Indycar | GP Monterey 2023, la cronaca delle qualifiche di Laguna Seca

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
10 Settembre 2023 - 09:18
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Felix Rosenqvist (Arrow McLaren) ha conquistato la pole dell’ultima gara dell’anno.


Segue la cronaca delle qualifiche del GP Monterey 2023, ultima prova della stagione 2023 della NTT Indycar Series. Le quattro sessioni si sono disputate a Laguna Seca e a conquistare la pole è stato Felix Rosenqvist sulla Dallara-Chevrolet del team Arrow McLaren SP. Scott McLaughlin (Team Penske) completa la prima fila.


ROUND 1, GRUPPO 1

La prima sessione eliminatoria procede inizialmente senza intoppi, col debuttante Jüri Vips al comando del turno sulla vettura #30 del team RLL. Ad un minuto e mezzo dalla fine, però, Ryan Hunter-Ray finisce in testacoda in uscita dall’ultima curva e la sua auto si spegne, causando la prima bandiera rossa di giornata.

Alla ripartenza tutti dispongono di un ultimo tentativo e la classifica si rimescola in un batter d’occhio: a superare il taglio sono Scott Dixon, Romain Grosjean, Vips, Santino Ferrucci, Felix Rosenqvist e Rinus VeeKay. Escono clamorosamente Colton Herta (15° e su una vettura con la livrea ispirata alla macchina del padre Bryan del ’98), Alexander Rossi (17°) e Marcus Ericsson (19°). Eliminato anche Canapino, il quale perderà sei posizioni sullo schieramento per la sostituzione del motore non approvata (come Vips e Ferrucci) e si posizionerà 19° nella partenza lanciata di domani.

GRUPPO 2

La sessione 2 non inizia nel migliore dei modi per Will Power, il quale perde tempo ai box per via di un problema di centralina elettronica, che costringe i meccanici a togliere il cofano motore. L’australiano, però, ce la fa a ripartire.

L’inizio di sessione dura poco perché Hélio Castroneves, nel suo primo giro lanciato, finisce in testacoda in curva 3 provocando un’altra bandiera rossa, con oltre sette minuti a disposizione. C’è confusione anche sulla scelta dei pneumatici da montare da parte dei piloti, ovvero se sprecare subito delle Alternate nuove oppure risparmiarle in vista del Round 2, rischiando però le Primary.

Alla ripartenza, tutti seguono la prima strategia e a passare il taglio sono Patricio O’Ward, Scott McLaughlin, Christian Lundgaard, Josef Newgarden (messo sotto investigazione per un possibile rallentamento ad Armstrong), Álex Palou e Power. Graham Rahal, poleman a Portland, rimane fuori col 14° posto in griglia; va anche peggio a Kyle Kirkwood, 18°.

ROUND 2

Il Round 2, decisivo per scegliere i sei partecipanti alla Fast Six, è fortunatamente privo d’interruzioni. Solo allo scadere del tempo Pato, nel suo ultimo giro veloce, finisce in testacoda in curva 4 e fa spegnere il motore, impedendo ulteriori miglioramenti. Il risultato è che il messicano si classifica 12, mentre Lundgaard (velocissimo nel tratto della Rainey), McLaughlin, Palou, Rosenqvist, Dixon e Newgarden lotteranno per la pole.

Per lo spagnolo incoronato campione a Portland è il nono accesso in Fast Six su undici appuntamenti stradali o su pista, mentre Power conclude la stagione senza nemmeno una pole sulle stesse tipologie di circuito.

FAST SIX

Il primo giro lanciato comune dà ragione a Scott McLaughlin, che si piazza momentaneamente in testa prima del sopraggiungimento di Dixon: il #9 sta usando gomme dure anziché di un set di Alternate usate, ma la scelta paga ed il sei volte campione si mette in testa.

Il favorito per l’ottenimento della pole, dopo quando visto nel Round 2, pare essere Christian Lundgaard, ma il danese sbaglia al Cavatappi arrivando troppo lungo e perde un giro. Nel successivo il #45 ce la fa a mettersi virtualmente al comando, ma la sua gioia dura poco: dal nulla arriva l’outsider di turno, Rosenqvist, che gli ruba il primato in 1:06.641.

L’ultima minaccia per Felix arriva da McLaughlin, che arriva vicinissimo ad ottenere la pole a Laguna Seca ma non abbastanza. Il #3 di Penske chiude secondo a 0″0097, poi in seconda fila troviamo Lundgaard e Newgarden. Terza fila tutta Ganassi con gli ex-duellanti per il titolo, Dixon e Palou, affiancati.

Qui di seguito i risultati dei Gruppi 1 e 2 del Round 1, del Round 2 e della Fast Six, oltre che la griglia completa.

Fonte immagine: indycar.com

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