Indycar | GP Alabama 2023, la cronaca delle qualifiche del Barber Motorsport Park

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
29 Aprile 2023 - 23:15
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Romain Grosjean ha conquistato la pole del GP Alabama 2023 al Barber Motorsport Park.


Segue la cronaca delle qualifiche del GP Alabama 2023, quarta prova del campionato Indycar. Romain Grosjean (Andretti Autosport) si è piazzato al primo posto nella Fast Six ottenendo la seconda partenza al palo stagionale, precedendo Alex Palou (Chip Ganassi Racing) e Patricio O’Ward (Arrow McLaren SP).


ROUND 1, GRUPPO 1

Il turno 1 di prove ufficiali è aperto da Kyle Kirkwood, il primo a uscire per iniziare queste qualifiche al Barber. Con pista libera il vincitore di Long Beach può sfruttare al meglio il set di gomme montato per mettersi da subito nelle prime sei posizioni decisive al passaggio al Round 2, al contrario di Marcus Ericsson che, alle sue spalle, non riesce a portare in temperatura gli pneumatici.

Mentre il calvario dello svedese prosegue, Josef Newgarden accelera e porta la sola Penske di questa sessione al comando in 1:05.588, rifilando circa un decimo a Romain Grosjean. Si qualificano al turno successivo anche Alexander Rossi, Kirkwood, Scott Dixon e Rinus VeeKay, mentre rimane clamorosamente fuori proprio il leader della classifica, per un decimo e mezzo circa; Ericsson partirà 13° domani. Eliminati anche Callum Ilott (15°), David Malukas (17°), Graham Rahal (19°), Hélio Castroneves (21°), Sting Ray Robb (23°) e Benjamin Pedersen (25°).

GRUPPO 2

Il primo degli otto eliminati previsti per questo secondo gruppo è subito Santino Ferrucci, che paga, nel primo giro di lancio, un problema al cambio durante la fase di scalata; la sessione dell’italo-americano finisce ancor prima di cominciare.

Nonostante l’assenza di un pilota, l’azione in pista non manca, con Christian Lundgaard sulla sua vettura del team Rahal all’attacco delle prime sei posizioni. Il danese ha anche da ridire nei confronti di Marcus Armstrong, il quale inavvertitamente lo rallenta durante il proprio giro veloce: la direzione gara punirà poi il neozelandese con la cancellazione dei suoi due tempi più veloci.

A passare la seconda tagliola sono dunque Alex Palou, Pato O’Ward, Scott McLaughlin, Lundgaard, Felix Rosenqvist e Will Power, mentre un’altra eliminazione di spessore dopo quella di Ericsson riguarda Colton Herta. Il figlio d’arte partirà 14° in griglia, mentre Armstrong scatterà penultimo; in mezzo Simon Pagenaud (16°), Devlin DeFrancesco (18°), Conor Daly (20°), Agustín Canapino (22°) e Jack Harvey (24°).

ROUND 2

L’ultima fase eliminatoria comincia con qualche screzio durante il giro di lancio tra alcuni piloti: VeeKay si ritrova alle spalle del duo Penske McLaughlin-Power e, nel tentativo di superare il #12, rischia quasi di finire schiacciato nel panino delle due vetture avversarie; nonostante questo, van Kalmthout non si tira indietro e viola il “gentlemen agreement” superando comunque il campione in carica.

Vista la necessità di sfruttare tutte le gomme Alternate in questa qualifica e mantenere le Primary per la gara, il primo run è condotto quasi da tutti con delle gomme morbide usate o con delle gomme dure. I primi minuti risultano quindi poco indicativi, ma dopo una breve sosta ai box i tempi cominciano a calare: Alex Palou si mette davanti a meno di un minuto alla bandiera a scacchi, ma viene battuto in sequenza da O’Ward e da Grosjean.

Sono a rischio eliminazione anche VeeKay e soprattutto Power, i quali cedono alla pressione e commettono degli errori nei rispettivi giri finali (l’australiano alla 5, l’olandese alla 2 con un fuoripista). Passano così alla Fast Six Grosjean, O’Ward, McLaughlin, Palou, Lundgaard e Dixon, con anche Newgarden sorprendentemente out dopo il miglioramento in extremis del compagno neozelandese. Fuori Kirkwood 12°, a seguito di un testacoda a gomme fredde in uscita dal box.

FAST SIX

Inizia il turno finale e, a dare inizio ai sei minuti decisivi, è Alex Palou che supera la linea d’ingresso in curva 13. Nonostante il forcing dell’ex-campione, è Grosjean a mettersi al comando della sessione con ancora tre minuti d’orologio disponibili.

Lundgaard, l’outsider del gruppetto, tenta un run anticipato per prendere in controtempo gli avversari, ma la strategia del danese non si rivelerà azzeccata e lo relegherà al sesto posto. La battaglia per la pole si riduce a quattro nomi: McLaughlin e O’Ward si alternano in testa alla classifica con meno di un minuto allo scadere del tempo, ma la zampata decisiva la piazza nuovamente Grosjean con un 1:05.8396.

A rovinare la festa a O’Ward ci pensa anche Palou, che torna al secondo posto ottenendo la prima fila. Il messicano della McLaren aprirà la seconda davanti al pilota Penske, poi Dixon e Lundgaard.

Qui i risultati dei Gruppi 1 e 2 del Round 1, del Round 2 e della lotta sul giro secco a sei finale. Infine, la classifica completa.

Fonte immagine: indycar.com

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