La terzultima gara della stagione, l’ultima in un circuito permanente, si svolgerà domenica. Palou già al match-point.
Fa strano parlare di un campionato quasi al termine pur essendo solo ai primi di agosto, ma la strategia della IndyCar e di Penske Entertainment, negli ultimi anni, è stata ormai consolidata per evitare la guerra degli ascolti con la NFL. La stagione 2025 del campionato a ruote scoperte numero uno degli Stati Uniti sta per giungere alla terzultima gara della stagione, la quindicesima del calendario: Il GP Portland.
Ad ospitare il Gran Premio nell’Oregon sarà, appunto, il Portland International Raceway, situato all’interno del Delta Park. Il tracciato, lungo poco più di tre chilometri, è più volte entrato ed uscito dal calendario iridato della IndyCar o delle varie serie precedenti ad essa collegate, fino a rientrarvi in pianta stabile dal 2018 ad oggi (tolta l’edizione 2020, cancellata per la pandemia di Covid-19). La corsa di domenica durerà 110 giri.
Il GP Portland sarà l’ultimo evento del campionato a disputarsi su un tracciato permanente di stampo classico, mentre le ultime due tappe, al Milwaukee Mile e al Nashville Superspeedway, si terranno su due ovali. Una gara, questa, che potrebbe assegnare il titolo piloti con largo anticipo, specie rispetto all’ultima annata.
Álex Palou, infatti, è tornato nella sua forma più dominante in quel di Laguna Seca, vincendo il GP di Monterey e ristaccando nella generale Patricio O’Ward, il suo unico avversario rimasto nella lotta titolata. L’unica cosa che sta tenendo in ballo Pato, però, è la matematica: i 121 punti di ritardo dallo spagnolo sembrerebbero una montagna troppo impervia da scalare, persino per il messicano.
Anche il “terreno di gioco” favorisce Palou: a Portland il #10 ha conquistato già due vittorie nel 2021 e nel 2023, intervallate dai trionfi di Penske nel 2022 (con Scott McLaughlin) e nel 2024 (con Will Power). Per il resto, Ganassi Racing non è mai stata particolarmente fortunata qui al Delta Park: l’ultimo trionfo della compagine di Chip, prima dell’era Palou, risale al 1998 col nostro Alex Zanardi.

Ciò potrebbe essere uno svantaggio per Scott Dixon. L’esperto pilota neozelandese è ormai fuori dalla contesa titolata, tuttavia si sta giocando il terzo posto in campionato contro diversi piloti dall’età anagrafica decisamente inferiore. Kyle Kirkwood, dopo una Toronto in cui ha raccolto meno del desiderato ed una Laguna Seca avara di soddisfazioni, lo insegue con 15 punti di ritardo: la stagione del floridiano ha rispecchiato le precedenti in termini di discontinuità, seppur con acuti più forti.
Oltre al pilota Andretti, in questo finale di stagione Dixon se la dovrà vedere con Christian Lundgaard. Il danese, giunto secondo nella laguna, ha ulteriori 20 punti di ritardo dal pluricampione della serie e si profilerà dunque una sfida a tre per il gradino più basso del podio iridato. Se dovesse ottenerlo l’ex-F2, sarebbe la conferma dell’ottimo acquisto compiuto da Arrow McLaren, al termine di una stagione in cui il mantenimento del sedile della vettura #7 è stato decisamente più stabile rispetto al 2024.
Rimanendo in ambito Ganassi e McLaren, queste ultime gare saranno molto importanti anche per i rispettivi terzi piloti delle due compagini, Kyffin Simpson e Nolan Siegel. Il barbadiano ha sì ottenuto delle buone performance nelle ultime uscite (su tutte la terza posizione in Canada), ma bisognerà dare un segnale di concretezza per chiudere in bellezza da Portland in poi; per lo statunitense, invece, la stagione 2025 si sta rivelando decisamente più magra del previsto ed il distacco in classifica dai due compagni del team papaya parla da sé. Un bel piazzamento al Delta Park potrebbe fare morale, quantomeno.
