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IndyCar | GP Long Beach 2022: Newgarden vince una gara tiratissima davanti a Grosjean e Palou. Male McLaughlin

di Marco Colletta
MarcoColletta marcocolletta
Pubblicato il 11 Aprile 2022 - 00:30
Tempo di lettura: 6 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
IndyCar | GP Long Beach 2022: Newgarden vince una gara tiratissima davanti a Grosjean e Palou. Male McLaughlin
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Prima vittoria a Long Beach per Josef Newgarden che precede Romain Grosjean e Alex Palou. Errori per McLaughlin che perde così la vetta della classifica.

Una gara combattuta col coltello tra i denti in quel di Long Beach, per il terzo appuntamento della IndyCar 2022. Il nome del vincitore è stato incerto fino alla fine, ma sotto la bandiera a scacchi è stato Josef Newgarden a transitare davanti a tutti conquistando il primo successo sulla pista californiana. Il Team Penske è tornato a vincere qui dopo l’ultimo trionfo marchiato Simon Pagenaud del 2016.

Dietro al due volte campione IndyCar si è piazzato Romain Grosjean che conquista così il quarto podio, il primo in questa stagione, precedendo il campione in carica Alex Palou. Will Power ha chiuso al quarto posto davanti a un buon Pato O’Ward in crescita dopo un inizio di stagione incerto. Da dimenticare la gara di McLaughlin che perde la leadership del campionato dopo essere finito in testacoda a un terzo di gara.

CRONACA DELLA GARA

Dopo la Green Flag posizioni invariate in testa alla classifica, con i primi cinque rimasti rimasti al loro posto, compreso il poleman Colton Herta, mentre dietro di loro Marcus Ericsson ha sopravanzato Romain Grosjean e Will Power portandosi in sesta posizione. I primi giri della gara sono poi diventati una fase di studio, con le posizioni rimaste congelate fino alla prima caution causata da Dalton Kellett al giro numero 6. Il canadese dell’A.J. Foyt Enterprises è finito contro il muro di gomme di curva 1, chiudendo la sua gara dopo pochi chilometri e costringendo la Pace Car a scendere in pista.

La neutralizzazione è durata per quattro tornate fino alla bandiera verde che ha ripreso a sventolare all’inizio del decimo giro. In quello seguente, Scott Dixon ha effettuato il suo primo sorpasso della gara portandosi così in quindicesima posizione.

I primi grossi movimenti si sono visti a partire dal 21° passaggio quando Felix Rosenqvist ha iniziato ad accusare l’usura sulle proprio gomme, perdendo prima la posizione su Alexander Rossi, per poi essere risucchiato anche da Ericsson, Grosjean, Power, McLaughlin e Pagenaud, ritrovandosi così al limite della top 10 in un solo giro. Al termine della stessa tornata Dixon ha aperto il valzer dei pit stop anticipando di molto la chiusura del primo stint.

Al giro 25 Ericsson si è reso protagonista di un altro sorpasso, questa volta ai danni di Alexander Rossi, per la quarta posizione. L’americano è stato poi sopravanzato un giro più tardi anche da Grosjean, prima di rientrare ai box per il cambio gomme. La 27esima tornata è stata quella che ha caratterizzato il primo pit di Palou e O’Ward, mentre il leader della corsa Herta ha allungato fino alla 29esima e Newgarden alla 30esima.

Un piccolo errore del pilota Andretti, che stava per inserirsi nella piazzola sbagliata, e un pit stop lento gli hanno fatto perdere due posizioni. Herta è stato sopravanzato da Newgarden rimasto secondo e Palou che è riuscito a fare l’undercut su entrambi diventando il nuovo leader della cosa.

Nel corso del 31° giro Lundgaard è finito lievemente a muro, riuscendo però a rientrare subito nella corsia dei box. Due giri più tardi anche il leader della classifica McLaughlin ha toccato il muro, questa volta con la pancia destra contro il tornantino finale. Il neozelandese è finito in testacoda perdendo molte posizioni e scivolando in fondo al gruppo. Una tornata dopo è stato il turno di Devlin DeFrancesco di incontrare le barriere. Questa volta il contatto è stato più pesante, con il canadese che è tornato subito ai box (avendo sbattuto in curva 9), nonostante le sospensioni sinistre danneggiate.

