Indycar | GP Indianapolis: Rosenqvist conquista la sua prima pole position

di Lorenzo Esposito
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Pubblicato il 11 Maggio 2019 - 00:17
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Indycar | GP Indianapolis: Rosenqvist conquista la sua prima pole position

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Prima fila tutta targata Ganassi per il Gran Premio di Indianapolis che si disputerà nella serata di domani: a conquistare la pole position per la prima volta nella sua carriera in Indycar è stato Felix Rosenqvist, che col tempo di 1:08.2785 ha preceduto per 2 centesimi di secondo il suo compagno di squadra Scott Dixon. Era da quasi 2 anni, precisamente dalla Texas 600 del 2017, che due macchine del team Ganassi non partivano davanti a tutti.

La vera sorpresa di giornata è però Jack Harvey: l’inglese porta il team Meyer-Shank Racing in seconda fila, in zone di classifica difficilmente immaginabili per un piccolo team come il suo (che peraltro prende parte solamente ad alcune gare del campionato). Al suo fianco partirà Colton Herta, a poco meno di un decimo dalla pole, il quale a sua volta precede un ottimo Ed Jones e Will Power. L’australiano non è riuscito a mettere insieme un giro buono nella Fast Six, ma ha comunque limitato i danni in rapporto a quanto fatto dai suoi compagni di squadra, nessuno dei quali ha preso parte all’ultima fase delle prove.

In particolare troviamo molto attardato il leader del campionato, Josef Newgarden, che infatti partirà solo dalla tredicesima casella a tutto vantaggio degli altri contendenti al titolo. Davanti al campione del 2017 partiranno, nell’ordine, Rahal, Pagenaud, Ericsson (per la prima volta tra i primi 12), Bourdais, Sato e Pigot.

Da segnalare la qualifica di Helio Castroneves, presente qui e alla 500 Miglia, che partirà quindicesimo, e le difficoltà del team Andretti Autosport: Ryan Hunter-Reay scatterà solo dalla sedicesima casella, seguito a ruota da Alexander Rossi in diciassettesima e Zach Veach in ventesima; crisi nera infine per Marco Andretti e Tony Kanaan, che chiudono mestamente la griglia di partenza.

Alle 17:15 di domani inizierà la mezz’ora di warm up per definire le ultime variazioni agli assetti; poco più di 4 ore dopo, alle 21:40, prenderà il via la sesta edizione del Gran Premio di Indianapolis

Seguono la cronaca e le classifiche a cura di Andrea Gardenal

La cronaca

La prima metà del gruppo 1 procede regolarmente con l’unica eccezione di un rapido fuori pista per Takuma Sato in curva 7, fortunatamente senza conseguenze. Il più veloce dopo i primi 6 minuti è Castroneves in 1:08.8488 (unico su gomme soft) davanti a Leist, Rosenqvist, Bourdais, Sato e Power. Per il momento tra gli esclusi figurano, tra gli altri, Rossi e Newgarden.

Gli ultimi giri, effettuati da tutti con gomme morbide, rivoluzionano la classifica: quando scende la bandiera a scacchi Sato ottiene il miglior tempo in 1:08.0663 davanti a Bourdais e Rosenqvist, ma le vere sorprese ci sono “on the bubble”: Power si piazza al sesto posto beffando per soli 2 centesimi Josef Newgarden, per 4 Helio Castroneves e per 10 Alexander Rossi; due dei principali protagonisti del campionato vengono così eliminati dalle qualifiche già al termine della prima sessione. Tra gli ammessi alla Q2 figurano, oltre ai quattro piloti citati prima, anche Jack Harvey ed Ed Jones; a chiudere il gruppo degli eliminati ci sono invece O’Ward, Leist e Andretti.

La prima parte del gruppo 2 vede Dixon davanti a tutti col tempo di 1:09.3335, un decimo più veloce di Herta e quasi 3 più rapido di Hunter-Reay ed Ericsson. Tra gli esclusi figurano momentaneamente Pagenaud, Pigot e Hinchcliffe.

Il secondo run di giri veloci, stavolta con gomme morbide, porta a cambiamenti continui, anche perché la pista fredda rende molto difficile portare in temperatura gli pneumatici e quindi i tempi migliori escono solamente dopo 2 o 3 passaggi: alla fine dei 10 minuti di prove Herta si porta al primo posto col tempo di 1:08.1921 davanti a Dixon, Ericsson e Rahal, tutti a meno di un decimo dal rookie del team Harding-Steinbrenner. Pagenaud e Pigot, che dopo i primi minuti erano fuori dalla top-6, risalgono fino al quinto e al sesto posto. Vengono invece esclusi Ferrucci, Hunter-Reay, Hinchcliffe, Veach, Chilton e Kanaan. Il campione del 2012, in particolare, può recriminare su un fuori pista commesso alla curva 7 prima dell’inizio del suo ultimo giro veloce, un errore che gli ha impedito di sfruttare a pieno le gomme.

Alla seconda fase delle qualifiche non vengono quindi ammesse tutti e quattro i piloti di Andretti e due dei quattro di Penske, tra cui il leader del campionato; tra gli outsider ammessi alla Q2 figurano invece Ericsson, Pigot, Harvey e Jones.

L’inizio della Q2 è la fotocopia dei due gruppi della Q1, con tutti i piloti che scendono immediatamente in pista per portare in temperatura le gomme. Dopo i primi cinque minuti i due piloti di Ganassi occupano le prime due posizioni, con Dixon (1:09.1201) davanti a Rosenqvist (1:09.1422); Power, Herta, Jones e Bourdais chiudono la top-6.

Con le gomme morbide i tempi si abbassano nuovamente: alla fine del turno il più veloce di tutti è ancora una volta Colton Herta, che col tempo di 1:07.8887 si porta ad un solo decimo dal record della pista; secondo è Rosenqvist e terzo è Jack Harvey, che per la prima volta raggiunge la Fast Six. Power è quarto davanti a Dixon e Jones, che precede Graham Rahal per soli quattro centesimi di secondo. Oltre a Rahal, vengono esclusi Pagenaud, Ericsson (alla sua miglior qualifica stagionale), Bourdais, Sato e Pigot.

Nella Fast Six il primo a scendere in pista è Will Power che si porta al comando col tempo di 1:08.7901, ma dopo pochi secondi Herta si porta in prima posizione in 1:08.4164; passa un altro giro ed è Harvey a salire in cima alla classifica col tempo di 1:08.3238 davanti a Dixon e allo stesso Herta. Per un minuto le cose sembrano mettersi bene per il pilota inglese, ma proprio sullo scadere del tempo prima Rosenqvist (1:08.2785) e poi Dixon (1:08.2979) riescono a scavalcarlo, regalando quindi a Chip Ganassi l’intera prima fila con lo svedese che conquista la sua prima pole position in carriera in Indycar. Harvey conserva la terza posizione davanti a Herta, Jones è buon quinto mentre Power deve accontentarsi della sesta posizione.

Le classifiche

Riepilogo

Q1 Gruppo 1

Q1 Gruppo 2

Q2

Fast Six

Immagine di copertina da https://twitter.com/IMS

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