Indycar | GP Road America 2020: Dichiarazioni P17-P23 dopo gara-1

di Andrea Gardenal
Pubblicato il 12 Luglio 2020 - 13:00
Tempo di lettura: 6 minuti
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Indycar | GP Road America 2020: Dichiarazioni P17-P23 dopo gara-1

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Seguono le dichiarazioni dei piloti che hanno completato la prima gara del REV Group Grand Prix di Road America tra la P17 e la P23

MAX CHILTON (#59 Gallagher Carlin Chevrolet, P17): “Oggi è stata una giornata molto lunga con prove libere, qualifiche e gara, però adoro Road America. Stamattina siamo stati molto competitivi, ma mi sono sentito un po’ come durante il GP di Indianapolis dello scorso weekend, dove non abbiamo messo in mostra la velocità della Gallagher Carlin #59 durante le libere. Ero fiducioso in vista delle qualifiche e penso di aver completato il mio miglior giro di sempre qui, ma purtroppo per oggi non è stato abbastanza. Siamo partiti dal fondo su una pista in cui è difficile rimontare: l’unico modo per guadagnare qualcosa con la strategia è essere molto veloci e, ad essere onesti, ad inizio gara eravamo abbastanza veloci. Eravamo tra i primi cinque sul passo gara e stavamo anche risparmiando molto carburante, ma le bandiere gialle hanno rovinato la nostra gara perché la nostra macchina era molto lenta in rettilineo in occasione delle ripartenze, quindi ho dovuto difendermi duramente e ogni volta era sempre più difficile. Alla fine ho provato a superare Rossi all’interno dopo che lui ha commesso un errore e ci siamo toccati. Non so chi di noi fosse davanti, ma l’urto è stato forte e io ho perso il controllo della macchina: entrambi abbiamo danneggiato le nostre sospensioni e questo, di fatto, ha chiuso la nsotra gara. È stato un giorno difficile per la squadra e la frustrazione è ancora maggiore sapendo quanto potevamo essere veloci, ma questo ci permette anche di essere ottimisti in vista di domani, quando avremo un’altra occasione per qualificarci e per gareggiare.”

FELIX ROSENQVIST (#10 NTT DATA Chip Ganassi Racing Honda, P18): “All’inizio la nostra gara è stata fatta di alti e bassi, ma la macchina della NTT DATA era molto forte. Siamo rimasti attorno alla posizione dalla quale siamo partiti, ma poi abbiamo scoperto che la macchina andava molto bene con le gomme morbide. Credo che nel corso del primo stint ho avuto una delle macchine più veloci in pista, ma poi ho iniziato ad avere dei problemi. Non eravamo troppo lontani da Dixon, ma ad un certo punto è progressivamente emerso un problema meccanico: per risolverlo abbiamo perso un giro che non abbiamo più recuperato. Domani avremo un’altra occasione per tornare in pista e il nostro obiettivo è vincere.”

ALEXANDER ROSSI (#27 AutoNation / NAPA AUTO PARTS Honda, P19): “La nostra partenza è stata buona, ma in Curva 13 sono stato tradito dalle gomme fredde, sono finito fuori pista e ho raccolto con l’ala anteriore un cartellone pubblicitario. Ho dovuto rientrare ai box e questo ha segnato la nostra giornata. Il nostro ritmo era OK: durante le ripartenze ho avuto la sensazione di essere a metà strada in termini di competitività, più forte di alcune macchine e più lento di altre che si trovavano dietro a noi. Ho avuto un incidente con Chilton in Curva 6 che mi ha portato a forare una gomma e che ha chiuso la nostra giornata. Credo che avremmo potuto finire in P14 e invece siamo arrivati in P19. Non c’è nulla che sia andato bene dopo il primo giro, quindi dovremo inventarci qualcosa per domani. Dobbiamo rispondere ad alcune domande che abbiamo. La cosa positiva di avere due sessioni di qualifiche e due gare è che per domani partiremo tutti da un foglio bianco. In passato sarebbe stato necessario aspettare un anno per tornare sulla stessa pista, quindi prendiamo questo fatto come una cosa positiva. Penso che, se riusciremo a dare delle risposte alle nostre domande, il team AutoNation/NAPA possa darmi una macchina da top-5. Congratulazioni alla nostra famiglia della Honda per i risultati di oggi: oggi 8 delle prime 10 macchine all’arrivo erano motorizzate Honda e di questo ne sono molto orgoglioso.”

