003).

Nelle prime posizioni la situazione si stabilizza con Newgarden, Power, Hunter-Reay, Dixon, Rossi e Rosenqvist nella top-6, ma con un ultimo colpo di reni, a tempo ormai scaduto, Colton Herta ribalta la classifica, si issa in terza posizione ed elimina il pilota svedese del team Ganassi. Come accaduto nella Q1, tuttavia, i colpi di scena non finiscono con la bandiera a scacchi: i commissari sono chiamati a risolvere un’altra questione e, dopo alcuni minuti, tolgono il miglior tempo a Colton Herta, reo di aver ostacolato Charlie Kimball durante il suo giro veloce. Rosenqvist torna così nella Fast-6 mentre vengono eliminati Harvey, Kimball, Hinchcliffe, Rahal, Herta e Hanley.

Per la Fast-6 il primo a scendere in pista è Felix Rosenqvist, che mette a segno il tempo di 1:00.6884; a un minuto e mezzo dalla fine Newgarden si porta in testa per appena 2 millesimi di secondo, migliorando ulteriormente il suo tempo nel giro successivo. A tempo scaduto, tuttavia, Will Power soffia la prima posizione al compagno di squadra facendo registrare il tempo di 1:00.4594, un decimo più veloce di Newgarden e due decimi più veloce di Felix Rosenqvist che, al termine della sua prima qualifica in Indycar, ottiene la terza posizione. Quarto Dixon, quinto Hunter-Reay (che non è riuscito a concretizzare la velocità mostrata durante il weekend nel momento decisivo), sesto Rossi che ha rovinato il suo unico giro buono arrivando lungo in curva 13.

Le classifiche

Overall

Q1, Gruppo 1

Q1, Gruppo 2

Q2

Fast Six

Immagine di copertina da https://www.instagram.com/12willpower/

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