Da qui in poi situazione di stallo fino al quarantasettesimo giro quando Grosjean ha raggiunto la quinta posizione passando Dixon che intanto si è attestato in Top10 grazie alla strategia differenziata. Lo stesso neozelandese del Chip Ganassi Racing ha dato il via al secondo giro di soste alla tornata 53. Due passaggi più tardi è stato il turno di Palou, mentre per Newgarden il secondo pit è arrivato altri 3 giri dopo.

Nessuna seconda sosta, invece, per Colton Herta che ha toccato pesantemente il muro in curva 9, mettendo fine anticipatamente alla sua corsa. Il nervosismo causato dalla perdita della leadership dopo la prima sosta ha giocato brutti scherzi per lui.

https://twitter.com/IndyCar/status/1513259924553285632

Nessuna caution per questo contatto, dato che l’americano è riuscito a infilarsi subito in una via di fuga. A Long Beach, però, la bandiera gialla ha ricominciato a sventolare al giro 60. Questa volta un tamponamento di Pagenaud a Sato ha fatto finire il francese in testacoda che, tentando di riprendere la giusta via, si è incagliato nell’aiuola della fontana presente in curva 3.

https://twitter.com/IndyCar/status/1513263057329344518

In questo caso la Pace Car è rimasta in pista per sette giri e alla ripartenza un altro momento clou per i piloti nelle prime posizioni. Ericsson, momentaneamente in terza posizione, trovandosi sotto pressione di Grosjean, ha perso il posteriore in uscita da curva 3 toccando le barriere con la gomma posteriore e danneggiando la sospensione sinistra. Seminando il caos nel tentativo di spostarsi, lo svedese è poi finito in testacoda venendo colpito da Dixon, che ha perso così la quinta posizione su O’Ward.

https://twitter.com/IndyCar/status/1513264042604843010

Il #28 dell’Andretti Autosport ha dunque ereditato la terza piazza. Non soddisfatto ha provato fin da subito ad attaccare Palou per la seconda posizione, riuscendo a ottenerla nel corso del giro 70. Grazie alle gomme morbide e al push to pass, il francese ha tentato di avere la meglio anche su Newgarden senza riuscirci. I tre sono rimasti a stretto contatto, racchiusi tra 1.0 e 1.5 secondi per tutti gli ultimi 15 giri.

Al giro 76 la terza caution è stata causata da un testacoda di Jimmie Johnson in curva 8 che ha poi colpito David Malukas che stava transitando in quel momento. La bandiera gialla ha continuato a sventolare per 5 giri fino alla ripartenza data a cinque dal termine. Qui Grosjean ha riprovato un attacco per la leadership, senza riuscire a conquistarla.

La gara si è poi conclusa al giro 85 quando è stata esposta la quarta caution per colpa di Takuma Sato finito a muro sempre in curva 8.

Josef Newgarden ha quindi conquistato il GP di Long Beach 2022 precedendo Romain Grosjean e Alex Palou. Quarto posto per Will Power che ha preceduto Pato O’Ward e Scott Dixon che ha chiuso sesto dalla 16a posizione di partenza. Bene anche Rahal che ha rimontato dalla 13a posizione al via fino alla settima, mettendosi alle spalle Alexander Rossi che ha avuto qualche problema di troppo tra gestione delle gomme e pit stop. Nono posto per Hélio Castroneves e ottima decima piazza per il rookie Kyle Kirkwood. Solo un undicesima posizione per Felix Rosenqvist, mentre Scott McLaughlin non è andato oltre la quattordicesima piazza.

CLASSIFICA DOPO TRE GARE

Newgarden sale in testa alla classifica con 118 punti precedendo di cinque lunghezze il compagno di squadra McLaughlin. Terzo posto per Palou a 15 punti dalla vetta, quindi Power subito dietro a -16. Quinto posto per Scott Dixon che si trova a 35 punti dall’americano di casa Penske.

La IndyCar torna in pista tra tre settimane per il Gran Premio dell’Alabama al Barber Motorsport Park.

Indycar 2022 - GP Long Beach, Vince Newgarden
Classifica provvisoria del GP di Long Beach 2022 della NTT IndyCar Series.

Immagine di copertina: IndyCar Media Site


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