Per Kirkwood arriva la seconda vittoria in IndyCar, dopo quella ottenuta a Long Beach. Secondo posto per McLaughlin
Al termine di una gara insolitamente tranquilla visti i precedenti degli ultimi due anni, Kyle Kirkwood è transitato per primo sotto la bandiera a scacchi del Music City GP di Nashville, tredicesimo appuntamento stagionale con la NTT INDYCAR SERIES. Per Kirkwood si tratta della sua seconda vittoria in questo campionato, il primo per lui con la Andretti Autosport.
Kirkwood è stato il miglior interprete della strategia che, alla vigilia, era reputata vincente, quella delle due soste, riuscendo a battere sia i piloti che ne hanno effettuate tre, sia Scott McLaughlin, che dopo la pole di ieri era il favorito per la gara di oggi. Decisivo è stato il primo pit stop, che il pilota della Florida ha effettuato tre giri dopo rispetto al pilota del Team Penske approfittando del fatto di essere partito con le gomme più dure.
Durante il secondo stint, a gomme invertite (Kirkwood sulle morbide, McLaughlin sulle dure), il pilota del team Andretti ha gestito il consumo dei suoi pneumatici senza soffrire particolarmente il degrado delle gomme, che ha invece colpito in modo piuttosto pesante molti piloti.
L’ultimo stint di gara non ha modificato le posizioni, Kirkwood ha gestito senza troppi problemi il rivale tenendolo costantemente ad un paio di secondi di distacco; gli unici pericoli per lui sono stati quelli derivati da due ripartenze arrivate negli ultimi 10 giri di gara, la seconda delle quali è arrivata anche dopo un breve periodo di bandiera rossa.
Alex Palou chiude l’appuntamento di Nashville in terza posizione, ma per lui è un podio che vale quasi quanto una vittoria: lo spagnolo è infatti stato l’unico tra i piloti di testa a fermarsi in occasione di una caution arrivata ad inizio gara e questo l’ha messo fuori strategia rispetto ai suoi rivali. Per chiudere la gara con due sole soste, il pilota di Ganassi ha avuto bisogno non solo di risparmiare moltissimo carburante con la sua guida, ma anche delle due neutralizzazioni arrivate nei giri conclusivi.
Senza di esse, probabilmente, sarebbe stato costretto ad una sosta aggiuntiva che avrebbe promosso al terzo posto Josef Newgarden, che invece si è dovuto accontentare di rimanere ai piedi del podio. La terza e la quarta posizione dei due, di fatto, rappresentano un match nullo dal punto di vista della lotta per il campionato: il vantaggio di Palou sul rivale sale a 84 punti, ben al di sopra del punteggio che si può accumulare in un singolo weekend di gara.
Alle spalle di Newgarden si è piazzato Scott Dixon, che non è riuscito a bissare il successo dello scorso anno; sesto posto per Grosjean, che nel corso dell’ultimo pit stop ha perso qualche posizione dopo aver trascorso i primi due terzi di gara nelle posizioni di testa insieme a Kirkwood e McLaughlin. Settimo posto per Ericsson, che ha dovuto cedere una posizione a Grosjean negli ultimi giri per averlo ostacolato; completano la top-10 O’Ward, Lundgaard e Power.
Come anticipato, la gara è stata molto più lineare di quelle degli ultimi due anni: se si esclude un primo giro sotto caution perché al momento della partenza il gruppo non era allineato bene, nei primi 70 giri l’unica caution è arrivata nel corso del 13° giro, quando a Malukas è collassato l’alettone posteriore nella frenata di Curva 9 in fondo al ponte.
La bandiera verde è rimasta esposta fino al giro 71 quando il rookie Linus Lundqvist, autore di una grande prestazione alla sua prima gara nella NTT INDYCAR SERIES, ha sbattuto all’ultima curva. Alla successiva ripartenza è arrivata l’ultima caution di giornata provocata da un tamponamento a catena che ha visti coinvolti Rosenqvist, Canapino e Pedersen. È in quest’occasione che è stata esposta la bandiera rossa per rimuovere le vetture incidentate.
In classifica generale Palou rafforza la leadership con 513 punti contro i 429 di Newgarden; sembra essere fuori dal discorso per il titolo Scott Dixon, terzo con 387 punti all’attivo.
Il prossimo appuntamento con la NTT INDYCAR SERIES è per sabato prossimo con il secondo GP stagionale sul circuito stradale di Indianapolis.
Immagine di copertina da IndyCar Media/Travis Hinkle
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