Il pilota Andretti nega la tripletta allo spagnolo e si assicura la sua seconda vittoria a Long Beach. Terza posizione per Lundgaard.
Per esser stata la 50a edizione di uno dei Gran Premi più importanti al mondo, questa non sarà ricordata tra le gare più belle ed emozionanti della storia della IndyCar; ciononostante, manterrà comunque un enorme significato per Kyle Kirkwood, vincitore del GP Long Beach 2025.
Dopo quasi due anni di digiuno, il pilota di Jupiter è tornato al successo nella serie americana a ruote scoperte, raccogliendo la sua terza vittoria in carriera dopo quelle di Long Beach e Nashville nel 2023, a controprova delle abilità che possiede nel correre nei cittadini.
Una vittoria ottenuta sì con margine, ma che non è stata affatto facile da portare a casa. Come previsto dopo le qualifiche, la più grossa spina nel fianco per Kirkwood in questa gara è stato Álex Palou, il quale aveva nel mirino la sua terza vittoria di fila in questo inizio di stagione. Un risultato del genere avrebbe affossato mentalmente (e forse definitivamente per alcuni) gli avversari.
La gara si è decisa tra il 63° ed il 64° giro, quando i due protagonisti sono rientrati ai box con Palou a precedere di un giro Kirkwood. Il singolo passaggio a gomme calde non è però bastato al catalano per potersi assicurare il successo, perciò si è dovuto accontentare della seconda posizione. Un ruolino di marcia, quello di Palou, comunque impressionante e che lo pone in testa alla generale con ampissimo margine.
Christian Lundgaard, per Arrow McLaren, completa il podio. Dopo l’incidente patito nelle qualifiche e la partenza dalla 12a posizione, il danese ha mantenuto la calma ed ha messo in atto un ritmo gara importante sia sulle gomme Primary che sulle Alternate, chiudendo a 18″ da Kirkwood.
Felix Rosenqvist e Will Power completano la top five. Lo svedese ha mantenuto inalterata la propria posizione di partenza ed ha portato a casa un risultato solidissimo per Meyer Shank Racing, mentre l’australiano si è prodigato in una bella rimonta dalle retrovie, con la quale ha guadagnato otto posizioni e risultando il migliore dei piloti Penske al traguardo.
Scott McLaughlin, infatti, è giunto sesto, mentre la sfortuna si è di nuovo abbattuta su Josef Newgarden: un po’ come accaduto a Power nell’ultima gara del 2024, il due volte vincitore della Indy 500 è stato fermato da un problema all’aggancio della cintura nell’ultimo terzo di gara. Il #2 è stato classificato a due giri di ritardo, in 27a ed ultima posizione.
Completano la top ten Colton Herta (colui che è uscito peggio dal primo stint, in cui si è ritrovato da secondo a sesto), Scott Dixon, Sting Ray Robb (autore di un passo gara notevole ed inatteso quando si è trovato in testa durante il girone delle soste) e Kyffin Simpson, quest’ultimo sulla terza Dallara-Honda di Chip Ganassi Racing.
Tra i delusi troviamo anche Patricio O’Ward ed Alexander Rossi, giunti rispettivamente 13° e 15°. Il Prema Powerteam, invece, ha concluso al 18° posto con Robert Schwartzman (il quale è stato anche al comando per un giro prima di entrare ai box) e al 21° con Callum Ilott.
Al momento, nella classifica piloti non c’è partita: Palou conduce con 142 punti ed un vantaggio di 34 lunghezze su Kirkwood, balzato in seconda posizione a quota 108. Loro due sono gli unici ad aver già sforato il tetto dei 100 punti, con Lundgaard terzo a -46 dal #10. Rosenqvist e Dixon li seguono, rispettivamente con 88 e 86 punti in cascina.
Tra altre tre settimane si disputerà la prima gara dell’infuocato “Month of May”, il mese contraddistinto dallo svolgimento della 500 Miglia di Indianapolis. Prima di raggiungere l’Indiana, però, la NTT IndyCar Series farà tappa a Birmingham per il Gran Premio dell’Alabama al Barber Motorsports Park, uno dei tracciati più completi ed emozionanti dell’intero calendario 2025.
Qui i risultati della gara di Long Beach e la generale piloti dopo tre gare.
Fonte immagine: indycar.com
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