Indycar | GP Alabama 2019: Sato e Rahal in prima fila

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Andrea Gardenal
7 Aprile 2019 - 10:41
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Le qualifiche del Gran Premio dell’Alabama della Indycar Series hanno portato a dei risultati quantomeno sorprendenti: dopo che le prove libere avevano visto il costante inserimento nelle posizioni di vertice di alcuni comprimari (un nome su tutti, James Hinchcliffe, 1° nelle FP2 e nelle FP3), ci si attendeva che i top driver di Penske, Ganassi e Andretti sarebbero tornati in auge in vista delle qualifiche, come accaduto regolarmente negli ultimi anni; così non è stato.

La prima fila per la gara di questa sera sarà composta dalle due monoposto del team Rahal/Letterman, con Takuma Sato che ha conquistato l’ottava pole position in carriera e con Graham Rahal che partirà al suo fianco. Il pilota giapponese non aveva ottenuto risultati brillanti in nessuno dei primi due segmenti di qualifica (quinto nella Q1, quarto nella Q2), ma è emerso alla grande nella Fast Six con il tempo di 1:08.5934, un decimo più rapido rispetto a Graham Rahal che, come detto, partirà accanto a lui.

Alle spalle dei due piloti del team di Bobby Rahal e David Letterman ci sarà Scott Dixon, l’unico tra i piloti dei tre top team ad essersi guadagnato l’accesso alla Fast Six. Il neozelandese era stato il più rapido del suo gruppo nella prima fase di qualifica col tempo di 1:08.4996, ma negli altri due turni di prove non è riuscito a ripetersi e nell’ultimo segmento delle prove ha completato il suo miglior giro col tempo di 1:08.8081, a 2 decimi da Sato.

Quarto tempo per Hinchcliffe, che torna finalmente nelle parti alte della classifica al termine di un turno di prove ufficiali: il pilota canadese ha conquistato il quarto tempo della Fast Six in 1:08.8476, a meno di mezzo decimo dalla prestazione ottenuta da Dixon. Ad Hinchcliffe rimane probabilmente un pizzico d’amaro in bocca per non aver concretizzato nel momento decisivo la superiorità messa in mostra sia durante le libere che nella Q2, tuttavia va rimarcato che la qualifica di ieri rappresenta il suo miglior risultato da quasi un anno a questa parte (GP di Indianapolis 2018, 4° posto in griglia) e sicuramente domani sarà sicuramente tra i favoriti per il successo finale.

Ottima quinta posizione in griglia per Sebastien Bourdais, che si conferma come uno dei migliori interpreti di questa pista dopo il terzo posto nelle qualifiche dello scorso anno. Il pilota francese, che ha pagato un ritardo di quattro decimi dalla pole position, chiude il monopolio dei propulsori Honda nelle prime cinque posizioni dello schieramento di partenza: al suo fianco ci sarà infatti Spencer Pigot, unico tra i piloti Chevy ad essere stato ammesso alla Fast Six; il pilota americano ha conquistato per la prima volta l’accesso all’ultima fase delle qualifiche disputate secondo il format “standard” per stradali e cittadini e ha eguagliato al tempo stesso il suo miglior risultato di sempre in qualifica, il sesto posto conquistato al termine delle prove per la 500 Miglia di Indianapolis dell’anno scorso.

La quarta fila della griglia per la gara di stasera è la fotocopia della prima fila dell’Indycar Classic di due settimane fa: Will Power ed Alexander Rossi partiranno rispettivamente dalla settima e dall’ottava posizione in griglia, dopo aver mancato l’accesso alla Fast Six per 4 e 10 centesimi di secondo. Nono tempo per Colton Herta, il vincitore del precedente appuntamento di Austin, davanti a Ferrucci (che conferma le buone potenzialità del team di Dale Coyne), Hunter-Reay e Harvey.

Anche i risultati dei due gruppi della Q1 hanno portato con sé numerose sorprese: in settima fila ci saranno Marco Andretti e Simon Pagenaud, i quali non sono riusciti a superare la prima “tagliola” delle qualifiche per la terza volta in tre gare. Entrambi sono rimasti fuori dalla Q2 per pochi centesimi di secondo: nel primo gruppo Andretti ha pagato 3 centesimi a Jack Harvey, ultimo dei qualificati, mentre Pagenaud è stato beffato da Hinchcliffe per 4 centesimi.

Ancora peggio è andata al favorito della vigilia, Josef Newgarden, che ha ottenuto solamente il 16° posto: al fianco del campione Indycar 2017, che su questa pista ha vinto 3 volte negli ultimi 4 anni, ci sarà il rookie Matheus Leist, autore di un brutto incidente durante le FP1, fortunatamente senza conseguenze. Nona fila per Felix Rosenqvist, che era stato il più veloce nelle FP1, e per Patricio O’Ward con la prima delle due monoposto del team Carlin; seguono Kanaan, Ericsson, Jones, Chilton, Veach e Hanley, che con la monoposto del team Dragonspeed chiude la griglia di partenza.

Alle 18:10 si disputerà la mezz’ora di warm up per la definizione degli ultimi dettagli nella messa a punto delle monoposto in vista della gara, che scatterà quando in Italia saranno le 22:05.

A seguire i tempi delle qualifiche.

Riepilogo

 

Q1 Gruppo 1

Q1 Gruppo 2

Q2

Fast Six

Immagine di copertina da https://www.instagram.com/p/Bv8JgU1FRzA/

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