Indycar | GP Indianapolis 2020: Dichiarazioni P1-P10

di Andrea Gardenal
Pubblicato il 5 Luglio 2020 - 10:26
Tempo di lettura: 7 minuti
ARTICOLO DI ARCHIVIO
Indycar | GP Indianapolis 2020: Dichiarazioni P1-P10

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Seguono le dichiarazioni dei piloti che hanno completato il GMR Grand Prix di Indianapolis nelle prime 10 posizioni.

SCOTT DIXON (#9 PNC Bank Chip Ganassi Racing Honda, P1): “Credo che siamo stati abbastanza fortunati, ma anche la strategia aggressiva che abbiamo scelto, utilizzando le Firestone dure ad inizio gara mentre tutti gli altri erano su gomme morbide, ha giocato a nostro favore. La bandiera gialla è uscita al momento giusto per noi e ha penalizzato i primi, ma sicuramente avevamo il giusto passo gara. Abbiamo fatto qualche piccolo cambiamento per adattarci alla pista che si stava raffreddando; alla fine la macchina della PNC Bank era su due binari e ci ha permesso di prendere il largo.”

GRAHAM RAHAL (#15 Fifth Third Bank Honda, P2): “Onestamente credo che la strategia stesse funzionando perfettamente. Con una tattica a due soste sono uscito dai box dopo il primo pit stop appena dietro a Power, Harvey e agli altri piloti di testa: pensavo solo al fatto che, una volta terminato l’ultimo ciclo di pit stop, avremmo avuto 25/30 secondi di vantaggio. Purtroppo l’uscita della caution ha vanificato la nostra strategia, perché a quel punto tutti noi avremmo dovuto fare una sola altra sosta ai box. Ovviamente il passo di Dixon nell’ultima parte di gara è stato incredibile. Io ero su gomme dure e ho fatto un po’ di fatica a tenere alto il ritmo. Oggi la macchina della Fifth Third Bank è stata grandiosa, i nostri ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro. È un peccato per Spencer, anche lui era in una buona posizione, ma dopo il Texas questa gara è stata molto buona per la nostra squadra.”

SIMON PAGENAUD (#22 Menards Team Penske Chevrolet, P3): “Le qualifiche di ieri non sono andate come avremmo voluto: la giornata era iniziata bene, ma poi abbiamo preso una strada sbagliata con questa macchina. Alla fine però abbiamo volto a nostro favore una situazione negativa. Penso che sia un bene sapere già ad inizio stagione dove dobbiamo migliorare la macchina. Non siamo felici di come è iniziata la gara, abbiamo corretto l’assetto della Menards Chevy e la macchina è costantemente migliorata. Siamo anche riusciti a gestire bene le gomme. Durante le sequenze dei pit stop abbiamo recuperato molto terreno spingendo al massimo mentre gli altri erano fermi ai box. La bandiera gialla ci ha aiutato un po’ perché ci eravamo fermati ai box appena cinque giri prima. Alla fine avevamo un buon ritmo. È stata una gara molto difficile fisicamente, non era facile guidare la macchina, ma il programma di allenamento che ho svolto mi ha aiutato molto. Voglio ringraziare la Chevy, perché in rettilineo avevamo tanti cavalli a disposizione e questo mi ha aiutato a superare tanti avversari.”

COLTON HERTA (#88 Gleaners Food Bank of Indiana Honda, P4): “Complessivamente è stata una giornata positiva, anche se non avevamo il ritmo di chi è arrivato davanti a noi. Sono molto felice di aver concluso la gara in P4 e di aver portato all’arrivo la macchina senza problemi. Non avevamo il passo per vincere, ma abbiamo ottenuto il miglior risultato possibile che per noi era la quarta posizione. Ringrazio Gleaners per essersi unita a noi in questo weekend e tutti coloro ce ci sostengono. È stato un buon weekend in termini di punti e spero di mantenere questo slancio anche per le prossime gare.”

RINUS VEEKAY (#21 Sonax Chevrolet, P5): “Ho corso la miglior gara della mia carriera! La squadra mi ha dato una grande macchina e una grande strategia per arrivare in P5 partendo dalla P18. Non sono mai stato così stanco dopo una gara, ma questo è quello che succede quando dai il 110%. Ringrazio i miei ragazzi e tutti quanti alla SONAX e alla Autogeek. In questo momento sono la persona più felice al mondo!”