DALTON KELLETT (#14 K-Line USA/AJ Foyt Enterprises Chevrolet, P20): “È stata una giornata interessante a Road America. Ho utilizzato un po’ di tempo per conoscere il tracciato: La pista ha molte più curve ad alta velocità rispetto ad Indy Road, quindi c’è bisogno di un po’ più di tempo per familiarizzare con il circuito. In gara, una volta raggiunto il nostro ritmo, non giravamo male. Ho commesso un paio di errori da rookie: in pit lane sono arrivato lungo nella mia piazzola e i ragazzi hanno dovuto riposizionarsi per completare la sosta. Alla ripartenza ho dovuto evitare un paio di piloti che stavano scaldando le gomme, ho messo una ruota sull’erba e mi sono insabbiato all’uscita di Curva 14 e in quel frangente ho perso un giro, quindi ho perso ogni possibilità di guadagnare altre posizioni. Mi dispiace per i ragazzi ai box, hanno fatto un grande lavoro oggi, ma stanotte potremo studiare tutti i dati e domani torneremo in pista ancora più forti.”

CONOR DALY (#20 U.S. Air Force Chevrolet, P21): “Onestamente non so cosa sia successo [in merito all’incidente]. Pato [O’Ward] è salito su un cordolo e in uscita di curva era molto lento; sono riuscito ad allungare arrivando ad un punto in cui, sinceramente, pensavo di essere davanti a lui. Non ho corso molte gare contro di lui. È difficile stare affiancati in quel punto, probabilmente la responsabilità è di entrambi, ma in quel punto ero abbastanza veloce da provare a cogliere l’opportunità. Non posso dargli tutta la colpa, ma è un peccato perché lui era su gomme morbide, quindi penso che a fine gara saremmo potuti essere più veloci. I ragazzi del team della U.S. Air Force sistemeranno la macchina per domani, sperando che la nostra giornata sia migliore. Nell’incidente una spalla si è slogata e per un po’ ha fatto male. Metterò un po’ di ghiaccio e domani vedrò cosa succederà”

MARCO ANDRETTI (#98 U.S. Concrete / Curb Honda, P22): “È stato incredibilmente frustrante non sfruttare una grande macchina come quella che avevamo oggi, sembra che tutto giri male per noi. Fortunatamente domani avremo un’altra occasione e un’altra macchina molto veloce. L’obiettivo è completare al meglio un’intera gara ed ottenere un buon risultato per il team U.S. Concrete Honda.”

JACK HARVEY (#60 AutoNation / SiriusXM Honda, P23): “È un peccato che la nostra gara sia finita così presto, specialmente dopo una giornata così buona per il Meyer Shank Racing. All’ingresso di Curva 3 i freni si sono bloccati e la macchina è andata in testacoda: non c’è molto che si possa fare quando i freni cedono in questo modo. Per tutto l’anno abbiamo avuto una macchina molto veloce e questo aumenta ancor di più la nostra delusione perché potevamo chiudere tra i primi cinque. È successo un evento casuale che ci ha portato fuori dalla competizione, è una grossa delusione per me e per l’intero team Meyer Shank Racing. So che abbiamo la velocità che ci serve e questi ragazzi lavoreranno duramente per capire cos’è andato storto, in modo da poter essere altrettanto forti domani.”

Immagine di copertina da IndyCar Media/Chris Owens

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