IndyCar | GP Alabama 2024, Gara: Scott McLaughlin vince al Barber per la seconda volta consecutiva

IndyCar
Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
28 Aprile 2024 - 22:23
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Ottima gestione e strategia perfetta per McLaughlin, doppietta Penske con Power secondo; primo podio per Lundqvist, terzo.


Dopo il bilancio estremamente negativo in seguito alle gare di St. Petersburg e di Long Beach, Scott McLaughlin necessitava di un cambio di rotta totale per poter rilanciarsi nella sfida iridata del 2024 e questa svolta è arrivata nel GP Alabama. Il neozelandese del team Penske si è aggiudicato la vittoria numero cinque nel campionato IndyCar, ad un anno esatto di distanza dal suo ultimo trionfo.

La pista del Barber Motorsport Park si è ridimostrata amica col pilota proveniente dalle Supercars, ma il successo dell’edizione 2024 è stato di natura nettamente diversa rispetto a quello della gara 2023. Se lo scorso anno Scott ha dovuto lottare in un confronto rusticano contro Romain Grosjean, oggi il GP Alabama di McLaughlin è stato un mix di ottima strategia e gestione di gara perfetta.

Il #3 ha mantenuto con costanza un margine di sicurezza nei confronti dei primi inseguitori per tutto il Gran Premio, a cominciare dal compagno di squadra Will Power. Il bicampione della IndyCar ha concluso al secondo posto (nonostante alcune difficoltà nel sistema di refrigeramento del casco, riempitosi d’erba) ed ha ottenuto 40 preziosi punti nella classifica generale, guadagnando così tre posizioni e mettendosi secondo anche nella graduatoria piloti.

Terza posizione per Linus Lundqvist, al suo primo podio in carriera. Il pilota del team Ganassi, nella sua stagione di debutto, è stato capace di dimostrare dell’ottimo potenziale lottando ad armi pari con alcuni nomi top nella categoria, sfruttando al meglio una strategia parecchio aggressiva nel finale con più benzina e gomme Firestone Alternate fresche.

Lo svedese ha anche accarezzato il sogno del secondo posto grazie ad una caution a cinque giri dalla fine che l’ha rimesso a ridosso di Power. Quarta posizione per un altro svedese invece, Felix Rosenqvist sulla vettura #60 del team Meyer Shank Racing che ottiene così il terzo piazzamento a punti dell’anno.

Quinta piazza per Álex Palou: come per Rosenqvist, si tratta del terzo risultato utile su tre gare per il campione in carica della IndyCar, bravo nel finale a contenere il rientro di Christian Lundgaard (svantaggiato da una strategia sugli pneumatici poco lungimirante, con le gomme Prime messe nel finale anziché per uno stint centrale).

Da annoverare tra le sorprese della gara Santino Ferrucci, che ha messo in mostra una grande aggressività compiendo diversi sorpassi (non tutti puliti, va detto) alla staccata di curva 5. L’italo-americano, settimo, ha preceduto il nuovo leader della classifica piloti Colton Herta, che ora gode di un solo punto di vantaggio nei confronti di Power.

Completano la top ten Marcus Armstrong e Kyle Kirkwood, mentre sono stati protagonisti di gare negative Scott Dixon e Josef Newgarden: il primo ha compiuto un errore alla frenata di curva 5 toccando l’erba, finendo in testacoda e chiudendo in 15a posizione, proprio davanti al #2 di casa Penske che, dopo le polemiche per la squalifica nel primo GP, sperava in un risultato decisamente più convincente.

Pessima giornata anche per Arrow McLaren: Patricio O’Ward, come Dixon, è stato autore di un testacoda al tornante di curva 5 nelle prime fasi oltre che di un contatto con Pietro Fittipaldi di cui poi è stato penalizzato nel corso della gara. Il messicano è giunto 22°, ma è andata anche peggio a Théo Pourchaire (24° e speronato nel finale) e ad Alexander Rossi (ritiratosi per aver perso una ruota, la posteriore sinistra, dopo un pitstop in cui il dado è stato fissato male).

La nuova classifica piloti vede, come detto, il figlio d’arte del team Andretti in testa con 101 punti ed uno solo di vantaggio nei confronti dell’australiano del team Penske. Palou è terzo a quota 98, poi Dixon a 94 e Rosenqvist ad 87. O’Ward, dopo il successo assegnatogli a tavolino del primo appuntamento, è sesto a quota 71.

Per il prossimo appuntamento bisognerà aspettare due settimane, col GP Indianapolis in programma tra il 10 e l’11 maggio. Sul catino del Motor Speedway comincerà il classico “Month of May” che porterà fino allo svolgimento della Indy 500, ma prima ci sarà la gara sullo stradale dove lo scorso anno a vincere sono stati Palou nella prima gara svolta ad inizio anno e Dixon nella seconda verso l’epilogo della stagione.

Qui i risultati del GP Alabama e la classifica della IndyCar dopo tre gare.

Fonte immagine: indycar.com

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