IndyCar | GP Nashville 2022, Gara: Scott Dixon fa 53 nel delirio di 8 Caution. Newgarden 6°, Power 11°, Ericsson KO nel finale

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di Alessandro Secchi @alexsecchi83
8 Agosto 2022 - 10:45
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Scott Dixon vince un pazzo GP Nashville 2022 davanti a McLaughlin e Palou, riportandosi in lotta per il titolo. Ancora tre gare per definire il campione IndyCar

Più che “Music City GP” andrebbe chiamato “Crash City GP” quello andato in scena nella notte italiana. Il GP Nashville 2022 della IndyCar, infatti ed ancor più che quello del 2021, è difficilmente classificabile come “gara” per il numero di interruzioni che hanno impedito di scriverne una storia lineare. Dalle otto interruzioni (esclusa una bandiera rossa nel finale), per un totale di 36 giri su 80 in regime di Caution, a spuntarla è Scott Dixon, partito addirittura dalla 14a posizione.

Dixon torna in lotta

Partiamo proprio da qui: il sei volte campione ed il team di Chip Ganassi, in una gara pazza e senza mai più di 12 giri consecutivi in regime di bandiera verde, indovinano (è proprio il caso di dirlo) il momento giusto per l’ultima sosta ai box al 50° giro, risalendo in seconda posizione con la successiva caution (la quinta delle otto totali) e mettendosi alle spalle di Josef Newgarden; il quale deve, però, scontare almeno un’altra fermata per rifornire.

Al 66° giro il pilota nativo proprio di Nashville lascia la testa della corsa al neozelandese che, nel finale di gara, deve resistere al poleman sia all’arrembante Scott McLaughlin sia al compagno Alex Palou. A complicare tutto ci si mette anche una bandiera rossa, giunta proprio negli ultimi giri per l’ultimo incidente occorso a Romain Grosjean. Il francese viene allargato a muro in un tentativo di sorpasso più che deciso di Newgarden, che verrà poi investigato ma non penalizzato dalla direzione gara.

L’interruzione finale porta tutti in regime di bandiera verde quando manca un giro e mezzo al termine. Dixon è bravo a tenere alle sue spalle il suo omonimo ed il suo compagno di squadra e, vincendo la gara, sale a 53 successi staccando Mario Andretti e diventando ufficialmente il secondo pilota più vincente della storia dietro A.J. Foyt. Non è finita qui. Con questo successo Dixon torna prepotentemente in lotta per il titolo (che per lui sarebbe il settimo, proprio come Foyt), recuperando 32 punti su Will Power, 35 su Marcus Ericsson e 22 su Josef Newgarden.

Il capoclassifica incappa in una gara condizionata da contatti e qualche problema tecnico, che ne rallenta il ritmo facendolo chiudere all’11° posto. Lo svedese, invece, è costretto al KO da un guaio tecnico a quattro giri dalla fine, mentre Newgarden chiude sesto dopo una buona rimonta dall’ultima sosta. Power vede il suo vantaggio in classifica ridursi a soli 6 punti su Dixon, 450 punti contro 444, con Ericsson che sale a 438 e Newgarden che si porta a 428 davanti a Palou (417). Il tutto quando mancano tre gare al termine per decidere il campione 2022.

Una gara in Caution

Abbiamo raccontato solo le fasi finali ma, come detto, il GP Nashville è stato davvero un lungo, lunghissimo Stop and Go, con la gara costantemente interrotta e, come anticipato, non più di 12 giri percorsi in regime di bandiera verde. Se le prime due Caution sono state causate da un lungo di Rossi (giro 8) e un testacoda di Castroneves (giro 22), dalla terza in poi sono iniziati i contatti e gli incidenti che hanno messo fuori gioco più di un terzo dello schieramento.

Il primo incidente è quello che mette fuori gioco al giro 26 Simona De Silvestro, Dalton Kellet e Pato O’Ward, colpito da Graham Rahal proprio all’altezza del cambio. Quest’ultimo riparte con l’ala incastrata sotto l’auto che lo manda a muro, torna ai box, esce dalla piazzola per poi fermarsi all’uscita della pitlane per un problema al posteriore in quello che sembra essere un ritiro definitivo. Non sarà così.

Neanche il tempo di ripartire e Devlin DeFrancesco si infila all’interno di Takuma Sato con troppa fiducia. I due vanno a muro, con il giapponese non proprio contento, e si ritorna in bandiera gialla mentre ormai le strategie sono già più che saltate.

Tra il 40° ed il 52° la corsa è regolare fino a quando non torna protagonista Graham Rahal. Tornato in pista per compiere evidentemente qualche giro di test, il pilota statunitense distrugge l’anteriore della sua monoposto a muro coinvolgendo Rinus VeeKay, che sopraggiunge pochi secondi dopo e non riesce ad evitare l’impatto. Per Rahal, stavolta, è il ritiro definitivo mentre VeeKay riesce a tornare ai box.

Altri 9 passaggi in bandiera verde ed arriva il quarto incidente di giornata, con protagonisti i rookie Kyle Kirkwood e David Malukas. Kirkwood tenta un affondo forse un po’ timido e Malukas, allo stesso tempo, chiude un po’ troppo deciso il varco. Morale: entrambi a muro e sesta caution.

Tutto finito? Per nulla: a 8 giri dal termine è Jimmie Johnson ad inserire il suo nome tra i ritirati, stavolta per un guasto meccanico alla sospensione posteriore sinistra che lo manda a muro alla fine del ponte. Impossibile tenere la monoposto per il sette volte campione NASCAR ed altra interruzione, la penultima.

L’ultima, come detto, è quella per il contatto che coinvolge Newgarden e Grosjean. Il francese, imbestialito, fa il gesto del “pazzo” e attende Newgarden in pista per mostrare il suo disappunto, ma l’episodio verrà ritenuto all’interno delle regole dalla Direzione Gara che, nel frattempo, ferma tutto per non terminare la corsa sotto Pace Car.

Le monoposto vengono richiamate ai box e si torna in pista all’inizio del 78° passaggio, con la bandiera verde data ad uno e mezzo dal termine della corsa. Scott Dixon si difende da leone e vince, quindi, su McLaughlin e Palou. Rossi e Herta, protagonisti del lungo iniziale e di una toccata con rottura dell’ala anteriore, ribaltano le sorti della loro gara giungendo al quarto e quinto posto davanti a Newgarden, uscito 14° dopo la sua ultima sosta e capace di recuperare otto posizioni in pochissimi giri di bandiera verde. Felix Rosenqvist chiude settimo davanti a Christian Lundgaard, autore di una bellissima gara condotta nelle prime posizioni fino a pochi giri dal termine.

Buona la gara di Jack Harvey, che dopo aver danneggiato l’ala anteriore nel contatto multiplo del giro 26 si tiene lontano dai guai. rimonta e chiude al nono posto davanti a Simon Pagenaud e Will Power, 11°.

Seguono il risultato di gara del GP Nashville 2022 e le prime sei posizioni della classifica generale a tre dal termine. Prossima gara tra due settimane: si corre l’ultima su ovale di Gateway prima dello sprint finale nei circuiti permanenti di Portland e Laguna Seca.

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Immagine: Media IndyCar

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