Indycar | GP Detroit 2023, la cronaca delle qualifiche di Downtown

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Tempo di lettura: 3 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
3 Giugno 2023 - 22:07
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Álex Palou si è aggiudicato la pole del GP Detroit Chevrolet 2023.


Segue la cronaca delle qualifiche del GP Detroit 2023, settima prova del campionato Indycar NTT in svolgimento tra le stradine dell’area Downtown dell’omonima città. Ad ottenere la pole, la terza in carriera, è stato Álex Palou, pilota del team Ganassi su Dallara-Honda IR18 sponsorizzata Ridgeline Lubrificants per l’occasione; si tratta della prima partenza al palo dello spagnolo conquistata su uno stradale e su un cittadino nello specifico. Scott McLaughlin secondo in griglia, terzo Romain Grosjean.


ROUND 1, GRUPPO 1

Il primo turno eliminatorio risulta piuttosto lineare, col passaggio di cinque dei sei nomi favoriti, ovvero Marcus Armstron, Romain Grosjean, Álex Palou, Will Power e Felix Rosenqvist. Ad essi si aggiunge, a sorpresa, Simon Pagenaud in quinta posizione, mentre Alexander Rossi, sulla seconda Arrow McLaren SP, rimane eliminato dal compagno svedese per 0″037. Da segnalare sia il testacoda di Hélio Castroneves (partirà 23°), sia l’ennesimo calvario del team Rahal Letterman Lanigan Racing e di Jack Harvey, ultimo classificato; l’inglese partirà 25° domani.

GRUPPO 2

Più movimentata la seconda sessione, che parte col contatto di Colton Herta con un muretto esterno e la conseguente rottura della sospensione posteriore destra. Lo stesso destino capita a Christian Lundgaard, il quale ripete lo stesso errore fatto nelle libere e centra il muretto interno di curva 6, abbandonando così la corsa ai sei posti.

Ad ottenerli, nell’ordine, sono Kyle Kirkwood, Scott McLaughlin, Patricio O’Ward, Scott Dixon, Marcus Ericsson e Josef Newgarden, col vincitore della Indy 500 che si salva dall’eliminazione per appena 0″0011 nei confronti di Rinus VeeKay (14°).

ROUND 2

Il primo grosso colpo di scena di queste qualifiche avviene all’inizio del secondo round, valido per il passaggio alla Fast Six decisiva: Kirkwood compie lo stesso errore di Lundgaard e colpisce l’angolo del muretto di curva 6, rompendo anche lui la sospensione anteriore sinistra e dovendo così fermarsi ai box. Il vincitore di Long Beach dovrà partire 12°.

La sessione prosegue ed un altro pilota che rischia d’incappare nella trappola della esse 5-6 è Armstrong, il quale compie il salvataggio della giornata con due sbandate in uscita da entrambe le curve. Ciò, però non gli basta per andare oltre all’11° posto alle spalle di Patricio O’Ward, mentre Palou, Grosjean, Ericsson, Newgarden, McLaughlin e Dixon lotteranno per la pole. Power è il primo eliminato in settima posizione e partirà al fianco dell’ex-compagno Pagenaud.

FAST SIX

Durante le sessioni precedenti il team Ganassi è riuscito a far conservare al pilota spagnolo un set di Firestone Alternate Green, cosa che si rivela ben presto un grande vantaggio per il #10: se il primo run con gomme usate avvantaggia McLaughlin, nel secondo Palou tira fuori l’asso dalla manica ed ottiene la pole in 1:01.8592.

Il pilota neozelandese di Penske tenta un ultimo tentativo disperato, ma il tempo è di 0″3 più lento rispetto a quello del campione 2021. Per l’ex-pilota Supercars c’è comunque un’ottima prima fila davanti a Grosjean e Dixon, mentre in terza scatteranno Newgarden ed Ericsson (staccati rispettivamente 0″6 e 0″7).

Ecco i risultati del Gruppo 1 del primo round, del Gruppo 2, del Round 2 e della Fast Six, oltre che la griglia completa.

Fonte immagine: indycar.com

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