Indycar | GP Road America 2023, Qualifiche: Colton Herta frena la sequenza di Palou e mette a segno la decima pole in carriera

IndyCar
Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
17 Giugno 2023 - 21:59
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Splendida prova sul giro secco del figlio di Bryan Herta, che batte O’Ward di 0″2 e Palou di 0″3. Nelle retrovie del GP Road America Dixon, Power e Grosjean.


Al team Andretti Autosport, non proprio fortunatissimo in questa prima parte di campionato, serviva una reazione d’orgoglio ed è arrivata durante le qualifiche del GP Road America, da parte del pilota che finora ha probabilmente deluso le aspettative più di tutti in questo 2023.

Colton Herta ha conquistato la decima pole in Indycar ad Elkhart Lake con un 1:40.1945, tempo non sufficiente per battere lo storico record di Dario Franchitti del 2000 (1:39.866) ma comunque decisivo per battere i quattro concorrenti che ha dovuto affrontare nella Fast Six finale.

Patricio O’Ward partirà alla sinistra di Herta nella partenza lanciata di domani dopo aver ottenuto il secondo posto a meno di 0″2 dal #26. Il messicano avrà da recriminare sé stesso per una leggera sbavatura in uscita dalla Canada Corner, ma si è comunque messo alle spalle i principali contendenti nella speranza che, al contrario di quanto visto a Detroit, la gara della domenica vada per il verso giusto.

Álex Palou, tuttavia, gli partirà subito dietro. Lo spagnolo del team Ganassi non è riuscito a mettere a segno la terza pole consecutiva dopo quelle ad Indianapolis e a Detroit, ma partirà comunque dalla seconda fila al fianco di Josef Newgarden; una posizione perfetta per poter gestire due dei suoi principali antagonisti alla corsa iridata.

Alexander Rossi, dato per favorito nelle qualifiche di oggi, ha peccato sul lato strategico insieme alla propria crew, scegliendo di montare le gomme Firestone Red Alternate che, stranamente, su questo tracciato hanno reso meno delle Prime sul giro secco, a causa delle continue oscillazioni delle temperature. Il #7 partirà quinto.

Solo questi cinque piloti hanno effettivamente puntato alla pole, data la sfortuna che ha colpito Kyle Kirkwood al termine del Round 2: dopo essersi qualificato per la Fast Six, il vincitore di Long Beach ha patito un serio problema al motore e si è dovuto fermare a bordo pista, dovendosi così accontentare di un sesto posto a tavolino al termine della giornata.

Sono diversi i big che sono rimasti esclusi dalle prime posizioni, per un Gran Premio che domani si preannuncia ricco di emozioni e a tema rimonte. I due nomi più grossi costretti al fondo della classifica sono Scott Dixon e Will Power, i quali sono stati protagonisti di un contatto nelle FP2 causato da una clamorosa svista del neozelandese e che ha mandato su tutte le furie il campione in carica.

Power, eliminato durante il Gruppo 2 del primo round anche per colpa di un problema al freno non meglio risolto durante le riparazioni ai box, è stato un fiume in piena davanti ai microfoni degli intervistatori americani, lamentandosi di Dixon, di Grosjean (col quale ha rischiato un altro contatto, sempre in FP2) e anche delle condizioni esterne alla via di fuga, ancora troppo pericolose e piene di sobbalzi pericolosissimi. L’australiano, 22° sullo schieramento, li ha provati sulla propria pelle perdendo il controllo in uscita dal Carousel e decollando sull’erba.

Anche Dixon ha patito grandi difficoltà durante il Gruppo 1 e partirà 23°, proprio alle spalle di Power. Indietrissimo pure Romain Grosjean, finito prima in testacoda durante la prima sessione e poi largo nella via di fuga della 1, con tanto di balzo sul cordolo esterno. Il pilota di Ginevra sarà 19° sullo schieramento.

Giornata da dimenticare anche per Felix Rosenqvist, che si è deconcentrato durante lo shootout finale del Gruppo 2, causato da una bandiera rossa a undici secondi dalla fine per il fuoripista di Ryan Hunter-Ray. La direzione gara ha optato per permettere a tutti i piloti di fare almeno un altro tentativo, ma un lungo in curva 7 l’ha confinato al 16° posto, al fianco di Rinus VeeKay.

Salendo in classifica, vanno segnalate alcune sorprese in positivo, ad esempio il settimo posto di un redivivo Christian Lundgaard (il quale ha giovato di un weekend più competitivo del team Rahal Letterman Lanigan), l’ottavo di Marcus Armstrong ed il decimo di Benjamin Pedersen, che affiancherà il secondo della classifica piloti Marcus Ericsson (nono).

Questi i risultati del Round 1 Gruppo 1, del Gruppo 2, del Round 2, della Fast Six decisiva ed infine la griglia completa.

Fonte immagine: indycar.com

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