Morale che, in casa Penske, continua ad essere sotto i tacchi. Anche a Laguna Seca, a parte per l’ingresso (fortuito) di Power nella Fast Six, non c’è stato molto da festeggiare per il team dell’Illinois, con l’australiano solo settimo in gara, Josef Newgarden 11° e Scott McLaughlin addirittura 22°.
La sfortuna, in questa stagione, ci ha sicuramente messo lo zampino, ma anche la performance, rispetto alla grande rivale Ganassi, è clamorosamente mancata. Come detto in precedenza, la cabala a Portland dice bene a Roger Penske e al suo team, ma non è più il momento di guardare alle statistiche degli anni passati: servirà una risposta concreta, soprattutto da parte di Newgarden e di McLaughlin con quest’ultimo che, dopo aver lottato per il titolo nel 2024, sta clamorosamente mancando all’appello quest’anno (a parte il podio in Alabama).
Tornando ai piani alti della classifica, è in corso anche la sfida per la sesta posizione tra Felix Rosenqvist (finito fuori gioco a Laguna Seca per un contatto verso curva 6), Colton Herta e Marcus Armstrong, con Power nelle vesti di quarto incomodo ma più staccato. Per il team Meyer Shank, concludere in sesta e settima posizione con ambo i piloti sarebbe un risultato eccellente, come anche per l’ex-pilota Ganassi.
Un’altra squadra che a Portland si comporta solitamente piuttosto bene è Rahal Letterman Lanigan Racing, squadra che quest’anno ha potuto scoprire il talento di Louis Foster. Il debuttante proveniente dalla Indy NXT ha già fatto capire della pasta di cui è fatto in alcune situazioni e, se RLL dovesse azzeccare i giusti set-up, potrebbe rivelarsi un weekend molto interessante per il #45, così come per Graham Rahal. Speranze più limitate, invece, per Devlin DeFrancesco.
L’anno scorso, in pole position, ci si era messo Santino Ferrucci per il team A.J. Foyt Enterprises, ma quest’anno l’italo-americano è stato spodestato, dal ruolo di caposquadra, dal nuovo arrivato David Malukas. Il lituano con licenza statunitense si è dimostrato più solido e costante nel corso dell’anno ed il distacco di 28 punti tra i due è, paradossalmente, poco veritiero. Vedremo se la squadra della leggenda del motorsport sarà capace di sorprendere come dodici mesi fa.
Altra grossa incognita, invece, Prema Racing. Il team veneto sta giungendo alla fine della propria prima annata in Indy, con Callum Ilott che ha raccolto due top ten negli ultimi due eventi, tra cui quella molto convincente a Laguna Seca. I frutti dal lavoro, col pilota inglese, si stanno vedendo e l’esperienza dell’ex-alfiere di Juncos Hollinger potrebbe rivelarsi fondamentale anche qui nell’Oregon. Chiamato ad un bel risultato anche Robert Shwartzman, anche lui per concludere in bellezza il primo anno nella serie.
Il fine settimana si preannuncia soleggiato con punte oltre i 30° d’atmosfera, perciò non ci saranno rischi dettati dal maltempo come avvenuto nel venerdì del GP di Monterey. La gara sarà in diretta su Sky Sport F1, mentre per il resto del programma bisognerà affidarsi ad IndyCarLive.com.
INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 3.166 m
Curve: 12 (4 a sinistra, 8 a destra)
Senso: orario
ORARI TELEVISIVI
Venerdì 8 agosto 2025
23:30 – Practice 1 (IndyCarLive.com)
Sabato 9 agosto 2025
18:00 – Practice 2 (IndyCarLive.com)
20:30 – Qualifiche (IndyCarLive.com)
Domenica 10 agosto 2025
02:30 – Practice 3 (IndyCarLive.com)
21:22 – Gara (Sky Sport F1)
Fonte immagini: indycar.com
AVVISO: Se vuoi ricevere le notifiche dei nuovi articoli pubblicati, scegliendo tu per quali categorie abilitare gli avvisi, collegati al nostro NUOVO GRUPPO TELEGRAM
Stai visualizzando da visitatore. Accedi o registrati per navigare su P300.it con alcuni vantaggi
È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.
Supporta P300.it
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi sostenere il nostro lavoro, puoi aiutarci con un piccolo contributo.P300.it è una realtà totalmente indipendente, il tuo supporto è per noi importante.