Dixon compie un’altra delle sue magie nel GP di Long Beach della IndyCar, vincendo dall’8° posto. Herta e Palou sul podio, Newgarden si accontenta del 4° posto. Gara deludente per Pato O’Ward
La 57^ affermazione nella lunga carriera di Scott Dixon in IndyCar giunge alla fine di un Gran Premio di Long Beach gestito magistralmente. Supportato come sempre da Mike Hull, Dixon ha sfruttato la caution del 15° giro, provocata da Christian Rasmussen e Jack Harvey, per smarcare il primo pit stop e passare dalle gomme dure alle morbide, le più performanti. Avendo però anticipato la sosta di circa 12 passaggi, Dixon ha dovuto amministrare il carburante per evitare un terzo pit stop, stesso programma seguito da Will Power e Kyle Kirkwood. Tra questi tre l’unico a rendere efficace questa strategia è stato proprio il neozelandese di Chip Ganassi Racing, bravissimo a coniugare velocità e gestione carburante nelle prime due frazioni della gara.
L’ultimo stint è stato davvero al cardiopalma: Dixon, salito al comando grazie a delle soste anticipate, è stato messo sotto pressione da Josef Newgarden, Colton Herta, Alex Palou e Marcus Ericsson, autori di una strategia standard bassata sulla media di 30 giri per stint. Avendo gomme più fresche e non dovendo prestare attenzione al bioetanolo, i quattro hanno tentato l’assalto al primo posto, ma Dixon non ha mai perso colpi. La svolta è arrivata nel momento in cui Colton Herta, 3° in quel momento, ha tamponato Josef Newgarden nel tornante di curva 11. Il contatto ha quasi provocato uno stallo del motore Chevrolet di Newgarden, passato anche da Alex Palou e sceso al 4° posto. Questo episodio ha regalato ossigeno a Scott Dixon. Gli ultimi passaggi hanno visto il veterano di Chip Ganassi Racing incalzato da Herta, ma Dixon ha tenuto tutto sotto controllo, mantenendo alta l’attenzione e regolano il giovane Colton. Raggiunta la bandiera a scacchi Scott Dixon ha festeggiato così la 57^ vittoria in carriera, -10 dal record di A. J. Foyt, ottenendo la seconda affermazione a Long Beach e arrivando a 20 stagioni consecutive con almeno un trionfo.
Herta e Palou si sono accontentati del 2° e 3° posto, seguiti da un frustrato, Newgarden, primo avversario di Dixon fino alla tamponata di Herta e 4° al traguardo davanti a Marcus Ericsson. Il Team Penske ha tanto da recriminare, avendo probabilmente raccolto meno del previsto. La prova arriva dal 6° posto di Will Power, partito con le morbide e leader della corsa sin dalla prima staccata grazie ad uno splendido sorpasso all’esterno di curva 1 su Felix Rosenqvist. L’australiano non ha beneficiato della caution del 15° giro, la quale ha annullato tutto il vantaggio preso nelle prime miglia della corsa. Fermatosi ai box per cambiare le gomme morbide, Power è tornato in pista con un set di dure nella parte centrale del gruppo. Anche per questo motivo il due volte campione IndyCar non è riuscito a copiare il ritmo di Dixon, che dopo la prima sosta ha optato per le morbide, le gomme perfette per liberarsi dal traffico di centro gruppo. Da dimenticare la domenica di Scott McLaughlin, forzato al ritiro per un problema meccanico occorso al 71° giro.
Ritorno alla classifica, menzioniamo la 7^ posizione di Kyle Kirkwood, vincitore lo scorso anno, e soprattutto il notevole recupero di Romain Grosjean, 8° davanti al poleman Rosenqvist dopo esser scattato dal 16° posto. Completa la top10 Alexander Rossi, in rimonta dopo esser rientrato ai box al 2° giro per via di una foratura scaturita dalla tamponata ricevuta da Pato O’Ward, sanzionato con un drive through e visibilmente amareggiato al termine di un fine settimana da dimenticare. Restando in Arrow McLaren evidenziamo il maiuscolo esordio di Théo Pourchaire, campione FIA F2 2023, selezionato dal team di Gavin Ward per sostituire David Malukas, ancora bloccato dall’infortunio al polso. Una gara priva di sbavature ha permesso al pilota di Grasse di tagliare il traguardo in 11^ posizione, risultato degno di nota considerando i pochi km percorsi a bordo di una IndyCar.
La classifica piloti vede ancora Josef Newgarden al comando con 12 punti di margine su Scott Dixon, 15 su Colton Herta, 24 su Alex Palou e 26 su Will Power, mentre Pato O’Ward e Felix Rosenqvist sono attardati rispettivamente di 33 e 37 lunghezze. Ora la IndyCar si sposta a Barber per correre il GP dell’Alabama, in programma domenica 28 aprile alle ore 19:30 italiane.
INDYCAR | GP LONG BEACH 2024 | CLASSIFICA GARA
Immagine di copertina: Chip Ganassi Racing – X
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