Il primo dei due turni di prove libere per il double header di Detroit, l’unico stagionale, si è concluso con il miglior tempo di Sebastien Bourdais: il francese ha completato il suo giro più veloce in 1:17.8545 ed è stato uno dei soli tre piloti in grado di scendere al di sotto del muro del minuto e 18 secondi. Alle spalle di Bourdais si è classificato Scott Dixon con un ritardo di 6 centesimi di secondo; terzo tempo per Graham Rahal, vincitore di entrambe le gare dello scorso anno, a 13 centesimi dalla vetta.
Il primo turno di prove è stato un monocolore Honda, che ha piazzato otto macchine alle prime otto posizioni: al quarto posto troviamo Alexander Rossi, a 3 decimi da Bourdais, seguito da Andretti, Ferrucci, Hunter-Reay e Veach; particolarmente interessante è stata la prestazione del pilota italo-americano, che al suo esordio assoluto in Indycar ha piazzato la monoposto #19 al sesto posto percorrendo più giri di chiunque altro, ben 21.
Nono tempo per Josef Newgarden, campione Indycar in carica, davanti a Kanaan e Pagenaud; dodicesima piazza per Takuma Sato che ha preceduto Will Power, fresco vincitore della 500 Miglia di Indianapolis. Tra gli altri attesi protagonisti della vigilia si segnalano le difficoltà del team Schmidt-Peterson, con Wickens 15° e Hinchcliffe solamente 21°.
Una sola bandiera rossa ha condizionato il turno: ad una decina di minuti dal termine delle prove Rene Binder è andato a sbattere contro le gomme di protezione poste all’esterno della curva 12, causando un’interruzione di una manciata di minuti. Per il resto ci sono stati alcuni altri errori minori che hanno provocato solo delle bandiere gialle locali.
Va infine segnalato che i tempi sono molto più alti rispetto all’anno scorso: nel 2017 il miglior tempo nelle FP1 registrato da Graham Rahal era stato di 1:15.3328, oltre due secondi e mezzo più veloce di quello messo a segno oggi da Bourdais.
L’appuntamento con le FP2 è previsto per le 21:10
Questi i tempi delle FP1
Immagine di copertina da https://www.instagram.com/indycar/
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