MARCUS ERICSSON (#8 Huski Chocolate Chip Ganassi Racing Honda, P6): “Ad essere onesti è stata una gara molto buona per noi. Abbiamo avuto un ottimo ritmo, come si può vedere dalla prestazione di Scott. Penso sia chiaro che le nostre macchine abbiano iniziato alla grande la stagione. I primi giri sono stati piuttosto insidiosi, ma siamo riusciti a mantenere la posizione e questa è stata una buona cosa. La macchina della Huski Chocolate era molto veloce e nel complesso avevamo un buon ritmo. Abbiamo incontrato dei problemi al rifornimento durante la seconda o la terza sosta, ma sono cose che succedono e siamo andati avanti. Penso che questo problema ci sia costato un posto sul podio, perché saremmo potuti arrivare davanti a Simon Pagenaud che ha finito al terzo posto. Da lì abbiamo recuperato bene, sono felice delle prestazioni delle nostre macchine e del grande sforzo fatto dalla nostra squadra per iniziare la stagione 2020.”

JOSEF NEWGARDEN (#1 XPEL Team Penske Chevrolet, P7): “È stata una giornata dura – davvero deludente. Sia Will [Power] che io siamo stati tagliati fuori dalla caution. Penso che avessimo delle buone possibilità di finire primo e secondo, ed è stato un peccato mancare questo risultato per così poco: stavamo per rientrare ai box subito prima della bandiera gialla, ma abbiamo deciso di continuare per un altro giro. In realtà penso che sia stata una buona giornata: Will e io eravamo primo e secondo, anche se con la gialla siamo finiti indietro. Da lì ci siamo fatti largo dalla 15esima o 16esima posizione. È stata una pillola difficile da ingoiare: la nostra macchina della XPEL Team Chevy era buona. Sono orgoglioso della nostra squadra in questo weekend: ad ogni sessione abbiamo compiuto dei piccoli passi avanti e mi sembra che siamo migliorati. Credo che rispetto a Will, che in questo weekend sembrava essere il più forte, siamo andati abbastanza bene. È stato fantastico avere XPEL nella nostra macchina in questo weekend ed è un peccato che alla fine non siamo riusciti a finire la gara nelle prime due posizioni.”

PATO O’WARD (#5 Arrow McLaren SP Chevrolet, P8): “Penso che ogni giorno in cui si riesce a migliorare la posizione in qualifica sia un giorno positivo. Abbiamo preso dei buoni punti, ma non siamo ancora dove vogliamo essere. Finire ottavi non è il motivo per cui partecipiamo a questo campionato. Vogliamo vincere, vogliamo finire sul podio. Le macchine della Arrow McLaren SP avevano il ritmo giusto, però non siamo riusciti a sfruttare al massimo il terzo stint, abbiamo perso molte posizioni e abbiamo dovuto recuperarle alla fine. Alla fine abbiamo finito la gara, siamo migliorati, avevamo un buon ritmo e abbiamo alcune buone informazioni per migliorare in vista di Road America.”

SANTINO FERRUCCI (#18 MOUSER MOLEX Honda, P9): “Oggi abbiamo finito al nono posto ed eravamo in rimonta. La nostra macchina era molto buona e sono orgoglioso del team Coyne Vasser-Sullivan. Nel warm-up della mattina abbiamo ritrovato la velocità che la macchina della Mouser Molex Honda aveva mostrato il primo giorno. Abbiamo sbagliato il primo pit stop, ma abbiamo rimontato e siamo finiti al nono posto. Penso che, quando torneremo qui ad ottobre, avremo una buona macchina.”

TAKUMA SATO (#30 Panasonic One Cure Honda, P10):  “Innanzitutto voglio complimentarmi con il mio compagno di squadra Graham: ha fatto un lavoro stellare per tutto il weekend. So che avrebbe voluto vincere, ma il secondo posto è un grande risultato. La mia gara è stata difficile: ieri abbiamo riscontrato un problema al motore e abbiamo perso oltre due decimi nei rettilinei, che in qualifica sono veramente tanti e per questo motivo siamo finiti indietro. Oggi ho avuto un cedimento ad una sospensione attorno al primo giro ed è per questo che sono finito subito in ultima posizione. Poi la bandiera gialla è uscita al momento giusto, quando avevo bisogno di un rabbocco di carburante. La nostra gara è stata difficile, ma alla fine abbiamo rimontato dalla 26esima alla decima posizione con la macchina danneggiata: la squadra ha fatto un grande lavoro. Ovviamente Graham è stato grande, penso che tutta la squadra abbia compiuto dei passi in avanti e non vedo l’ora che arrivi la prossima settimana.”

Immagine di copertina da Indycar Media/Chris Jones

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